Massimo D'Alema: differenze tra le versioni

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Nel 1956 gli crescono i baffi, e poiché dopo averli tagliati questi ricrebbero, decise di lasciar perdere e tenerseli. Sull'argomento ha anche scritto il saggio "Tempo perso", Bologna, Zanichelli, 1956.
Nel 1956 gli crescono i baffi, e poiché dopo averli tagliati questi ricrebbero, decise di lasciar perdere e tenerseli. Sull'argomento ha anche scritto il saggio "Tempo perso", Bologna, Zanichelli, 1956.
Nel 1960, in seguito ai suoi successi nel campo della vela, fu eletto Presidente della Nuova Zelanda che fino ad allora non ne aveva mai avuto uno.
Nel 1960, in seguito ai suoi successi nel campo della vela, fu eletto Presidente della Nuova Zelanda che fino ad allora non ne aveva mai avuto uno.
Nel 1962 risolse la crisi dei missili a Cuba, disponendo che venisse piantato un albero maestro alto 70 km nel centro dell'isola in modo da renderla una gigantesca barca a vela, così da poterla spostare nelle acque territoriali russe. Per questo vinse il Premio No-bel per la pace.
Nel 1962 risolse la crisi dei missili a Cuba, disponendo che venisse piantato un albero maestro alto 70 km nel centro dell'isola in modo da renderla una gigantesca barca a vela, così da poterla lui stesso spostare nelle acque territoriali russe. Per questo vinse il Premio No-bel per la pace.


===L'impegno politico===
===L'impegno politico===

Versione delle 17:48, 10 giu 2007

« Francamente non riesco a capire perchè un uomo della mia smisurata cultura e intelligenza suprema non sia amato da tutti... »
(Massimo D'Alema)
Massimo D'Alema nel suo ufficio

Massimo D'Alema (Auckland 1949) è un famoso velista italiano.

Biografia

Infanzia

Nato ad Auckland nel 1949 da Super Mario e Grace Kelly durante uno sciopero dei voli intercontinentali, viene mandato fin da subito in un Collegio dei Gesuiti per nasconderlo dall'attenzione dei mass media. La sua infanzia fu molto solitaria, visto che i coetanei tendevano a non capire il suo genio onnicomprensivo, perciò il suo unico amico era Henry Kissinger, che gli insegnò l'arte della vela e dell'arrangiarsi. Nel 1956 gli crescono i baffi, e poiché dopo averli tagliati questi ricrebbero, decise di lasciar perdere e tenerseli. Sull'argomento ha anche scritto il saggio "Tempo perso", Bologna, Zanichelli, 1956. Nel 1960, in seguito ai suoi successi nel campo della vela, fu eletto Presidente della Nuova Zelanda che fino ad allora non ne aveva mai avuto uno. Nel 1962 risolse la crisi dei missili a Cuba, disponendo che venisse piantato un albero maestro alto 70 km nel centro dell'isola in modo da renderla una gigantesca barca a vela, così da poterla lui stesso spostare nelle acque territoriali russe. Per questo vinse il Premio No-bel per la pace.

L'impegno politico

La rivista Times dedica la copertina alla suprema abilità politica di D'Alema

Nei primi anni '70 si iscrive all' Anormale di Pisa, dove si laurea in Tutto, con una tesi su Tutto, nel 1974, pochi giorni dopo aver fregato la fidanzata a Mussi. In seguito Massimo d'Alema si trasferisce definitivamente in Italia, attirato dal clima mite ma, soprattutto, dalla inferiorità della gente che si prestava maggiormente ad essere disprezzata. Alla fine degli anni '80 suo padre Super Mario decise che era ormai giunto il momento di lanciare il figlio in politica. Così lanciarono sul mercato il Nintendo DS, che in breve conquistò prima i bambini e poi i genitori. Nel 1996 finalmente vince le elezioni grazie all'alleanza con Prodi, ma subito dopo la vittoria Prodi con l'appoggio degli altri Superamici estromette D'Alema dal potere.

Il primo colpo di stato (1998-2000)

Dopo 2 anni di esilio in cui aveva vinto quasi tutte le edizioni della Coppa America, i tempi erano maturi e nel 1998 D'Alema organizza un colpo di stato contro Romano Prodi: aiutato da Jack Sparrow e Capian Uncino, comanda l'arrembaggio del traghetto con cui Prodi si stava recando in Sardegna a trovare Cossiga e lo costringe ad abdicare in suo favore. Nel periodo successivo la sua trascinante simpatia e modestia gli permettono di governare per ben 1,5 anni prima di essere detronizzato da un altro colpo di stato, questa volta organizzato da Joe d'Amato.

La vendetta (2001-2006)

Uno dei manifesti che diedero la vittoria al Cavaliere Mascherato nel 2001

Ma D'Alema non si dede per vinto e dopo aver vinto un ulteriore Coppa America nel 2001 decide di far vincere le elezioni a Berlusconi con uno stratagemma diabolico nella sua semplicità: vincere una Coppa America, proporre come candidato la persona con meno possibilità di vincere le elezioni della storia, cioè Francesco Rutelli, un uomo la cui unica capacità nonchè sogno nella vita è di fare bene l'imitazione di Alberto Sordi, ed infine presentarsi come l'uomo della Provvidenza. Allo scopo di perdere ulteriormente voti durante la campagna elettorale si affissero cartelloni elettorali concordati con Berlusconi per impedire qualsiasi credibilità alla sinistra. In questo modo D'Alema poteva finalmente dimostrare che nessuno era al suo livello e solo lui poteva riportare il centro-sinistra alla vittoria.

Il secondo colpo di stato (2006-oggi)

Così dopo che Rutelli perse con ingnominia le elezioni anche perchè lui stesso gli aveva consigliato di andare da Bruno Vespa a fare l'imitazione di Gigi Sabani la sera prima del voto, Massimo D'Alema procedette alla fase 2 del piano, cioè vincere altre due Coppe America e poi ricandidarsi alle prossime elezioni con un potere incontrastato. Forte di questi risultati sportivi conseguiti nel quinquennio berlusconiano, alle elezioni 2006 organizzò vasti brogli elettorali conseguendo un notevole successo in termini di audience. Ovviamente è lui il capo supremo dell'attuale regime comunista italiano, quello che vediamo in televisione non è Prodi bensì un costume disegnato da Carlo Rambaldi, cavo all'interno e dotato di frigobar, dove vive comodamente D'Alema. Il vero Prodi dal 1998 è rinchiuso all'Isola di Sant'Elena, sorvegliato a vista dall'Olandese Volante. Oggigiorno la maggiorparte delle funzioni di governo sono svolte a bordo dell'Ikarus. Attualmente D'Alema è impegnato a fondo nella Coppa America di Valencia ed è questa la causa delle tensioni nel governo, che in sua assenza è presieduto dal suo labrador di colore nero.

Religione

Massimo d'Alema è un fervente agnosticista mosconiano, anche se disconosciuto dal Vate Mosconi, che lo considera un apostata.

Curiosità

  • Se vi rivolge la parola è perchè vi disprezza, se non vi rivolge mai la parola significa che non vi ritiene degni di essere disprezzati.
  • Gli amici lo chiamano "Baffino", ma D'Alema non ha amici, quindi Nessuno lo chiama "Baffino".