Francesco Cossiga
NOTA: Sembra incredibile, ma le citazioni riportate qui sotto non sono inventate, sono vere! |
NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Francesco Cossiga.
31 maggio 2010: Cossiga e i morti di Ustica
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Francesco Cossiga o KOϟϟIGA (Sassari, 1928; 17 agosto 2010, da qualche parte) era la dimostrazione vivente di tre fatti:
- Che la vecchiaia è una brutta bestia.
- Che chiunque può diventare senatore a vita.
- Che gli escrementi possono essere antropomorfi.
Biografia
Cossiga nasce nel 1923 da un progetto della CIA volto a creare un soldato perfetto e privo di capacità critiche. Gli scienziati si accorsero ben presto della sua pericolosità derivante dalla totale mancanza di autocritica e coerenza. Purtroppo, però, ormai gli avevano regalato per il tredicesimo compleanno il famoso libro Il mio primo manuale sull'esplosivo al plastico (ed. Gladio Press), e il laboratorio venne distrutto durante uno dei suoi giochi. Dopo aver estratto il suo corpo moribondo dalle macerie del laboratorio lo portarono in una base segreta, dove usando la tecnologia dei Saiyan venne messo a mollo in una vasca di soluzione fisiologica contenente delle cellule di Andreotti, che in breve tempo trasformarono il corpo moribondo in un "coso" pronto a durare 80 anni.
Questa operazione sconvolse ulteriormente la mente del giovane soldato, che si convinse di essere un senatore a vita dell'Italia (secondo alcune voci [citazione necessaria] questa idea gli fu impiantata dagli agenti della CIA stessi per disfarsene più facilmente), e i suoi colleghi, visto che ormai era inutile come soldato, lo mandarono al parlamento, sicuri che avrebbe fatto strada. Così fu, e Cossiga diventò parlamentare nelle fila della DC, facendo il ministro degli interni.
Cossiga ministro degli interni
Cossiga e le proteste
Come ministro degli interni Cossiga ebbe modo di distinguersi per la sua efficienza e capacità di gestire le proteste studentesche.
In particolare, nel 1977 la sua abilità emerse in tutta la sua perfezione.
Alcuni studenti, sicuramente sobillati da Stalin, protestarono contro il governo; in particolare il malvagio Francesco Lorusso, in un impeto di perfidia, si lanciò con il suo corpo contro dei proiettili sparati da un poliziotto che voleva solo fare un po' di festa.
In seguito a ciò la protesta crebbe, e Cossiga allora ebbe una di quelle idee illuminate per cui è famoso.
Negli scontri che, stranamente, seguirono (anche perché c'erano delle persone nascoste tra i manifestanti per esasperare il clima, esattamente come per le proteste contro la Gelmini), un carabiniere fu ferito e una ragazza, Giorgiana Masi, fu uccisa. I colpi furono sparati da esseri misteriosi che attaccarono sia i radicali sia i poliziotti.
Cossiga e Moro
Quando fu rapito Aldo Moro Cossiga ebbe l'occasione di dimostrare ancora una volta la sua illuminata politica di gestione delle emergenze.
Con grande serietà creò una commissione con dentro Licio Gelli sotto il nome di ingegner Luciani e per essere ancora più serio ci mise dentro altri simpatici amici della P2, con cui era seriamente in buoni rapporti.
Le BR sembravano a conoscenza di ciò che accadeva, e Cossiga ridusse progressivamente il numero di persone presenti alle riunioni. Quando, magicamente, le BR continuarono a essere informate anche se era rimasto da solo, diede la colpa ai palestinesi.
Alla fine Aldo Moro fu ucciso e Cossiga si dimise dicendo di sentire il peso della sua colpa.
Infatti un anno dopo divenne presidente del consiglio.
Cossiga presidente del consiglio
Nel corso del suo breve esecutivo, Francesco Cossiga, da perfetto cattolico, approvò la legge che avrebbe consentito al Governo Craxi nel 1983 di installare gli euromissili a Comiso. Fu la più importante azione di politica estera del presidente Cossiga, decisione che anticipò, in qualche maniera, il sodalizio tra l'Italia lecchina e la Germania Eurocentrica Occidentale guidata da Helmut Schmidt. Episodio poco noto alla storia delle relazioni internazionali, ma di importanza stategica per il futuro dell'Italia, che diventerà a pieno titolo una paese in cui chiunque può costruire installazioni militari palesemente incostituzionali oppure comprarsi a pochi soldi qualsiasi cosa gli capiti a tiro.
In seguito, per mostrare ancora una volta la sua incredibile onestà e il suo impegno nella lotta al terrorismo vi basti sapere che venne accusato di aver svelato in anticipo a un suo amico, tale Carlo Donat-Cattin, che suo figlio Marco stava per essere arrestato, riuscendo a farlo andare all'estero in anticipo. Naturalmente il PCI guidato da Enrico Berlinguer depositò subito una mozione di messa in stato d'accusa per evidenti reati, ma Cossiga negò tutto e l'accusa lanciata dal PCI cadde, ma essendo un figo si vantò personalmente sul Corriere, venti anni dopo a reato prescritto, di averlo effettivamente fatto. Per questo vinse l'ambito premio di Uomo di merda dell'anno nel 2007.
Dopo queste mirabolanti imprese Cossiga si allontanò per un certo periodo dalla vita pubblica. In questo periodo si recò spesso in Romania dal suo caro amico, nonché fonte di ispirazione, Nicolae Ceauşescu. Per cercare di evitare polemiche all'interno del suo stesso partito, la DC, Cossiga affermò che in realtà lui andava in Romania solamente perché voleva provare su se stesso i prodigi delle moderne tecniche di tortura tramite elettroshock, tanto lui oramai il cervello ce l'aveva del tutto foderato di piombo, dunque non correva pericoli.
Cossiga Presidente della Repubblica
Le fasi mentali di Cossiga
Visti i grandi servigi resi alla nazione, la grande personalità politica e l'ineguagliabile levatura morale, nel 1985, venne eletto dal Parlamento presidente della Repubblica Italiana; per la prima volta nella storia repubblicana, l'elezione avvenne al primo scrutinio, con una larga maggioranza (752 su 977 votanti). Cossiga ricevette il consenso oltre che della DC anche di PSI, PCI, PRI, PLI, PSDI e Sinistra indipendente, come dire: certi galantuomini sono l'araldo unico di tutta la politica. Cossiga succedeva a Sandro Pertini, un'uomo che ha dedicato tutta la vita al rafforzamento della democrazia e al rispetto dello Stato da parte di tutti, mentre Cossiga ha invece rafforzato uno status quo fatto di lobby, logge e servizi segreti deviati[1].
La presidenza Cossiga fu sostanzialmente distinta in due fasi quasi eterogenee. Nella prima fase, durata cinque anni, si rivelò assai rigoroso nell'osservanza delle forme dettate dalla Costituzione, fu dunque il classico "Presidente notaio", il cui unico scopo era di mettere la firma alle varie leggi truffa che il Parlamento approvava per facilitare l'ingrassamento dei politici e dei loro compari. Unico indizio della sua futura posizione di denuncia delle reticenze del sistema politico fu la sua insistente richiesta di chiarire il ruolo del Capo dello Stato nel caso di conferimento dei poteri di guerra (aveva solo quella nella testa) al Governo: ne derivò la nomina della Commissione Paladin[2], che decretò che in caso di guerra debba essere il Presidente del Consiglio a comandare l'esercito e non il Presidente della Repubblica. Invero, però, la commissione aveva decretato questa sentenza in quanto affidare il comando dell'esercito ad uno come Cossiga sarebbe stato anche peggio che dare una bomba atomica a Benito Mussolini.
Durante la sua presidenza avvenne il crollo del Muro di Berlino. Cossiga, da buon democristiano, commentò l'avvenimento prendendosi una sbronza; in seguito, quando si riprese, avvertì tutti i politici italiani che senza l'Unione Sovietica la DC e il PCI non avevano più senso di esistere e dunque erano destinati o a sparire o a diventare qualcos'altro. Considerando le vaccate che era solito dire, nessuno diede retta al Presidente, ma paradossalmente quell'affermazione fu una delle pochissime cose intelligenti che Cossiga disse in tutto l'arco della sua esistenza. L'essere completamente ignorato portò Cossiga a mettere in atto la sua seconda fase politica, ossia fare quello che un Presidente della Repubblica, ma più in generale qualsiasi rappresentante delle istituzioni mondiale, non dovrebbe mai fare: dire quello che gli passa per la testa, offendendo chiunque e mettendo in imbarazzo un'intera nazione. In questa fase Cossiga venne chiamato il "Picconatore" in quanto le sue esternazioni erano da lui stesso definite delle "picconate al sistema politico":
Le picconate contribuirono largamente a distruggere in tutto e per tutto quel poco di dignità istituzionale che il suo predecessore, Pertini, riuscì a ricostruire con grande fatica dopo i grandi scandali istituzionali degli anni '60/'70 e gli anni di piombo. Questo modo di fare valse a Cossiga il nominativo di "Grande Smerdatore".
Cossiga e Gladio
Per concludere degnamente la sua opera di edificazione della democrazia, Cossiga non si fece mancare certo di essere il referente politico di un'organizzazione semiclandestina dalle finalità poco chiare chiamata Gladio, implicata in qualche strage e anche un bel tentativo di golpe. Essendo uomo di grande intelligenza, anziché tacere, nel 2007 dichiarò beatamente che:
Purtroppo era ancora il 2007 e il premio Uomo di merda dell'anno, lo aveva già vinto e con suo con grande dispiacere dovette accontentarsi della medaglietta Stronzo DOC.
La richiesta di messa in stato di accusa
Credendo che la carica di Presidente della Republica lo rendesse immune da qualsivoglia ripercussione, Cossiga insiste a lanciare le sue picconate verso chiunque, sollevando polemiche e sdegno da parte sia del mondo della politica sia dell'opinione pubblica italiana e internazionale, tant'è che alla fine venne presentata al Parlamento una richiesta di messa in stato d'accusa, per gravi comportamenti. Siccome in politica, specialmente in quella italiana, una mano lava l'altra, la commissione parlamentare ritenne tutte le accuse manifestamente infondate, decretandone l'archiviazione da parte della Procura. Cossiga non potendo fare a meno di pontificare perse un'altra ottima occasione per starsene zitto, affermando che:
Le dimissioni
A forza di sparare minchiate e incattivire tutti quanti, Cossiga si rese conto che rischiava che qualcuno gli potesse far ritrovare un confetto di piombo in qualche organo vitale, così il 28 aprile 1992 si dimise dalla presidenza della Repubblica, a due mesi dalla scadenza naturale del mandato, annunciando le sue dimissioni con un discorso televisivo che tenne simbolicamente il 25 aprile in cui non mancò di sparare le sue solite picconate a cani e porci e a autosantificarsi come simbolo e protettore dell'unità nazionale.
Cossiga senatore a vita
Cossiga e l'UDR
Essendo un instancabile lavoratore, Cossiga pensò ancora al nostro benessere e si unì a due grandi pensatori della nostra epoca: Rocco Buttiglione e Clemente Mastella, per dare vita al nobile partito UDR[3]. Questi due uomini, famosi per le loro coraggiose e sincere battaglie per i nostri diritti, ad esempio quella del gelato, che resterà sempre nei nostri cuori, saranno ricordati dalla storia come due grandi riformisti.
Altre prodezze di Cossiga
Dopo queste grandi gesta eroiche diede le dimissioni da senatore a vita per poi ritirarle, con la motivazione che nessuno lo cagava.
È stato invitato senza sosta nei salotti televisivi, dove i presentatori lo hanno premiato per i servigi involontari resi alla patria; nel 2008 il benemerito senatore a vita ha anche avuto modo di esternare alcune delle sue idee a proposito del dissenso universitario, dove, in un colpo solo disse una cosa scandalosa e ammise di aver voluto la morte di Giorgiana Masi nel 1977. Riportiamo testualmente il dialogo:
- Cossiga: “Maroni dovrebbe fare quello che feci io quando ero ministro dell'Interno. Lasciar fare gli universitari. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano.”
- Giornalista: “Anche i docenti?”
- Cossiga: “Soprattutto i docenti.”
- Giornalista: “Presidente, il suo è un paradosso, no?”
- Cossiga: “Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!.”
- Giornalista: “E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? In Italia torna il fascismo, direbbero.”
- Cossiga: “Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio.”
- Giornalista: “Quale incendio?”
- Cossiga: “Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese.”
Morte
Alla fine, se Dio vuole, ha tirato le cuoia pure lui. L'Italia tutta ne gode immensamente. Durante il funerale, il Presidente Emerito è stato omaggiato con ventun colpi di mitra sparati da agenti in borghese su alcuni studenti che passavano di lì.
Curiosità
- È stato presidente (veramente!) del comitato "Matti per Salemi"
- Ha ottenuto dalla Sacra Rota la dichiarazione di nullità del suo matrimonio con Giuseppa Sigurani (durato 33 anni), alla faccia del cattolico.
- Amava definirsi «don Cecio da Chiaramonti»(...).
- Con lo pseudonimo di DJ K ha partecipato con interventi regolari alla trasmissione radiofonica Un giorno messi a pecora.
- Aveva tre passaporti: quello italiano, quello dell'Impero Sith, e quello diplomatico della Repubblica democratica delle Banane.
- Si narra che durante la sepoltura, l'operatore funerario sentisse ripetutamente le parole: "Picconnatte, picconnatte, picconnatte!!"
- Per tutti gli estimatori delle "picconate", date una picconata qui.
Onoreficenze
Onoreficenze italiane
- - Capo della Dissoluzione Pentapartitica.
- - Capo dell'ordine degli Edificatori di Ideali Illiberali Italiani.
- - Capo dell'ordine dei Rifondatori Fascisti.
- - Capo dell'ordine dei Cancellatori di Verità.
- - Peggior Presidente della Repubblica italiana.
- - Riconosciuto Uomo di merda dell'anno 2007.
- - Medaglia Stronzo DOC.
- - Capo cavaliere dell'ordine delle Linguaccie Biforcute.
- - Cavaliere dell'ordine degli Smentitori.
- - Maestro Gladiatore dell'ordine dei Gladiatori Occulti.
Onoreficenze straniere
- - Maestro dell'ordine dei Sith.
- - Cavaliere dell'ordine dei Padani che Quando Parlano Sembra che Scorreggino.
- - Cavaliere di gran croce dell'ordine degli Esasperatori di Manifestazioni Pacifiche.
- - Cavaliere onorario della Massoneria Mondiale.
- - Gagliardetto Io c'Ero, conseguito dai vari capi di stato europei in seguito alla caduta del Muro di Berlino.
Collegamenti esterni
Preceduto da: Darth Andreotti |
Presidente del consiglio 1979 - 1980 |
Succeduto da: Darth Forlani |
Preceduto da: Il grande Sandro 9 luglio 1978 - 29 giugno 1985 |
Francesco Cossiga Picconatore della Repubblica Italiana 3 luglio 1985 - 28 aprile 1992 |
Succeduto da: Il piccolo Oscav 28 maggio 1992 - 15 maggio 1999 |
Note
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