Francesco Cossiga

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(Rimpallato da Cossiga)
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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché così ci tirava il culo. Il titolo corretto è Franceso Koϟϟiga.


NOTA: Sembra incredibile, ma le citazioni riportate qui sotto non sono inventate, sono vere!


Cossiga dopo la ricostruzione tiene in una fascia protettiva i resti della sua onestà.
« Sono certo che questa circostanza della riunione della Gran Loggia potrà offrire alla massoneria italiana l'opportunità di confermare e consolidare il nobile impegno, sempre testimoniato dal Grande Oriente, per l'elevazione spirituale dell'uomo, condotta attraverso la difesa e la promozione dei valori di libertà, di giustizia e di solidarietà". »
(Cossiga a proposito della massoneria.)
« È anche vero che io abbia un'origine familiare di grandi tradizioni repubblicane, antifasciste, radicali e massoniche. Ma non sono stato e non potrò mai essere massone perché sono cattolico". »
(Cossiga si rimangia quanto ha appena detto senza troppa nonchalanche.)
« Del Turco ha avuto l'esaurimento nervoso, ha inseguito ladri di polli e andrà su Vanity Fair col membro al vento. Sarebbe bello se si uccidesse, accelererebbe la riforma della giustizia. »
(Altra perla del buon Cossiga.)
« Dopo aver combattuto contro il terrorismo armato... questa frase offende me, che sono cristiano, antirazzista e democratico. »
(Cossiga in parlamento in perfetta coerenza sulle frasi di sopra.)
« La strage di Bologna fu un incidente della resistenza palestinese. »
(Sconvolgente verità rivelataci dal potente Cossiga.)
« Dicono che siamo quattro gatti. Allora ho deciso di fondare un nuovo partito: si chiamerà 'i 4 gatti'. Lo slogan sarà: Miao. »
(Cossiga a proposito del suo possibile ritorno alla politica attiva.)
NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Francesco Cossiga.


Francesco Cossiga o KOϟϟIGA (Sassari, 1928; 17 agosto 2010, da qualche parte) era la dimostrazione vivente di tre fatti:

  • Che la vecchiaia è una brutta bestia.
  • Che chiunque può diventare senatore a vita.
  • Che gli escrementi possono essere antropomorfi.

Biografia

Cossiga nasce nel 1923 da un progetto della CIA volto a creare un soldato perfetto e privo di capacità critiche. Gli scienziati si accorsero ben presto della sua pericolosità derivante dalla totale mancanza di autocritica e coerenza. Purtroppo, però, ormai gli avevano regalato per il tredicesimo compleanno il famoso libro Il mio primo manuale sull'esplosivo al plastico (ed. Gladio Press), e il laboratorio venne distrutto durante uno dei suoi giochi. Dopo aver estratto il suo corpo moribondo dalle macerie del laboratorio lo portarono in una base segreta, dove usando la tecnologia dei Saiyan venne messo a mollo in una vasca di soluzione fisiologica contenente delle cellule di Andreotti, che in breve tempo trasformarono il corpo moribondo in un "coso" pronto a durare 80 anni.

Questa operazione sconvolse ulteriormente la mente del giovane soldato, che si convinse di essere un senatore a vita dell'Italia (secondo alcune voci [citazione necessaria] questa idea gli fu impiantata dagli agenti della CIA stessi per disfarsene più facilmente), e i suoi colleghi, visto che ormai era inutile come soldato, lo mandarono al parlamento, sicuri che avrebbe fatto strada. Così fu, e Cossiga diventò parlamentare nelle fila della DC, facendo il ministro degli interni.

Cossiga ministro degli interni

Cossiga e le proteste

Le parole sono importanti.

Come ministro degli interni Cossiga ebbe modo di distinguersi per la sua efficienza e capacità di gestire le proteste studentesche. In particolare, nel 1977 la sua abilità emerse in tutta la sua perfezione.
Alcuni studenti, sicuramente sobillati da Stalin, protestarono contro il governo; in particolare il malvagio Francesco Lorusso, in un impeto di perfidia, si lanciò con il suo corpo contro dei proiettili sparati da un poliziotto che voleva solo fare un po' di festa.
In seguito a ciò la protesta crebbe, e Cossiga allora ebbe una di quelle idee illuminate per cui è famoso.

« Dato che protestano perché in uno scontro violento uno di loro è stato ucciso, un governo interessato al benessere dei cittadini cosa farebbe in un caso del genere? Cercherebbe il dialogo per trovare uno sfogo non violento ai problemi sociali? Non credo proprio, semmai manderebbe dei veicoli blindati ed esaspererebbe la situazione! »
(Cossiga espone il suo illuminato piano.)

Negli scontri che, stranamente, seguirono (anche perché c'erano delle persone nascoste tra i manifestanti per esasperare il clima, esattamente come per le proteste contro la Gelmini), un carabiniere fu ferito e una ragazza, Giorgiana Masi, fu uccisa. I colpi furono sparati da esseri misteriosi che attaccarono sia i radicali sia i poliziotti.

Cossiga e Moro

Quando fu rapito Aldo Moro Cossiga ebbe l'occasione di dimostrare ancora una volta la sua illuminata politica di gestione delle emergenze.
Con grande serietà creò una commissione con dentro Licio Gelli sotto il nome di ingegner Luciani e per essere ancora più serio ci mise dentro altri simpatici amici della P2, con cui era seriamente in buoni rapporti.
Le BR sembravano a conoscenza di ciò che accadeva, e Cossiga ridusse progressivamente il numero di persone presenti alle riunioni. Quando, magicamente, le BR continuarono a essere informate anche se era rimasto da solo, diede la colpa ai palestinesi.
Alla fine Aldo Moro fu ucciso e Cossiga si dimise dicendo di sentire il peso della sua colpa.
Infatti un anno dopo divenne presidente del consiglio.

Cossiga presidente del consiglio

La reazione dei gggiovani all'elezione di Cossiga.

Nel corso del suo breve esecutivo, Francesco Cossiga, da perfetto cattolico, approvò la legge che avrebbe consentito al Governo Craxi nel 1983 di installare gli euromissili a Comiso. Fu la più importante azione di politica estera del presidente Cossiga, decisione che anticipò, in qualche maniera, il sodalizio tra l'Italia lecchina e la Germania Eurocentrica Occidentale guidata da Helmut Schmidt. Episodio poco noto alla storia delle relazioni internazionali, ma di importanza stategica per il futuro dell'Italia, che diventerà a pieno titolo una paese in cui chiunque può costruire installazioni militari palesemente incostituzionali oppure comprarsi a pochi soldi qualsiasi cosa gli capiti a tiro.

In seguito, per mostrare ancora una volta la sua incredibile onestà e il suo impegno nella lotta al terrorismo vi basti sapere che venne accusato di aver svelato in anticipo a un suo amico, tale Carlo Donat-Cattin, che suo figlio Marco stava per essere arrestato, riuscendo a farlo andare all'estero in anticipo. Naturalmente il PCI guidato da Enrico Berlinguer depositò subito una mozione di messa in stato d'accusa per evidenti reati, ma Cossiga negò tutto e l'accusa lanciata dal PCI cadde, ma essendo un figo si vantò personalmente sul Corriere, venti anni dopo a reato prescritto, di averlo effettivamente fatto. Per questo vinse l'ambito premio di Uomo di merda dell'anno nel 2007.

Dopo queste mirabolanti imprese Cossiga si allontanò per un certo periodo dalla vita pubblica. In questo periodo si recò spesso in Romania dal suo caro amico, nonché fonte di ispirazione, Nicolae Ceauşescu. Per cercare di evitare polemiche all'interno del suo stesso partito, la DC, Cossiga affermò che in realtà lui andava in Romania solamente perché voleva provare su se stesso i prodigi delle moderne tecniche di tortura tramite elettroshock, tanto lui oramai il cervello ce l'aveva del tutto foderato di piombo, dunque non correva pericoli.

Cossiga Presidente della Repubblica

Le fasi mentali di Cossiga

Cossiga conferisce l'incarico ad Andreotti.

Visti i grandi servigi resi alla nazione, la grande personalità politica e l'ineguagliabile levatura morale, nel 1985, venne eletto dal Parlamento presidente della Repubblica Italiana; per la prima volta nella storia repubblicana, l'elezione avvenne al primo scrutinio, con una larga maggioranza (752 su 977 votanti). Cossiga ricevette il consenso oltre che della DC anche di PSI, PCI, PRI, PLI, PSDI e Sinistra indipendente, come dire: certi galantuomini sono l'araldo unico di tutta la politica. Cossiga succedeva a Sandro Pertini, un'uomo che ha dedicato tutta la vita al rafforzamento della democrazia e al rispetto dello Stato da parte di tutti, mentre Cossiga ha invece rafforzato uno status quo fatto di lobby, logge e servizi segreti deviati[1].

La presidenza Cossiga fu sostanzialmente distinta in due fasi quasi eterogenee. Nella prima fase, durata cinque anni, si rivelò assai rigoroso nell'osservanza delle forme dettate dalla Costituzione, fu dunque il classico "Presidente notaio", il cui unico scopo era di mettere la firma alle varie leggi truffa che il Parlamento approvava per facilitare l'ingrassamento dei politici e dei loro compari. Unico indizio della sua futura posizione di denuncia delle reticenze del sistema politico fu la sua insistente richiesta di chiarire il ruolo del Capo dello Stato nel caso di conferimento dei poteri di guerra (aveva solo quella nella testa) al Governo: ne derivò la nomina della Commissione Paladin[2], che decretò che in caso di guerra debba essere il Presidente del Consiglio a comandare l'esercito e non il Presidente della Repubblica. Invero, però, la commissione aveva decretato questa sentenza in quanto affidare il comando dell'esercito ad uno come Cossiga sarebbe stato anche peggio che dare una bomba atomica a Benito Mussolini.

Durante la sua presidenza avvenne il crollo del Muro di Berlino. Cossiga, da buon democristiano, commentò l'avvenimento prendendosi una sbronza; in seguito, quando si riprese, avvertì tutti i politici italiani che senza l'Unione Sovietica la DC e il PCI non avevano più senso di esistere e dunque erano destinati o a sparire o a diventare qualcos'altro. Considerando le vaccate che era solito dire, nessuno diede retta al Presidente, ma paradossalmente quell'affermazione fu una delle pochissime cose intelligenti che Cossiga disse in tutto l'arco della sua esistenza. L'essere completamente ignorato portò Cossiga a mettere in atto la sua seconda fase politica, ossia fare quello che un Presidente della Repubblica, ma più in generale qualsiasi rappresentante delle istituzioni mondiale, non dovrebbe mai fare: dire quello che gli passa per la testa, offendendo chiunque e mettendo in imbarazzo un'intera nazione. In questa fase Cossiga venne chiamato il "Picconatore" in quanto le sue esternazioni erano da lui stesso definite delle "picconate al sistema politico":

« Io ho dato al sistema picconate tali che non possa essere restaurato, ma debba essere cambiato. »
(Cossiga a proposito del trasformare una democrazia in una dittatura.)

Le picconate contribuirono largamente a distruggere in tutto e per tutto quel poco di dignità istituzionale che il suo predecessore, Pertini, riuscì a ricostruire con grande fatica dopo i grandi scandali istituzionali degli anni '60/'70 e gli anni di piombo. Questo modo di fare valse a Cossiga il nominativo di "Grande Smerdatore".

Cossiga e Gladio

Per concludere degnamente la sua opera di edificazione della democrazia, Cossiga non si fece mancare certo di essere il referente politico di un'organizzazione semiclandestina dalle finalità poco chiare chiamata Gladio, implicata in qualche strage e anche un bel tentativo di golpe. Essendo uomo di grande intelligenza, anziché tacere, nel 2007 dichiarò beatamente che:

« La Gladio è stata storicamente quello che i partigiani sono stati nella seconda guerra mondiale. »

Purtroppo era ancora il 2007 e il premio Uomo di merda dell'anno, lo aveva già vinto e con suo con grande dispiacere dovette accontentarsi della medaglietta Stronzo DOC.

La richiesta di messa in stato di accusa

Credendo che la carica di Presidente della Republica lo rendesse immune da qualsivoglia ripercussione, Cossiga insiste a lanciare le sue picconate verso chiunque, sollevando polemiche e sdegno da parte sia del mondo della politica sia dell'opinione pubblica italiana e internazionale, tant'è che alla fine venne presentata al Parlamento una richiesta di messa in stato d'accusa, per gravi comportamenti. Siccome in politica, specialmente in quella italiana, una mano lava l'altra, la commissione parlamentare ritenne tutte le accuse manifestamente infondate, decretandone l'archiviazione da parte della Procura. Cossiga non potendo fare a meno di pontificare perse un'altra ottima occasione per starsene zitto, affermando che:

« Il Partito Comunista sapeva dell'esistenza di un'organizzazione segreta con le caratteristiche di Gladio. Lo dico perché ne fui informato da Emilio Taviani. (…) Perché i comunisti lanciarono comunque quella campagna e perché inserirono i fatti di Gladio tra le accuse che portarono alla richiesta di incriminazione nei miei confronti? Credo di avere la risposta. Quello dei comunisti fu fuoco di controbatteria: era da poco crollato il Muro di Berlino e temevano che potessero arrivare da quella parte notizie di chissà che genere sul loro conto; quindi, per evitare di trovarsi in imbarazzo, cominciarono a sparare nel mucchio. E io, (…) fui colpito per primo in quanto presidente della Repubblica. »
(Cossiga svia l'attenzione sul suo palese coinvolgimento con i servizi segreti deviati, facendo lo scarica barile sui comunisti.)

Le dimissioni

A forza di sparare minchiate e incattivire tutti quanti, Cossiga si rese conto che rischiava che qualcuno gli potesse far ritrovare un confetto di piombo in qualche organo vitale, così il 28 aprile 1992 si dimise dalla presidenza della Repubblica, a due mesi dalla scadenza naturale del mandato, annunciando le sue dimissioni con un discorso televisivo che tenne simbolicamente il 25 aprile in cui non mancò di sparare le sue solite picconate a cani e porci e a autosantificarsi come simbolo e protettore dell'unità nazionale.

Cossiga senatore a vita

Libero pubblica le ultime stronzate di Cossiga fingendo che il suo cervello non sia fuso.

Cossiga e l'UDR

Essendo un instancabile lavoratore, Cossiga pensò ancora al nostro benessere e si unì a due grandi pensatori della nostra epoca: Rocco Buttiglione e Clemente Mastella, per dare vita al nobile partito UDR[3]. Questi due uomini, famosi per le loro coraggiose e sincere battaglie per i nostri diritti, ad esempio quella del gelato, che resterà sempre nei nostri cuori, saranno ricordati dalla storia come due grandi riformisti.

Altre prodezze di Cossiga

Dopo queste grandi gesta eroiche diede le dimissioni da senatore a vita per poi ritirarle, con la motivazione che nessuno lo cagava.

È stato invitato senza sosta nei salotti televisivi, dove i presentatori lo hanno premiato per i servigi involontari resi alla patria; nel 2008 il benemerito senatore a vita ha anche avuto modo di esternare alcune delle sue idee a proposito del dissenso universitario, dove, in un colpo solo disse una cosa scandalosa e ammise di aver voluto la morte di Giorgiana Masi nel 1977. Riportiamo testualmente il dialogo:

- Cossiga: “Maroni dovrebbe fare quello che feci io quando ero ministro dell'Interno. Lasciar fare gli universitari. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano.”
- Giornalista: “Anche i docenti?”
- Cossiga: “Soprattutto i docenti.”
- Giornalista: “Presidente, il suo è un paradosso, no?”
- Cossiga: “Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!.”
- Giornalista: “E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? In Italia torna il fascismo, direbbero.”
- Cossiga: “Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio.”
- Giornalista: “Quale incendio?”
- Cossiga: “Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese.”

Morte

Le reazioni dei vvvecchi alla morte di Cossiga.
« Ah, ma questo non è Andreotti! »
(Dio si rende conto di aver preso quello sbagliato.)
« Picconava con amore. »
(Il vescovo di Nuoro in una crisi mistica.)
« È inutile che mi guardiate così. »
(Giulio Andreotti dopo la morte di Cossiga.)
« Alè, uno in meno da mantenere. »
(Un qualsiasi Italiano di mezza età sulla dipartita dell'ex Presidente Cossiga.)
« Adesso possano tutti i tuoi fantasmi tormentarti per l'eternità. »
(Reazione di un comunista alla morte di Cossiga.)

Alla fine, se Dio vuole, ha tirato le cuoia pure lui. L'Italia tutta ne gode immensamente. Durante il funerale, il Presidente Emerito è stato omaggiato con ventun colpi di mitra sparati da agenti in borghese su alcuni studenti che passavano di lì.

Curiosità

  • È stato presidente (veramente!) del comitato "Matti per Salemi"
  • Ha ottenuto dalla Sacra Rota la dichiarazione di nullità del suo matrimonio con Giuseppa Sigurani (durato 33 anni), alla faccia del cattolico.
  • Amava definirsi «don Cecio da Chiaramonti»(...).
  • Con lo pseudonimo di DJ K ha partecipato con interventi regolari alla trasmissione radiofonica Un giorno messi a pecora.
  • Aveva tre passaporti: quello italiano, quello dell'Impero Sith, e quello diplomatico della Repubblica democratica delle Banane.
  • Si narra che durante la sepoltura, l'operatore funerario sentisse ripetutamente le parole: "Picconnatte, picconnatte, picconnatte!!"
  • Per tutti gli estimatori delle "picconate", date una picconata qui.

Onoreficenze

Onoreficenze italiane

  • - Capo della Dissoluzione Pentapartitica.
  • - Capo dell'ordine degli Edificatori di Ideali Illiberali Italiani.
  • - Capo dell'ordine dei Rifondatori Fascisti.
  • - Capo dell'ordine dei Cancellatori di Verità.
  • - Peggior Presidente della Repubblica italiana.
  • - Riconosciuto Uomo di merda dell'anno 2007.
  • - Medaglia Stronzo DOC.
  • - Capo cavaliere dell'ordine delle Linguaccie Biforcute.
  • - Cavaliere dell'ordine degli Smentitori.
  • - Maestro Gladiatore dell'ordine dei Gladiatori Occulti.

Onoreficenze straniere

  • - Maestro dell'ordine dei Sith.
  • - Cavaliere dell'ordine dei Padani che Quando Parlano Sembra che Scorreggino.
  • - Cavaliere di gran croce dell'ordine degli Esasperatori di Manifestazioni Pacifiche.
  • - Cavaliere onorario della Massoneria Mondiale.
  • - Gagliardetto Io c'Ero, conseguito dai vari capi di stato europei in seguito alla caduta del Muro di Berlino.

Collegamenti esterni

Preceduto da:
Darth Andreotti

Presidente del consiglio
1979 - 1980
Succeduto da:
Darth Forlani
Preceduto da:
Il grande Sandro
9 luglio 1978 - 29 giugno 1985
Francesco Cossiga
Picconatore della Repubblica Italiana
3 luglio 1985 - 28 aprile 1992
Succeduto da:
Il piccolo Oscav
28 maggio 1992 - 15 maggio 1999

Note

  1. ^ Ma neanche tanto.
  2. ^ Dal famoso carroarmato.
  3. ^ Vi ricorda qualcosa?
Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 1 giugno 2014 col 38.5% di voti (su 13).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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