Digitale terrestre: differenze tra le versioni

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[[File:Digitale terrestre nonciclopedia.gif|right|thumb|450px|Il 2012 si avvicina...]]
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{{Cit2|Il digitale terrestre è quella cosa per cui pagando vedi male quello che prima gratis vedevi bene|definizione di digitakle terrestre}}
{{Cit2|Ma porca puttana non si vede un cazzo|Tipico utente del digitale terreste quando fuori piove o c'è vento}}
{{Cit2|Ma porca puttana non si vede un cazzo|Tipico utente del digitale terrestre quando fuori piove o c'è vento}}
{{Cit2|9, 76, 42, 54, 846, 3x2|lettura della combinazione vincente al totocanali della prossima settimana}}
{{Cit2|9, 76, 42, 54, 846, 3x2|lettura della combinazione vincente al totocanali della prossima settimana}}
{{Cit2|7, 14, 21, 28, prezzemolo-e-finocchio|Utente che fa zapping}}
{{Cit2|7, 14, 21, 28, prezzemolo-e-finocchio|Utente che fa zapping}}
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Il '''digitale terrestre''' è una sofisticatissima tecnologia usata dal demonio per spianare la strada alla sua venuta.
Il '''digitale terrestre''' è una sofisticatissima tecnologia usata dal demonio per spianare la strada alla sua venuta.


== Creazione e sviluppo ==
Nelle [[telecomunicazioni]] la '''televisione digitale terrestre''', in [[sigla]] '''TDT''' o '''DTT''',<ref>"DTT" è la sigla di "digital terrestrial television", la corrispondente [[locuzione]] [[lingua inglese|inglese]] della locuzione [[lingua italiana|italiana]] "televisione digitale terrestre". Nella lingua italiana la sigla inglese "DTT" è molto più diffusa della corrispondente sigla italiana "TDT".</ref> spesso anche abbreviata in '''digitale terrestre''', è la [[televisione terrestre]] rappresentata in forma [[digitale (informatica)|digitale]]. Da un punto di vista [[tecnica|tecnico]] infatti l'[[informazione]] [[televisione|televisiva]] è un'informazione racchiusa in un segnale [[elettrico]] e in quanto tale può essere rappresentata in forma [[analogico|analogica]] o in forma digitale. Anche la rappresentazione analogica è utilizzata per la televisione terrestre. Tale televisione terrestre è chiamata [[televisione analogica terrestre]] e, proprio per il tipo di rappresentazione utilizzata per l'informazione elettronica, si contrappone alla [[televisione digitale]] terrestre.
[[File:Soldati tedeschi con apparecchiatura - digitale terrestre.jpg|right|thumb|250px|Soldati delle SS che collaudano il prototipo di un decoder digitale.]]


Secondo alcune fonti storiche, poco conosciute ai più, la tecnologia digitale terrestre fu sviluppata dai [[nazisti]] durante il secondo conflitto mondiale con il nome in codice di “Atomica di [[Hitler]]”. Doveva essere l’arma definitiva che avrebbe permesso al [[terzo reich]] di vincere la guerra e conquistare il mondo. Tuttavia gli scienziati tedeschi non riuscirono a completarla, e dopo la fine della guerra questa tecnologia andò perduta. Qualche tempo dopo però alcuni tecnici reietti della [[Microsoft]], cacciati da [[Bill Gates]] per essersi macchiati della colpa di aver creato il prototipo di un [[Windows]] efficiente e senza bug, riesumarono questa terrificante tecnologia, la completarono e la misero a disposizione di signori della guerra, terroristi e capi di governo padroni di tv private.
== Confronto con la televisione analogica terrestre ==
Nel confronto tra la trasmissione analogica e quella digitale dei canali televisivi valgono le stesse considerazioni che possono essere effettuate in generale sul confronto fra tecnologie analogiche e digitali: i segnali analogici sono maggiormente soggetti a disturbi, in quanto il ricevitore non ha modo di distinguere una variazione di segnale dovuta a disturbo da un reale contenuto informativo; viceversa, il segnale digitale è per sua natura immune ai disturbi fintantoché rimangono di lieve entità.
Tuttavia, mentre il segnale analogico degrada in modo continuo e, anche se fortemente disturbato, presenta comunque un contenuto almeno in parte comprensibile a un osservatore umano, il segnale digitale, invece, diventa indecifrabile oltre una certa soglia di disturbo e perde qualsiasi valore di informazione.


== Funzionamento e dati tecnici ==
=== Vantaggi rispetto alla televisione analogica terrestre ===
Diversamente dal tradizionale segnale analogico, che viaggia via etere e si diffonde grazie a ripetitori sparsi sul territorio, e dal digitale satellitare, il cui segnale viene diffuso dai satelliti, il digitale terrestre sfrutta le anime dei dannati rinchiuse all’[[Inferno]] e la loro disperazione per propagare il proprio segnale. Il metodo di trasmissione del segnale è questo: da uno studio televisivo parte il segnale che viene spedito all’[[Inferno]], tramite dei sabba e messe nere che vedono sacrifici al principe delle tenebre di [[Veline]], [[Letterine]], Schedine, Formaggine, Zucchine, e qualunque altra forma di vita vegetale o animale con quoziente intellettivo minore di quello di un gambero, e con un nome che finisca in “ina”. All’[[inferno]], grazie alle urla di sofferenza delle anime dannate, il segnale trasmesso viene amplificato e digitalizzato, per raggiungere meglio le case dei telespettatori. Infatti ogni volta che si accende la [[televisione]] o si cambia canale, una povera anima dannata viene percossa, frustata e sodomizzata da un diavolo con le fattezze di [[Sandro Bondi]].
I principali benefici derivanti dall'introduzione della TDT sono<ref>[http://www.digitaleterrestre.it/digitale-terrestre.php Che cos'è la Televisione Digitale Terrestre] su Digitaleterrestre.it e [http://www.rai.it/dl/dtt/guida/ContentItem-388a4ef9-313e-4497-9fc8-1ee5b12253d4.html I vantaggi del Digitale Terrestre] su Rai.it</ref>:
* un maggior numero di canali disponibili, grazie a tecniche di [[compressione dati]] che permettono di occupare solo 1/5 circa della [[larghezza di banda]] utilizzata per la trasmissione di un canale analogico;
* una migliore qualità immagine/audio, grazie a tecniche di [[codifica di canale]] che lo rendono meno soggetto alle interferenze rispetto al segnale analogico, al prezzo di una quasi completa illeggibilità al di sotto di una certa soglia di potenza ricevuta;
* la possibilità di veicolare contenuti video e audio con formato ([[16:9]]) e qualità molto simili ai DVD;
* possibilità di trasmissione di audio multiplo e quindi, per esempio, in multilingua;
* per le trasmissioni predisposte è prevista una forma di interattività pilotata dal telecomando;
* possibilità di trasmissione ad [[HDTV|alta definizione]] e [[3D TV|tridimensionale]].


== Il decoder ==
=== Difetti rispetto alla televisione analogica terrestre ===
Per poter ricevere il segnale digitale terrestre occorre possedere un apparecchio televisivo con tale funzione, oppure un apposito decoder. I decoder per la ricezione del digitale terrestre sono sofisticatissimi apparecchi,[[File:Decoder_digitale_terrestre.jpg|right|thumb|250px|''Un decoder per domarli, un decoder per trovarli, un decoder per ghermirli e nel buio incatenarli'']] progettati e costruiti con ottimi materiali. Ciò da loro una straordinaria resistenza che gli permette di funzionare (male) anche per un intero mese di fila prima di autodistruggersi. I decoder per il digitale terrestre vengono progettati e assemblati in un luogo non ben definito della Malesia, in un capannone da 3500 scimmie tabagiste che lavorano gratis giorno e notte. Esistono diversi modelli di decoder per il digitale terrestre ma si possono riassumere in tre classi.
* Sotto una soglia minima di potenza del segnale ricevuto, questo diventa quasi illeggibile, mentre un segnale analogico in analoghe condizioni continua ad essere comprensibile, seppure molto disturbato.
*'''Decoder digitale semplice''': ha la sola funzione di base di ricezione del segnale digitale, è abbastanza economico e comune, lo si può trovare anche in regalo nel [[Kinder Sorpresa]]. Tuttavia, dopo un mese di utilizzo mostrerà esclusivamente il [[monoscopio]].
*'''Decoder digitale interattivo''': consente di interagire con dei servizi inutili messi a disposizione dalle varie emittenti televisive, che offrono servizi inutili come stupidi giochini che risolverebbe anche uno scimpanzé lobotomizzato, o ricette di cucina ripudiate da [[Suor Germana]]. Inoltre questi decoder permettono di usare una carta prepagata grazie alla quale, previo pagamento di cifre esose, si possono vedere dei programmi che vengono trasmessi (o lo saranno entro poco), anche dai canali non a pagamento.
*'''Decoder digitale Advanced Plus Turbo Super Server Edition a iniezione elettronica''': esiste un solo modello di questo[[File:Gasparri_con_la_faccia_da_fesso.jpg|right|thumb|150px|Le devastanti conseguenze sul cervello umano dell'uso prolungato del digitale terrestre.]] decoder digitale, il suo aspetto così come le sue funzioni sono avvolte da un alone di mistero, alcuni ne mettono addirittura in discussione l’esistenza. Secondo alcune voci questo decoder sarebbe stato costruito in un luogo remoto con materiali di origine aliena, da una società massonica ebreo-nazifascista-cattocomunista- satanista, che avrebbe intenzione di conquistare il mondo. Durante il programma [[Voyager]], [[Roberto Giacobbo]], avrebbe rivelato infatti che questo decoder digitale possiederebbe la funzione di collegarsi con quelli sparsi per il mondo, e di controllare le menti dei telespettatori, così come scritto sul suo libretto di istruzioni che riporterebbe l’inquietante frase: “Un decoder per domarli, un decoder per trovarli, un decoder per ghermirli e nel buio incatenarli.”


==== Efficienza spettrale e flessibilità ====
== I vantaggi e svantaggi ==
*Vantaggi del digitale terrestre: poter vedere Emilio Fede in alta definizione; avere tanti nuovi canali oscurati; non si deve installare nessuna nuova antenna; basta un segnale più debole per aver un'immagine pulita; il decoder può essere usato come arma contundente.
I principali vantaggi della trasmissione digitale sono il miglioramento dell'[[efficienza spettrale]]<ref>{{Cita web|http://www.piemontedigitale.it//it/contributi-2.html|Passaggio alla TV digitale - Piemonte Digitale|22-5-2009}}</ref><ref name="Agcom1" /> e l'introduzione di flessibilità nell'uso della banda disponibile<ref name="Agcom1">[http://www.agcom.it/provv/libro_b_00/pdf/01_sint.pdf Libro bianco dell'Agcom sul digitale terrestre, pagina 1]</ref>: grazie alla possibilità di impiegare algoritmi di [[Compressione dei dati|compressione]] è possibile trasmettere quattro/cinque canali digitali al posto di uno analogico dall'equivalente qualità. Le emittenti televisive possono inoltre scegliere di utilizzare una certa quantità di banda per trasmettere pochi canali con un'elevata qualità oppure molti canali con una qualità più bassa.
*Quando piove e c'è vento in un modo particolare si possono vedere emmittenti distanti con un'immagine perfetta (fino a quando ne arriva un'altra allo stesso tempo sullo stesso canale
*Svantaggi del digitale terrestre: poter vedere Emilio Fede in alta definizione; vedere le stesse vecchie boiate, ma in 9999999 canali diversi; non c’è neanche un canale porno gratis; non si possono usare le grucce appendiabiti come antenna; può causare effetti collaterali come diarrea, nausea, morte.
*Siccome le potenze degli impianti sono state ridotte a livelli superati da un walkie talkie, quando piove e c'è vento non si vede mai un tubo. Ma se si ha fortuna si tratta solamente di interferenza da un'altra emmittente per via delle propagazioni e basta solamente girare l'antenna.
*Come menzionato prima, gli impianti trasmittenti sono stati indeboliti a tal livello che non coprono più affidabilmente l'altra parte del Adriatico tranne [[Istria|l'Istria]] o le vette delle montagne rivolte al mare. Ma almeno possono essere alimentati col accumulatore di un'auto per quasi un intero giorno. E non solo, la Rai e la Mediaset sono diventati molto avari con il segnale verso li. Ma le TV locali sono frequentemente anche troppo generose col segnale e creano interferenze in quelle regi...no, aspetta, questo l'hanno risolto.
*Anche quando c'è ricezione al di là del Adriatico, si tratta spesso di TV locali che trasmettono televendite 24 ore su 24 con una qualità video reminescente ad un nastro VHS.
*Non si può vedere [[Rai Uno]] da oltre 1000 km di distanza mediante propagazioni estive siccome il canale A non si usa più. Tuttavia è discutibile se si perde qualcosa di conseguenza.
*Ci dispiace tanto Croati, ma se volete i programmi italiani che sono almeno quasi guardabili e non solo televendite prendetevi Tivùsat o compratevi un radiotelescopio con una parabola di almeno 125 Siffredi (circa 30 metri) di diametro. E/o cercate di evocare qualche pioggia nel Adriatico, magari chiedete aiuto ai addetti di HAARP. Ringraziate la [[Rai]] e la [[Mediaset|Merdaset]]. Attenzione però! Con Tivùsat la ricezione peggiora quando piove. Se decidete usare un radiotelescopio; nota bene: tempeste troppo potenti potrebbero portare persino i segnali dalla [[Terronia]] (Puglia per essere precisi) fino al Quarnero.
[[File:Analogico_Digitale.png|right|thumb|250px|Il Digitale Terrestre è [[Pablo Picasso|diversamente qualitativo]]. Ecco come si riceveve prima e come si riceve oggi la TV italiana al di là del Adriatico]]


== Come installare un decoder digitale ==
Ad esempio, se la banda a disposizione è 24&nbsp;Mb/s si possono trasmettere quattro canali da 6&nbsp;Mb/s l'uno, oppure dodici canali da 2&nbsp;Mb/s; ovviamente nel secondo caso la qualità risulterà minore. I canali possono essere anche trasmessi con caratteristiche differenti<ref name="Agcom1" />: sulla stessa frequenza è possibile trasmettere contemporaneamente sia canali in [[HDTV|alta definizione]] che canali ottimizzati per i piccoli schermi dei [[Telefono cellulare|cellulari]].
E così avete acquistato un decoder per il digitale terrestre, ecco una piccola guida su come procedere per installarlo. Aprite la scatola ed estraetelo: se avete comprato il vostro decoder in un parcheggio di un autogrill, da un tale “Gigetto il troione”, e aprendo la confezione invece del decoder trovate un oggetto a forma di parallelepipedo che ricorda tanto un mattone, è probabile che quello sia realmente un mattone. Collegate al decoder il cavo della vostra antenna, o abusivamente quella del vostro vicino di casa. Attenzione: il vostro vicino di casa potrebbe non essere d’accordo e frantumarvi i denti con il cric dell’automobile o con il decoder stesso, in tal caso vi ricordiamo che la garanzia dell’apparecchio non copre eventuali danni al proprietario.


[[File:Istruzioni_digitale_terrestre.jpg|right|thumb|250px|Un utile schema esplicativo.]]
==== Interattività ====
Le persone abituate a usare servizi [[Teletext|televideo]] sanno che assieme ai comuni programmi televisivi possono essere trasmessi dati aggiuntivi. L'occasione del passaggio al digitale terrestre può essere usata per l'introduzione di nuovi standard che sfruttano la possibilità di ricevere dati aggiuntivi allo scopo di offrire servizi interattivi prima inesistenti come l'EPG, che sarebbe una apposita guida TV elettronica la quale consente, nella forma più limitata, di sapere il programma attualmente in onda e quello successivo. Già in passato lo spettatore aveva la possibilità di "dialogare" con le emittenti televisive, per esempio inviando voti con delle telefonate; i nuovi standard consentono un'interazione più semplice e coinvolgente grazie al fatto che lo spettatore maneggia unicamente il suo telecomando e può osservare i risultati delle sue azioni sullo schermo del proprio televisore.


Collegate il cavo SCART, che trovate nella confezione, al decoder e alla vostra tv. Se non riuscite a trovare l’attacco del cavo SCART sulla vostra tv, è probabile che stiate cercando di collegare il vostro decoder a un forno a microonde o a una lavatrice, il che spiegherebbe come mai il programma trasmesso fosse sempre lo stesso. A questo punto accendete il vostro decoder usando il [[telecomando]], ossia quell’oggetto di forma vagamente fallica pieno di bottoncini che avete trovato nella confezione. Nel caso non succeda nulla, vuol dire che non avete collegato il cavo di alimentazione, cosa che non vi abbiamo detto di fare perché scontata per qualunque essere umano che non abbia il quoziente intellettivo di una barbabietola da zucchero. Nel caso il decoder esplodesse (cosa non rara), e voi periste nella deflagrazione, facciamo le più sentite condoglianze ai vostri familiari (quelli rimasti in vita). Se invece il decoder si accende e parte con la sintonizzazione automatica dei canali vuol dire che l’installazione è andata a buon fine e avete avuto successo, il che vi colloca nella scala evolutiva un gradino al di sopra dei molluschi.
È da notare che una vera e propria interazione richiederebbe che lo spettatore potesse trasmettere dei dati verso l'emittente televisiva, trasmissione che non può, per ragioni tecniche, avvenire con la stessa tecnologia e la stessa infrastruttura usata per la diffusione dei canali televisivi. È quindi necessario un canale di ritorno, spesso utilizzando la linea telefonica, che comunque costituisce una spesa per lo spettatore<ref>{{cita web|http://www.piemontedigitale.it//it/linterattivit.html|L'interattività - Piemonte Digitale|22-5-2009}}</ref>.


Dopo la sintonia automatica, probabilmente i vostri canali preferiti sono collocati al numero 12587, 458 e 3647 mentre tappeti-e-quadri-del-cazzo-tv, tele-sarcazzo, e rete-per-pesci saranno sull'1, sul 2 e sul 4. Potreste tuttavia non notare la differenza.
Esempi di standard per i servizi interattivi sono [[Multimedia Home Platform|MHP]] (''Multimedia Home Platform'', usato in Italia) e [[MHEG-5]].

==== Isofrequenza ====
Il segnale digitale può essere trasmesso in [[isofrequenza]], cosa impossibile da fare nelle trasmissioni televisive analogiche.

Questa tecnica consiste nell'inviare lo stesso segnale sulla medesima frequenza contemporaneamente da più siti trasmittenti sincronizzate. In tal modo diverse antenne con aree di copertura parzialmente sovrapposte trasmettono lo stesso segnale sempre sulla stessa frequenza. Rispetto alla più semplice tecnica di usare diverse frequenze per le aree di copertura parzialmente sovrapposte, l'isofrequenza ha per l'operatore il vantaggio di rendere disponibile un maggior numero di canali, se utilizzata su un territorio ampio che richiede numerose antenne. Consente anche, utilizzato su piccole aree, di installare un ripetitore che migliori il segnale in un'area di scarsa copertura senza che i ricevitori debbano risintonizzarsi su una nuova frequenza.

Lo svantaggio è che, a meno che le trasmissioni siano perfettamente sincronizzate, nelle aree di sovrapposizione dei segnali provenienti da più antenne gli utenti possono avere difficoltà di ricezione.

== Passaggio da televisione analogica terrestre a televisione digitale terrestre ==
La televisione analogica terrestre è sempre stata la forma di televisione più diffusa al mondo, ricevibile attraverso le normali antenne terrestri.

Nella [[televisione satellitare]] la transizione da [[televisione analogica satellitare]] a [[televisione digitale satellitare]] è ormai quasi del tutto completata, questo perché la televisione satellitare è diffusa da pochi anni, solo dopo la [[televisione terrestre]] e la [[televisione via cavo]]. Inoltre la televisione satellitare è sempre stata molto legata alla [[televisione a pagamento|pay-tv]]; infatti essa permette di diffondere un numero di canali decisamente maggiore rispetto alla televisione terrestre e alla televisione via cavo, per questo è sempre stata scelta dalle televisioni a pagamento. Inoltre, le televisioni a pagamento satellitari sono quasi sempre state fornite attraverso un ricevitore proprietario, spesso in comodato d'uso; di conseguenza, in caso di passaggio della televisione a pagamento da televisione analogica satellitare a televisione digitale satellitare, il ricevitore viene sostituito dalla società che fornisce la [[televisione a pagamento|pay-tv]] stessa, senza costi aggiuntivi per l'utente.

La televisione via cavo ha seguito una simile evoluzione, in quanto, anche se si è diffusa molti anni prima della televisione satellitare, anch'essa è sempre stata legata alla formula della televisione a pagamento.

Il discorso è invece completamente diverso per la televisione analogica terrestre. Prima tipologia di televisione a diffondersi nel mondo, è sempre stata quella più diffusa, legata soprattutto alla televisione gratuita, in particolare alla televisione pubblica. Nei Paesi dove la televisione pubblica ha un ruolo rilevante, il passaggio dall'analogico al digitale impone agli utenti di dotarsi di un nuovo apparecchio per poter continuare a fruire del servizio pubblico. Per questo la transizione da televisione analogica terrestre a televisione digitale terrestre sarà inevitabilmente lenta, legata al normale ciclo di sostituzione degli apparecchi televisivi o comunque di acquisto dei [[Set-top box|decoder]], anche se spesso vengono programmate dai governi degli Stati delle scadenze per tali transizioni.

=== Disposizioni di legge ===
{{Vedi anche|Televisione digitale terrestre in Italia}}
In conformità con recenti normative [[Europa|europee]], gli stati dell'[[Unione Europea|Unione]] stanno convertendo o convertiranno le proprie infrastrutture per la diffusione dei canali televisivi, passando da sistemi analogici a sistemi digitali, secondo tempistiche decise autonomamente dalle autorità dei vari Paesi.

L'attivazione della televisione digitale terrestre in Italia deriva dal processo di attuazione delle raccomandazioni [[Unione europea|comunitarie]] in merito al passaggio dalla tradizionale [[televisione analogica terrestre]] alla [[televisione digitale]] terrestre.

Nel [[2004]] venne emanata la [[legge Gasparri]], legge di riordino del sistema televisivo italiano. Per l'Italia il termine ultimo previsto per la conversione da televisione analogica terrestre a televisione digitale terrestre (il cosiddetto ''switch-off''), e quindi il termine ultimo per aggiornare gli impianti, era il 31 dicembre [[2006]], ma il [[Consiglio dei ministri]] nel dicembre [[2005]] ha rinviato la cessazione del servizio analogico alla fine del [[2008]]. Il 15 luglio 2006, durante la seconda Conferenza Nazionale sul Digitale Terrestre svoltasi a [[Napoli]], [[RAI - Radiotelevisione Italiana|Rai]], [[Mediaset]] e [[Telecom Italia Media]] hanno presentato "[[Tivù]]", la piattaforma unica per il digitale terrestre, un progetto con cui le tre aziende si impegnavano a fornire nuovi contenuti gratuiti su piattaforma digitale. L'allora ministro delle comunicazioni [[Paolo Gentiloni]] (Governo Prodi II) aveva anche indicato come data realistica per la chiusura della TV analogica il [[2012]], data ultima imposta dall'[[Unione europea]] per il passaggio definitivo al digitale.

=== Problemi legati alla transizione ===
==== Nuovi apparecchi ====
[[Immagine:Decoderdigitaleterrestre.jpg|thumb|200px|right|[[Set-top box|Decoder]] per la televisione digitale terrestre]]
[[Immagine:Digital-tv-box med Boxerkort.jpg|thumb|right|200px|[[Set-top box|Decoder]] per la televisione digitale terrestre con supporto per [[smart card]]]]Per il normale spettatore lo svantaggio principale del digitale terrestre è dato dalla necessità di acquistare dei nuovi apparecchi atti alla sua ricezione. È possibile sostituire i propri televisori con nuovi modelli in grado di ricevere autonomamente le trasmissioni digitali oppure affiancare ai televisori già posseduti dei ricevitori esterni (''[[Set-top box|decoder]]''). Oltre che un costo in termini economici questo costituisce una difficoltà pratica per le persone che, come molti anziani, non hanno dimestichezza con la tecnologia: l'uso di una nuova televisione richiede un cambiamento di abitudini consolidate e l'uso di un decoder implica anche un telecomando in più.

Anche se i televisori più recenti integrano il sintonizzatore digitale terrestre<ref>{{Cita web|url=http://www.adnkronos.com/IGN/CyberNews/?id=3.0.3172220074|titolo=Tv digitale: da domani in vendita solo televisori con decoder integrato - Adnkronos CyberNews|accesso=22-5-2009}}</ref>, spesso si tratta di modelli base: non consentono di usufruire dei servizi a pagamento o lo consentono solo in seguito all'acquisto di un componente aggiuntivo (''modulo CAM''); tipicamente, inoltre, non supportano l'interattività. Ciò significa che per sfruttare tutte le funzionalità del digitale terrestre può essere necessario affiancare un decoder anche ai televisori recenti.

Oltre ai televisori, in generale qualunque apparecchio per la ricezione di canali televisivi, ad esempio [[Videoregistratore|videoregistratori]] e schede TV per computer, deve disporre di un decoder esterno o essere sostituito. Televisione e videoregistratore possono condividere un unico decoder, ma questo fa sì che non sia più possibile registrare un programma mentre se ne guarda un altro sul televisore. Questo problema è risolvibile utilizzando un secondo decoder dedicato al videoregistratore. In questo caso, i decoder vanno collegati in serie (il segnale dell'antenna non decodificato in uscita dal primo decoder - il "rilancio" - deve essere collegato come segnale in ingresso del secondo decoder). Tuttavia sono in ampia diffusione decoder PVR (Personal Video Recorder) zapper, che consentono la registrazione diretta del programma televisivo su un supporto USB, come una [[chiavetta USB]] o un [[hard disk]] esterno. In questo modo, oltre ad una migliore qualità audio e video non ottenibile con le [[VHS]], è possibile anche rielaborare la registrazione con un software di [[video editing]], senza dimenticare che la registrazione può essere fatta anche in [[16:9]].

==== Adeguamento degli impianti di antenna ====
[[Immagine:Television Antenna.jpg|thumb|200px|left|Tipica antenna per la ricezione di canali televisivi]]
L'impianto d'antenna richiesto dal digitale terrestre è lo stesso già usato per le trasmissioni analogiche e quindi già presente in tutte le abitazioni; alcuni impianti, particolarmente i più vecchi, possono però richiedere una revisione: l'[[Agcom]] ritiene infatti che per i sistemi centralizzati sia da prevedere la necessità di un intervento tecnico di adeguamento almeno nel 20/30% dei casi<ref>[http://www.agcom.it/provv/libro_b_00/pdf/01_sint.pdf Libro bianco dell'Agcom sul digitale terrestre, pagina 17]</ref>. I costi legati anche all'adeguamento degli impianti d'antenna sono quindi rilevanti, soprattutto per quanto riguarda gli impianti che in analogico "pescavano" segnali da molti trasmettitori, come quelli a filtri di canale per grandi condomini.

Inoltre, se ci si trova ad una modesta distanza dal trasmettitore, non è possibile ricevere la televisione digitale terrestre con [[Antenna_televisiva#Antenne_piccole_per_interni|antenne da interni]] che ricevono poco segnale come quelle "telescopiche" a forma di "V" date in omaggio con i televisori analogici o che venivano acquistate per pochi euro. Per ovviare, almeno in parte, al problema della mancanza di un impianto televisivo o all'inadeguatezza dello stesso, è possibile acquistare un'[[Antenna_televisiva#Antenne_piccole_per_interni|antenna da interni amplificata]] (solitamente con un [[dipolo]] centrale a forma di "8" per la banda [[UHF]] e due antenne "telescopiche" orientabili per la banda [[VHF]]), che se puntate verso un ripetitore televisivo con una copertura a [[larga banda]] (ovvero con la maggior parte dei canali visibili senza necessariamente puntare due o più postazioni) possono rivelarsi funzionali. Tuttavia l'antenna da interni deve essere collocata in modo da essere, almeno lontanamente, all'altezza dei trasmettitori, specie se ci sono ostacoli che ne possono diminuire la ricezione. In più, le antenne stetoscopiche usate per la ricezione [[VHF|VHF III Banda]] continuano a rivelarsi infunzionali.

==== Maggiori consumi di energia elettrica ====
L'utilizzo di decoder esterni porta a un aumento dei consumi di energia elettrica: se un sintonizzatore televisivo è integrato all'interno di un televisore, lo spegnimento del televisore implica anche lo spegnimento completo del sintonizzatore, ciò che invece non accade se il sintonizzatore è esterno (cioè se si usa un decoder). Non solo può essere facile dimenticare acceso il decoder, bisogna anche considerare che esso non si spegne completamente a meno di non staccare fisicamente la spina. Questo comportamento è dettato da ragioni di comodità: rimanendo così il decoder in uno stato di stand-by può mantenere attivi alcuni componenti e permettere la riaccensione tramite telecomando; inoltre, in stand-by un decoder può aggiornare il proprio [[firmware]], o semplicemente la lista canali.
Se è vero che i consumi possono diminuire quando un decoder è in stand-by, è altrettanto vero che non si azzerano: mentre gli apparecchi più virtuosi esibiscono consumi inferiori al [[watt]]<ref>{{cita web|http://www.p4c.philips.com/files/d/dtr4610_08/dtr4610_08_pss_ita.pdf|Scheda tecnica del decoder [[Philips]] DTR4610/08|10-05-2009}}</ref>, quelli più economici possono consumare anche 5 o più watt. Per un ipotetico nucleo familiare dotato di due decoder, questo si traduce in un consumo di 87,6&nbsp;[[Wattora|kWh]]/anno (circa 20&nbsp;€/anno secondo le tariffe tipiche)<ref>{{cita web|http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2007/11/decoder-tv-dvb-t-sat-sky-consumo-energia-elettrica.shtml|Articolo de [[Il Sole 24 Ore]]|10-5-2009}}</ref>; tenendo poi presente l'elevato numero di persone che si sono dotate o si doteranno di decoder si ottiene che il quantitativo di corrente elettrica per la sola Italia è dell'ordine del megawatt.

Questo problema andrà a sparire mano a mano che l'obsolescenza tecnologica spingerà gli utenti a sostituire i vecchi televisori con nuovi, dotati di decoder digitale integrato che quindi renderanno inutile la presenza del decoder esterno e che, non utilizzando la tecnologia a [[tubo catodico]], avranno consumi significativamente ridotti.

==== Modem obsoleti ====
Fra i decoder attuali, quelli che supportano l'interattività si avvalgono di connessioni [[Dial-up|''dial-up ("56k")]] per la creazione del canale di ritorno. Tali connessioni sono comunemente considerate obsolete e usate per l'accesso a [[internet]] solo in assenza di alternative o in casi particolari: sono lente (meno di 5 Kb/s in trasmissione), occupano la linea telefonica, ed espongono al rischio di truffe "[[da 899]]". In principio anche tecnologie differenti dal "56k" potrebbero essere impiegate, ad esempio sfruttando connessioni [[ADSL]] tramite il collegamento via [[Ethernet]] ad un [[router]].

==== Scarsa copertura del territorio ====
Essendo l'infrastruttura per il digitale terrestre in fase di realizzazione, la copertura del territorio può non essere completa e affidabile. In Italia per esempio essa è tutt'altro che completa e molte zone sono soggette a temporanee perdite di segnale o ricezione corrotta, soprattutto in caso di pioggia<ref>[http://www.eurosat-online.it/articoli/0,1254,39_ART_2917,00.html?lw=39;6 Digitale Terrestre - Segnale scarso: che fare?] eurosat-online.it</ref>. Queste problematiche di ricezione sono chiaramente destinate a sparire con il tempo.

==== Costi per le emittenti ====
Bisogna inoltre considerare che i costi non sono destinati ad essere sostenuti esclusivamente dai telespettatori, ma anche dalle emittenti televisive: la [[RAI - Radiotelevisione Italiana|RAI]] nel [[2008]] ha chiesto un importante aumento del canone giustificato anche dai costi del passaggio alla tecnologia digitale<ref>[http://punto-informatico.it/2497477/PI/News/rai-chiede-un-importante-aumento-del-canone.aspx La RAI chiede un importante aumento del Canone] Punto Informatico, venerdì 05 dicembre 2008.</ref>.

I costi sono relativi alla sostituzione degli impianti di trasmissione e ripetizione del segnale,che diversamente dalle antenne riceventi il segnale analogico non utilizzabili anche per quello digitale, il costo di aggiudicazione d'asta le licenze d'uso delle frequenze all'asta, ovvero l'"affitto" da corrispondere ai vincitori d'asta per l'utilizzo delle frequenze loro assegnate.

Le frequenze per ogni regione sono aggiudicate all'asta dal Co.re.com, istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico. </br>
I criteri di aggiudicazione tengono conto della copertura del territorio, del patrimonio netto, longevità e numero di dipendenti dell'emittente, e un bonus per le piccole emittenti locali che si consorziano per condividere lo stesso mux di frequenze in regioni differenti.</br>
La norma vigente non considera un criterio di pluralismo dell'informazione, specialmente a tutela delle piccole emittenti locali, come il conferimento di un bonus alle emittenti che non sono già aggiudicatarie di altre frequenze nel medesimo territorio; né considera un criterio conservativo, per il quale, in modo indipendente dal prezzo d'asta, le emittenti che già esistevano al momento dello switching non potrebbero essere penalizzate da un cambio di tecnologia imposto per legge, e non dal mercato. Chi si aggiudica le frequenze non è tenuto al loro effettivo utilizzo, ovvero può non trasmettere nuovi canali o subaffittarle a canone libero a altri soggetti che non hanno vinto l'asta.</br>

=== Situazione transitoria ===
{{Vedi anche|Transizione alla televisione digitale}}
[[Immagine:Worldmap digital television transition.svg|600px|center|thumb|L'immagine rappresenta la situazione attuale in termini di transizione dalla televisione analogica terrestre a quella digitale.{{legenda|#f00000|Transizione completata}}{{legenda|orange|Transizione completata, escluse alcune piccole comunità (microbroadcasting)}}{{legenda|#fc0|Transizione in corso}}{{legenda|#0c0|Transizione non iniziata}}{{legenda|#b9b9b9|Transizione non pianificata}}{{legenda|#00f|Solo TV analogica}}]]

L'Italia ha cominciato a trasmettere col digitale terrestre nel [[2003]] in [[Sardegna]] e in seguito in [[Valle d'Aosta]]. Dal 27 ottobre 2008 in Sardegna è stata completata la transizione al digitale con spegnimento del segnale analogico. Dal 16 giugno 2009 è iniziata la transizione per il [[Piemonte]] e per [[Roma]], con l'eliminazione di Rai Due e Rete 4 dal sistema analogico. Dal 16 novembre 2009 anche a Roma è stata completata la fase dello switch-off.

Nella notte tra il 14 e il 15 ottobre 2009 è iniziata la fase dello switch-off in Campania, il 1º dicembre anche a Napoli è stata spenta la TV analogica e nelle province di Napoli, Salerno e Caserta sono stati spenti gli impianti analogici di Rai Due e Rete 4. Nella prima settimana di dicembre è stato attuato lo spegnimento totale di tutti i canali analogici in tutte le cinque province. Nell'autunno del 2009 sono passate integralmente alle trasmissioni in tecnica digitale le regioni del Lazio, della Campania, del Trentino Alto Adige e del Piemonte occidentale (province di Torino e Cuneo). Il 18 maggio 2010 è iniziata la fase di switch-off per le regioni della Lombardia (esclusa la provincia di Mantova), del Piemonte orientale (nelle province di Alessandria, Novara, Asti, Vercelli, Biella, Verbania) e nelle province di Parma e Piacenza. A fine del 2010 hanno attuato la completa transizione alla TV digitale le regioni del Veneto, dell'Emilia Romagna, del Friuli Venezia Giulia, della Lombardia e del Piemonte orientale<ref name="swoff">[http://www.digitaleterrestrefacile.it/2010/08/04/le-nuove-date-degli-switch-off-del-digitale-terrestre-nel-nord-italia/] http://www.digitaleterrestrefacile.it/2010/08/04/le-nuove-date-degli-switch-off-del-digitale-terrestre-nel-nord-italia/ Il calendario degli Switch-off del nord Italia del 2010 su digitaleterrestrefacile.it</ref>. Tutto il processo di transizione che ha portato alla conversione totale dal sistema analogico a quello digitale si è completato entro il 2012: a [[novembre]] [[2011]] sono passate al [[digitale terrestre]] anche Liguria, Toscana (inclusa le provincie di La Spezia e di Viterbo) e Umbria; le Marche a dicembre 2011.
Tra il 7 maggio e il 21 maggio 2012 è stata la volta dell’Abruzzo e del Molise, più la provincia di Foggia; tra il 24 maggio e il 7 giugno la Basilicata e il resto della Puglia, più le province di Cosenza e Crotone; tra l'11 giugno e il 29 giugno la Sicilia e il resto della Calabria.
Lo switch-off è stato completato il 4 luglio 2012.

== Standard ==
{{vedi anche|Diffusione degli standard televisivi nel mondo}}

=== Standard trasmissivi ===
[[Immagine:Digital broadcast standards.svg|600px|center]]
I principali standard usati per la trasmissione della televisione digitale terrestre sono:
* '''[[DVB-T]]''' (in blu nella mappa): è lo standard più diffuso e quello adottato dall'[[Unione europea]];
* '''[[ATSC]]''' (in arancione nella mappa): è utilizzato nell'[[America settentrionale]] ([[Canada]], [[Messico]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]) e in [[Corea del Sud]];
* '''[[ISDB-T]]''' (in verde nella mappa): è utilizzato in [[Giappone]], [[Argentina]], [[Brasile]] e in alcuni paesi dell'[[America meridionale]];
* '''[[DMB-T]]''' (in rosso nella mappa): è utilizzato in [[Cina]] e [[Hong Kong]].
Sono colorati in viola i paesi che adottano più standard.

=== Standard interattivi ===
Gli standard interattivi si aggiungono a quelli trasmissivi per fornire servizi aggiuntivi, i più noti sono:
* '''[[Multimedia Home Platform|MHP]]''': è basato sul linguaggio di programmazione [[Java (linguaggio)|Java]] ed esiste in due versioni, DVB-HTML (poco fortunato perché molto complesso) e DVB-J; sviluppato inizialmente soprattutto in Italia e in Corea è oggi impiegato anche in numerosi altri paesi;
* '''[[MHEG-5]]''';
* '''[[BML (standard televisivo)|BML]]''';
* '''[[Ginga (standard televisivo)|Ginga]]'''.

L'implementazione di questi standard nei sintonizzatori è opzionale: i modelli più economici, proprio per ragioni di costi, spesso non li supportano, permettendo quindi di ricevere correttamente le trasmissioni televisive ma non consentendo l'uso di servizi interattivi. È da notare che questi standard devono essere in primo luogo adottati dalle emittenti, altrimenti gli utenti non possono in ogni caso trarne beneficio.

=== Codifiche video ===
Nella maggior parte dei paesi la codifica video è effettuata secondo lo standard [[MPEG-2]], ma il più efficiente standard [[H.264]] (conosciuto anche come MPEG-4 AVC) ha cominciato a essere popolare ove il lancio della televisione digitale è stato più recente. Alcuni paesi adottano entrambi gli standard: in [[Francia]], per esempio, MPEG-2 è usato per le trasmissioni gratuite mentre H.264 è impiegato per trasmissioni [[Pay TV|a pagamento]] e in [[HDTV|alta definizione]].

==Liberazione di banda==
Il passaggio al digitale terrestre ha consentito, grazie alla [[compressione dati]] operata dalla [[codifica di sorgente]] della [[trasmissione digitale]], la liberazione di [[banda radio]] in parte dedicata all'utilizzo di nuovi canali radiotelevisivi (rapporto di 1 a 5 in termini di moltiplicazione di canali) ed in parte (canali da 61 a 69 corrispondenti alle frequenze di circa 800&nbsp;MHz) destinata a favore della tecnologia [[rete cellulare|radiomobile cellulare]] [[LTE (telefonia)|LTE]] cioè i sistemi pre-4G e di [[4G (telefonia)|quarta generazione]] i cui bandi d'asta di assegnazione ai vari operatori in Italia sono partiti nel 2011.

== Storia della televisione digitale terrestre ==
{{S sezione|televisione}}
In Italia, la prima regione passata integralmente al digitale terrestre è stata la [[Sardegna]] (Area 16), il 15 ottobre 2008. A livello internazionale, già dagli [[anni 1970|anni settanta]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e in [[Regno Unito]] dal [[1995]] iniziarono le prime prove con le trasmissioni televisive digitali terrestri con alterne fortune.

Recentemente la [[DGTVi]] ha siglato un accordo con numerose aziende elettroniche per incentivare l'uso del digitale terrestre; una di queste iniziative riguarda la diffusione delle cam per i servizi a pagamento. Fino a oggi, hanno aderito al progetto [[Finlux]], [[Innohit]], [[Graetz]], [[Panasonic]], [[Samsung]] e [[Telefunken]]<ref>[http://www.dgtvi.it/stat/Consumer_Info/Bollino_DGTVi.html DGTVi - Bollino]</ref>.

=== Cronologia dell'introduzione del digitale terrestre nel mondo ===
Molti paesi hanno regolamentato a livello nazionale la transizione dalle trasmissioni analogiche a quelle digitali, la tabella seguente riassume le varie tempistiche (per semplicità sono indicati solo gli anni).

Legenda:
* lancio ufficiale: anno in cui la televisione digitale terrestre è stata o sarà ufficialmente lanciata (non l'anno di inizio delle trasmissioni di prova);
* inizio transizione: anno in cui si è cominciato o si comincerà a cessare le trasmissioni analogiche;
* fine transizione: anno in cui le trasmissioni analogiche sono o saranno cessate completamente.

In aggiunta sono indicati anche gli standard correntemente adottati:
* sistema: standard usato per le trasmissioni ([[DVB-T]], [[DMB-T/H]], [[ATSC]], [[ISDB|ISDB-T]]);
* interattività: standard usato per fornire servizi interattivi ([[Multimedia Home Platform|MHP]], [[MHEG-5]], [[BML (standard televisivo)|BML]], [[Ginga (standard televisivo)|Ginga]]);
* compressione: standard per la compressione video ([[MPEG-2]], [[H.264|H.264/MPEG-4 AVC]], entrambi).

{|class="wikitable sortable"
!Paese
!Lancio ufficiale
!Inizio transizione
!Fine transizione
!Sistema
!Interattività
!Compressione
|----
|{{ALB}}
|2004
|
|2012
|DVB-T
|
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{AND}}
|
|
|2007
|DVB-T
|MHP
|MPEG-2
|----
|{{AUS}}
|2001
|2010
|2013
|DVB-T
|MHP
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{AUT}}
|2006
|2007
|2007
|DVB-T
|MHP
|
|----
|{{BEL}}
|2002
|2008
|2011
|DVB-T
|Nessuno
|MPEG-2
|----
|{{BRA}}
|2007
|
|2016
|ISDB-T
|Ginga
|MPEG-4
|----
|{{BUL}}
|2004
|2009
|2012
|DVB-T
|MHP
|MPEG-4
|----
|{{CAN}}
|
|
|2011
|ATSC
|
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{CHN}}
|2007
|
|
|DMB-T/H
|
|MPEG-2
|----
|{{KOR}}
|2001
|
|2012
|ATSC
|
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{HRV}}
|2002
|2008
|2010
|DVB-T
|
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{DNK}}
|2006
|2009
|
|DVB-T
|MHP
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{EST}}
|2006
|2008
|2010
|DVB-T
|
|MPEG-4
|----
|{{FRO}}
|2002
|2002
|
|DVB-T
|
|
|----
|{{PHL}}
|2010
|2010
|2015
|DVB-T
|MHP
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{FIN}}
|2001
|2007
|2007
|DVB-T
|
|MPEG-2
|----
|{{FRA}}
|2005
|2008
|2011
|DVB-T
|
|MPEG-2 e MPEG-4
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|{{GER}}
|2002
|2003
|2008
|DVB-T
|
|MPEG-2
|----
|{{JPN}}
|2003
|
|2011
|ISDB-T
|BML
|MPEG-2
|----
|{{GRE}}
|2006
|
|
|DVB-T
|
|
|----
|{{HKG}}
|2007
|
|2012
|DMB-T/H
|MHEG-5
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{IRL}}
|2009
|2012
|2013
|DVB-T
|MHEG-5
|MPEG-4
|----
|{{ISR}}
|2009
|2011
|
|DVB-T
|
|MPEG-4
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|{{ITA}}
|2003
|2008
|2012
|DVB-T
|MHP
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{LTU}}
|2006
|
|
|DVB-T
|
|MPEG-4
|----
|{{LUX}}
|2006
|2006
|2006
|DVB-T
|Nessuno
|MPEG-2
|----
|{{MYS}}
|2006
|
|2015
|DVB-T
|MHEG-5
|MPEG-4
|----
|{{MAR}}
|2007
|
|
|DVB-T
|
|
|----
|{{MEX}}
|2004
|
|2022
|ATSC
|
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{NOR}}
|2007
|2008
|2009
|DVB-T
|
|MPEG-4
|----
|{{NZL}}
|2008
|2012
|2013
|DVB-T
|MHEG-5
|MPEG-4
|----
|{{NLD}}
|2003
|
|2006
|DVB-T
|
|
|----
|{{POL}}
|2009
|2012
|2013
|DVB-T
|Nessuno
|MPEG-4
|----
|{{PRT}}
|2009
|2011
|2012
|DVB-T
|
|MPEG-4
|----
|{{GBR}}
|1995
|2007
|2012
|DVB-T
|MHEG-5
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{CZE}}
|2004
|2007
|2010
|DVB-T
|MHP
|MPEG-2
|----
|{{ROU}}
|2005
|
|2012
|DVB-T
|
|MPEG-4
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|{{RUS}}
|2010
|2015
|
|DVB-T
|
|MPEG-4
|----
|{{SVN}}
|2007
|2010
|2011
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|
|MPEG-4
|----
|{{SPA}}
|2000
|2009
|2010
|DVB-T
|MHP
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{USA}}
|1997
|dicembre 2006
|4 maggio 2008
|ATSC
|
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{ZAF}}
|2006
|2008
|2011
|DVB-T
|
|MPEG-4
|----
|{{SWE}}
|1999
|2005
|2007
|DVB-T
|MHP
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{CHE}}
|2001
|2002
|2009
|DVB-T
|
|
|----
|{{TWN}}
|2006
|2008
|2010
|DVB-T
|MHP
|MPEG-2 e MPEG-4
|----
|{{TUR}}
|
|
|
|DVB-T
|
|
|----
|{{UKR}}
|2008
|2012
|2015
|DVB-T
|Nessuno
|MPEG-4
|----
|{{HUN}}
|2008
|
|2011
|DVB-T
|
|MPEG-4
|----
|}

== Note ==
{{references|2}}

== Bibliografia ==
* Hervé Benoît, ''Manuale della televisione digitale: MPEG-1, MPEG-2 e principi del sistema DVB'', Milano, Hoepli, 2003.
* Gian Maria Corazza e Sergio Zenatti, ''Introduzione alla televisione digitale: dall'analogico al numerico'', Roma, Gremese, 2008.
* Maurizio Costanzo, ''La TV secondo me. Il futuro della televisione nella rivoluzione digitale'', Milano, Il sole 24 ore, 2002.
* Jean Noel Dibie, ''La sfida della televisione: pubblica, digitale, senza frontiere. Prospettive mediterranee'', Milano, Jaca Book, 2004. ISBN 88-16-43627-1.
*{{Cita libro
|autore= [[Vincenzo Zeno-Zencovich]]
|altri= con Aldo Frignani e Elena Poddighe
|titolo= La televisione digitale: temi e problemi
|anno= [[2006]]
|editore= [[Giuffrè]]
|edizione= [[Collana editoriale|collana]] Diritto delle nuove tecnologie
|pagine= XIII-606 pp
|id= ISBN 9788814124983
}}
* Giorgio Manzoli, ''Televisione digitale: via satellite, cavo, ponte radio terrestre'', Milano, Delfino, 2006.
* Antonio Pascotto, ''La televisione senza palinsesto: contenuti nella tivù dell'era digitale'', Avellino, De Angelis, 2007.
* Pamela Maria Pinna, ''Televisione digitale terrestre: storia, tecnologie e sviluppi della nuova televisione'', Roma, Gremese, 2008. ISBN 978-88-8440-469-5.
* Enrico Pulcini, ''Click TV: come internet e il digitale cambieranno la televisione'', Milano, Franco Angeli, 2006. ISBN 88-464-7243-8.
* Riccardo Rovescalli, ''Il cinema e le sue sorelle: l'evoluzione digitale nella tecnica e nel linguaggio del cinema, della televisione e della radio'', Milano, Franco Angeli, 2000. ISBN 88-464-2302-X.

== Voci correlate ==
{{Div col|cols=2}}
* [[DGTVi]]
* [[DVB]]
* [[DVB-T]]
* [[Multimedia Home Platform]]
* [[Standard televisivi]]
* [[Televisione digitale]]
* [[Televisione digitale terrestre in Italia]]
* [[Transizione alla televisione digitale]]
* [[T-government]]
* [[Decoder per il digitale terrestre]]
* [[Ecoantenna]]
{{div col end}}

== Collegamenti esterni ==
{{div col}}
* [http://www.televisionedigitaleterrestre.it Digitale terrestre in Italia]
* [http://www.digitaleterrestre.it Digitale terrestre - Eurosatellite]
* [http://www.tvdigitaleterrestre.it Conferenza nazionale sul digitale terrestre]
* [http://www.digital-sat.it Digital-Sat Magazine - Tutto sulla Tv Digitale]
* [http://www.digitaleterrestrefacile.it Digitale Terrestre Facile]
* [http://www.dtti.it DttI - Digitale Terrestre]
* [http://www.digitalbitrate.com/dtv.php?live=7&liste=2&lang=en Milano Digitale Terrestre Scanning]
* {{Dmoz|}}
{{div col end}}
---- <!-- Non togliete per nessuna ragione questa nota! -->
<small>''Parte del contributo iniziale per questo articolo è tratto da [http://www.televisionedigitaleterrestre.it/public/modules.php?name=1 questa pagina] del sito [http://www.televisionedigitaleterrestre.it Televisione Digitale Terrestre], col [[Wikipedia:Autorizzazioni ottenute/Digitale terrestre|consenso dell'autore]].''</small>

{{Portale|Televisione}}

[[Categoria:Tecnologia televisiva]]
[[Categoria:Televisione digitale]]

[[af:Digitale terrestriële televisie]]
[[ar:تلفزة رقمية أرضية]]
[[br:Skinwel niverel douarel]]
[[ca:Televisió Digital Terrestre]]
[[da:DTT (fjernsyn)]]
[[el:Επίγεια ψηφιακή τηλεόραση]]
[[en:Digital terrestrial television]]
[[es:Televisión digital terrestre]]
[[eu:Lurreko Telebista Digital]]
[[fa:تلویزیون دیجتال زمینی]]
[[fr:Télévision numérique terrestre]]
[[gl:Televisión Dixital Terrestre]]
[[he:שידור טלוויזיה דיגיטלי קרקעי]]
[[hr:Digitalna zemaljska televizija]]
[[id:Televisi terrestrial digital]]
[[ja:地上デジタルテレビ放送]]
[[ms:Televisyen terestrial digital]]
[[nn:Digitalt bakkenett]]
[[no:Digitalt bakkenett]]
[[ro:Televiziunea digitală terestră]]
[[sv:Marksänd digital-TV]]
[[vi:Truyền hình kỹ thuật số mặt đất]]


==Voci correlate==
==Voci correlate==

Versione attuale delle 14:50, 9 lug 2022

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Il 2012 si avvicina...
« Il digitale terrestre è quella cosa per cui pagando vedi male quello che prima gratis vedevi bene »
(definizione di digitakle terrestre)
« Ma porca puttana non si vede un cazzo »
(Tipico utente del digitale terrestre quando fuori piove o c'è vento)
« 9, 76, 42, 54, 846, 3x2 »
(lettura della combinazione vincente al totocanali della prossima settimana)
« 7, 14, 21, 28, prezzemolo-e-finocchio »
(Utente che fa zapping)

Il digitale terrestre è una sofisticatissima tecnologia usata dal demonio per spianare la strada alla sua venuta.

Creazione e sviluppo

Soldati delle SS che collaudano il prototipo di un decoder digitale.

Secondo alcune fonti storiche, poco conosciute ai più, la tecnologia digitale terrestre fu sviluppata dai nazisti durante il secondo conflitto mondiale con il nome in codice di “Atomica di Hitler”. Doveva essere l’arma definitiva che avrebbe permesso al terzo reich di vincere la guerra e conquistare il mondo. Tuttavia gli scienziati tedeschi non riuscirono a completarla, e dopo la fine della guerra questa tecnologia andò perduta. Qualche tempo dopo però alcuni tecnici reietti della Microsoft, cacciati da Bill Gates per essersi macchiati della colpa di aver creato il prototipo di un Windows efficiente e senza bug, riesumarono questa terrificante tecnologia, la completarono e la misero a disposizione di signori della guerra, terroristi e capi di governo padroni di tv private.

Funzionamento e dati tecnici

Diversamente dal tradizionale segnale analogico, che viaggia via etere e si diffonde grazie a ripetitori sparsi sul territorio, e dal digitale satellitare, il cui segnale viene diffuso dai satelliti, il digitale terrestre sfrutta le anime dei dannati rinchiuse all’Inferno e la loro disperazione per propagare il proprio segnale. Il metodo di trasmissione del segnale è questo: da uno studio televisivo parte il segnale che viene spedito all’Inferno, tramite dei sabba e messe nere che vedono sacrifici al principe delle tenebre di Veline, Letterine, Schedine, Formaggine, Zucchine, e qualunque altra forma di vita vegetale o animale con quoziente intellettivo minore di quello di un gambero, e con un nome che finisca in “ina”. All’inferno, grazie alle urla di sofferenza delle anime dannate, il segnale trasmesso viene amplificato e digitalizzato, per raggiungere meglio le case dei telespettatori. Infatti ogni volta che si accende la televisione o si cambia canale, una povera anima dannata viene percossa, frustata e sodomizzata da un diavolo con le fattezze di Sandro Bondi.

Il decoder

Per poter ricevere il segnale digitale terrestre occorre possedere un apparecchio televisivo con tale funzione, oppure un apposito decoder. I decoder per la ricezione del digitale terrestre sono sofisticatissimi apparecchi,

Un decoder per domarli, un decoder per trovarli, un decoder per ghermirli e nel buio incatenarli

progettati e costruiti con ottimi materiali. Ciò da loro una straordinaria resistenza che gli permette di funzionare (male) anche per un intero mese di fila prima di autodistruggersi. I decoder per il digitale terrestre vengono progettati e assemblati in un luogo non ben definito della Malesia, in un capannone da 3500 scimmie tabagiste che lavorano gratis giorno e notte. Esistono diversi modelli di decoder per il digitale terrestre ma si possono riassumere in tre classi.

  • Decoder digitale semplice: ha la sola funzione di base di ricezione del segnale digitale, è abbastanza economico e comune, lo si può trovare anche in regalo nel Kinder Sorpresa. Tuttavia, dopo un mese di utilizzo mostrerà esclusivamente il monoscopio.
  • Decoder digitale interattivo: consente di interagire con dei servizi inutili messi a disposizione dalle varie emittenti televisive, che offrono servizi inutili come stupidi giochini che risolverebbe anche uno scimpanzé lobotomizzato, o ricette di cucina ripudiate da Suor Germana. Inoltre questi decoder permettono di usare una carta prepagata grazie alla quale, previo pagamento di cifre esose, si possono vedere dei programmi che vengono trasmessi (o lo saranno entro poco), anche dai canali non a pagamento.
  • Decoder digitale Advanced Plus Turbo Super Server Edition a iniezione elettronica: esiste un solo modello di questo
    Le devastanti conseguenze sul cervello umano dell'uso prolungato del digitale terrestre.
    decoder digitale, il suo aspetto così come le sue funzioni sono avvolte da un alone di mistero, alcuni ne mettono addirittura in discussione l’esistenza. Secondo alcune voci questo decoder sarebbe stato costruito in un luogo remoto con materiali di origine aliena, da una società massonica ebreo-nazifascista-cattocomunista- satanista, che avrebbe intenzione di conquistare il mondo. Durante il programma Voyager, Roberto Giacobbo, avrebbe rivelato infatti che questo decoder digitale possiederebbe la funzione di collegarsi con quelli sparsi per il mondo, e di controllare le menti dei telespettatori, così come scritto sul suo libretto di istruzioni che riporterebbe l’inquietante frase: “Un decoder per domarli, un decoder per trovarli, un decoder per ghermirli e nel buio incatenarli.”

I vantaggi e svantaggi

  • Vantaggi del digitale terrestre: poter vedere Emilio Fede in alta definizione; avere tanti nuovi canali oscurati; non si deve installare nessuna nuova antenna; basta un segnale più debole per aver un'immagine pulita; il decoder può essere usato come arma contundente.
  • Quando piove e c'è vento in un modo particolare si possono vedere emmittenti distanti con un'immagine perfetta (fino a quando ne arriva un'altra allo stesso tempo sullo stesso canale
  • Svantaggi del digitale terrestre: poter vedere Emilio Fede in alta definizione; vedere le stesse vecchie boiate, ma in 9999999 canali diversi; non c’è neanche un canale porno gratis; non si possono usare le grucce appendiabiti come antenna; può causare effetti collaterali come diarrea, nausea, morte.
  • Siccome le potenze degli impianti sono state ridotte a livelli superati da un walkie talkie, quando piove e c'è vento non si vede mai un tubo. Ma se si ha fortuna si tratta solamente di interferenza da un'altra emmittente per via delle propagazioni e basta solamente girare l'antenna.
  • Come menzionato prima, gli impianti trasmittenti sono stati indeboliti a tal livello che non coprono più affidabilmente l'altra parte del Adriatico tranne l'Istria o le vette delle montagne rivolte al mare. Ma almeno possono essere alimentati col accumulatore di un'auto per quasi un intero giorno. E non solo, la Rai e la Mediaset sono diventati molto avari con il segnale verso li. Ma le TV locali sono frequentemente anche troppo generose col segnale e creano interferenze in quelle regi...no, aspetta, questo l'hanno risolto.
  • Anche quando c'è ricezione al di là del Adriatico, si tratta spesso di TV locali che trasmettono televendite 24 ore su 24 con una qualità video reminescente ad un nastro VHS.
  • Non si può vedere Rai Uno da oltre 1000 km di distanza mediante propagazioni estive siccome il canale A non si usa più. Tuttavia è discutibile se si perde qualcosa di conseguenza.
  • Ci dispiace tanto Croati, ma se volete i programmi italiani che sono almeno quasi guardabili e non solo televendite prendetevi Tivùsat o compratevi un radiotelescopio con una parabola di almeno 125 Siffredi (circa 30 metri) di diametro. E/o cercate di evocare qualche pioggia nel Adriatico, magari chiedete aiuto ai addetti di HAARP. Ringraziate la Rai e la Merdaset. Attenzione però! Con Tivùsat la ricezione peggiora quando piove. Se decidete usare un radiotelescopio; nota bene: tempeste troppo potenti potrebbero portare persino i segnali dalla Terronia (Puglia per essere precisi) fino al Quarnero.
Il Digitale Terrestre è diversamente qualitativo. Ecco come si riceveve prima e come si riceve oggi la TV italiana al di là del Adriatico

Come installare un decoder digitale

E così avete acquistato un decoder per il digitale terrestre, ecco una piccola guida su come procedere per installarlo. Aprite la scatola ed estraetelo: se avete comprato il vostro decoder in un parcheggio di un autogrill, da un tale “Gigetto il troione”, e aprendo la confezione invece del decoder trovate un oggetto a forma di parallelepipedo che ricorda tanto un mattone, è probabile che quello sia realmente un mattone. Collegate al decoder il cavo della vostra antenna, o abusivamente quella del vostro vicino di casa. Attenzione: il vostro vicino di casa potrebbe non essere d’accordo e frantumarvi i denti con il cric dell’automobile o con il decoder stesso, in tal caso vi ricordiamo che la garanzia dell’apparecchio non copre eventuali danni al proprietario.

Un utile schema esplicativo.

Collegate il cavo SCART, che trovate nella confezione, al decoder e alla vostra tv. Se non riuscite a trovare l’attacco del cavo SCART sulla vostra tv, è probabile che stiate cercando di collegare il vostro decoder a un forno a microonde o a una lavatrice, il che spiegherebbe come mai il programma trasmesso fosse sempre lo stesso. A questo punto accendete il vostro decoder usando il telecomando, ossia quell’oggetto di forma vagamente fallica pieno di bottoncini che avete trovato nella confezione. Nel caso non succeda nulla, vuol dire che non avete collegato il cavo di alimentazione, cosa che non vi abbiamo detto di fare perché scontata per qualunque essere umano che non abbia il quoziente intellettivo di una barbabietola da zucchero. Nel caso il decoder esplodesse (cosa non rara), e voi periste nella deflagrazione, facciamo le più sentite condoglianze ai vostri familiari (quelli rimasti in vita). Se invece il decoder si accende e parte con la sintonizzazione automatica dei canali vuol dire che l’installazione è andata a buon fine e avete avuto successo, il che vi colloca nella scala evolutiva un gradino al di sopra dei molluschi.

Dopo la sintonia automatica, probabilmente i vostri canali preferiti sono collocati al numero 12587, 458 e 3647 mentre tappeti-e-quadri-del-cazzo-tv, tele-sarcazzo, e rete-per-pesci saranno sull'1, sul 2 e sul 4. Potreste tuttavia non notare la differenza.

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