Cristoforo Colombo
Cristoforo Colombo (detto Il tenente) nasce a Colombo, Ohio, nel 1492.
Da piccolo venne deportato in Italia da una piccola tribù di indiani locali poiché aveva tirato un vaso di pupù in faccia al capo tribù.
La storia
un bel viaggio nelle Indie trasportando sandalo e baciuli. Dopo una botta in testa per essere caduto da cavallo durante una partita di pallacanestro, si convinse che la terra fosse rotonda, con leggero ritardo rispetto ai greci che lo avevano capito da duemila anni. Viaggiò in lungo ed in largo per l'Europa, quindi, cercando fondi per fare un viaggio sul mondo rotondo. In Portogallo chiese al re il premesso di avere una flotta di 15 portaerei insieme alla corazzata Potemkin, ma il re, sentendosi preso per il culo, gli intimò di andarsene, altrimenti lo avrebbe fatto andare in prigione direttamente e senza passare dal "Via".
In Spagna, mosso da più miti consigli, chiese tre piccoli motoscafi, di quelle che al massimo si usano per traghettare i clandestini dalla Croazia alla Puglia. Il re, pregustando gli introiti dovuti al contrabbando di clandestini, acconsentì senza aver capito un cazzo delle intenzioni di Colombo.
Il tenente Colombo, dunque, intraprese il suo viaggio verso ovest (solo perché si era rotta la bussola: in realtà lui intendeva andare a est) e scoprì l'Africa.
Giunto sulla nuova terra esclamò: "Questa terra la chiamerò Cristofora". Due giorni dopo arrivò tale Amerigo Vespucci che gli soffiò il nome anteponendo quello di "Vespuccia" prima, poi siccome non riscontrò successo, "America".