Il ciclomotore è un veicolo a due o tre ruote che però tutto sommato è così poco veicoloso che il Codice della strada ne consente l'uso ai bimbiminkia con più di 14 anni, oltre che agli anziani con regolare cappello con più di 70. Per favorire la pratica della camporella, ad essi sono equiparati le Macchine 50.

Ciclomotore con piccole elaborazioni si immette in strada dal passo carraio di un IPSIA

A norma di legge, per essere considerato tale, deve avere una cilindrata massima di 50 cc (indicativamente, quella di un tosaerba), velocità massima in discesa libera di 45 km/h, accelerazione 0-45 km/h in un minuto, marmitta sufficiente per cucinare per un reggimento dell'Esercito italiano e una serie di orpelli inutili quali frecce, specchietti, freni e clacson: in verità chiunque elabora il proprio, così che possa raggiungere velocità ragionevoli come i 100 km/h, il tutto in pochi decimi di secondo, condito da un freno preso dalle macchinine e una livrea kitsch ispirata a quelle del MotoGP.

Secondo i Carabinieri, queste norme servono per la sicurezza, poiché i ciclomotori son mezzi leggeri e guidati da persone inesperte, ma la reale ragione è la solita: lo Stato ladro fa pagare più tasse ai motocicli, guidandone uno vestito da ciclomotore si froda il Fisco, lasciando il governo senza soldi per i propri importanti programmi sociali.

Storia

L'acquisto del ciclomotore

 
Il casco che verrà indossato dal giovane centauro una volta ottenuto il ciclomotore

Solitamente, l'acquisto del ciclomotore viene proposto da un giovane tredicenne che non vede l'ora di poter scorrazzare per la città e a sostenere la motorizzazione del bocia vi sono il padre, che ricorda le sue ragazzate a bordo di un Ciao così elaborato da poter competere con le Formula 1 del tempo, e dal nonno, che racconta di come ai suoi tempi, grazie alle normative liberali del Duce, potesse andare, a 8 anni, a scuola a 100 km di distanza con un motocarro sul quale poi offriva piaceri sessuali in cambio di poche lire per comprarsi la benzina.

Ad opporsi strenuamente è la mamma, con i seguenti argomenti:

  1. MOTO = MORTE
  2. Tu sei troppo irresponsabile per guidare una moto
  3. Non è che non mi fido di te, sai, ho paura di come guidano gli altri
  4. Una mia collega ha un'amica il cui cugino ha impennato, è caduto, ha picchiato la testa ed è morto
  5. Io fino a 18 anni andavo a scuola con tre bus, due tram, una corriera e un pezzo a dorso di mulo e non sono mai morta...
  6. Chissà in che brutti giri entri, con le motogang...
  7. Mettiti le pantofole che ho appena pulito!

Al che, il ciclomotorando si comporterà bene per qualche settimana, prendendo sempre voti alti, pulendo la casa, andando a far volontariato in parrocchia e rinunciando alla paghetta, così da smuovere la genitrice. Se proprio non si riesce, si passa alle minacce: di farsi bocciare, di farsi trasportare da loschi amici che bevono come dei cammelli, in sostanza, ci si arriva per sfinimento.

Così, si giunge all'incontro chiarificatore, dove la mamma, il papà e magari anche l'amante accettano di acquistare il motorino, a patto che:

  1. Venga usato responsabilmente solo per andare dove autorizzati
  2. Si indossi sempre il casco
  3. Non venga in alcun modo elaborato
  4. Si rispetti pedissequamente ogni norma del codice della strada, incluse quelle riservate al traffico dei furgoni nelle autocamionali

Ovviamente, appena ottenuto il mezzo a due ruote, esso verrà elaborato allo sfinimento, il suo motore sostituito con quello di un dragster e utilizzato in gare illegali con elmetti militari della Jugoslavia in piena autostrada.

Normativa

Patenti

Nel ventesimo secolo, chiunque avesse due occhi, due braccia e più di 14 anni poteva condurre un ciclomotore, il che andava bene quando erano delle biciclette con attaccato il motore di una lavatrice che decollavano spontaneamente una volta toccati i 30 km/h, ma quando tali veicoli hanno cominciato a divenire un po' più seri si è deciso di imporre ai minorenni di ottenere il Certificato di idoneità alla guida del ciclomotore, un inutile foglio verde ottenibile superando un test teorico delle patatine San Carlo, che viene poi imposto nel 2005 anche ai maggiorenni.

Solo nel 2013, dopo numerosi ricatti dell'Unione europea e numeri da bollettino di guerra in Afghanistan, viene imposto l'obbligo di una patente apposita per il ciclomotore, denominata AM (Attentato alla Mobilità), da ottenersi previo superamento di esame teorico e pratico. Viene mantenuta un'esenzione speciale per chi è in possesso di regolare Piaggio Ape.

Targhe


Limitazioni


La gravità di un ciclomotore