Ciclomotore
Il ciclomotore è un veicolo a due o tre ruote che però tutto sommato è così poco veicoloso che il Codice della strada ne consente l'uso ai bimbiminkia con più di 14 anni, oltre che agli anziani con regolare cappello con più di 70. Per favorire la pratica della camporella, ad essi sono equiparati le Macchine 50.
A norma di legge, per essere considerato tale, deve avere una cilindrata massima di 50 cc (indicativamente, quella di un tosaerba), velocità massima in discesa libera di 45 km/h, accelerazione 0-45 km/h in un minuto, marmitta sufficiente per cucinare per un reggimento dell'Esercito italiano e una serie di orpelli inutili quali frecce, freni e clacson: in verità chiunque elabora il proprio, così che possa raggiungere velocità ragionevoli come i 100 km/h, il tutto in pochi decimi di secondo, il tutto condito da un freno preso dalle macchinine e una livrea kitsch ispirata a quelle del MotoGP.
Storia
L'acquisto del ciclomotore
Normativa
Patenti
Nel ventesimo secolo, chiunque avesse due occhi, due braccia e più di 14 anni poteva condurre un ciclomotore, il che andava bene quando erano delle biciclette con attaccato il motore di una lavatrice che decollavano spontaneamente una volta toccati i 30 km/h, ma quando tali veicoli hanno cominciato a divenire un po' più seri si è deciso di imporre ai minorenni di ottenere il Certificato di idoneità alla guida del ciclomotore, un inutile foglio verde ottenibile superando un test teorico delle patatine San Carlo, che viene poi imposto nel 2005 anche ai maggiorenni.
Solo nel 2013, dopo numerosi ricatti dell'Unione europea e numeri da bollettino di guerra in Afghanistan, viene imposto l'obbligo di una patente apposita per il ciclomotore, denominata AM (Attentato alla Mobilità), da ottenersi previo superamento di esame teorico e pratico. Viene mantenuta un'esenzione speciale per chi è in possesso di regolare Piaggio Ape.
Targhe
Limitazioni