Bruce Lee

« Mi annoiavo a battere gli avversari guardandoli negli occhi, così l'ho creato. »

(Chuck Norris)

Bruce Lee (Anno del Drago, Remota e imperscrutabile regione della Cina) non è, come erroneamente si narra, una divinità minore come può esserlo Budino, Gesù, Allah o quel buontempone di Dio, bensì l'allievo storico del Sommo Scrutante, una creatura divina in perfetta simbiosi con l'universo superiore a qualunque mortale, immortale, perfino al di sopra dei Teletubbies.

La vera storia

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Il Sommo e l'Eletto al lavoro.

Le origini di Bruce Lee ci sono state tramandate dalle sacre scritture del Maestro Jodel, il quale scrive:

« Tanto tempo fa, non esisteva ancora Il Cavalier Crescina, dunque non c'era forma di vita (nè tantomeno di morte) in grado di divertire sua eminenza Chuck. Così, stanco di sconfiggere i suoi nemici usando il suo sguardo magnetico e di fecondare tutte le donne che incrociavano la sua strada, ma anche quella di chiunque altro, ruppe il sommo giuramento Gingolbèlls e si masturbò per trecento secoli filati. Dal seme scaturito dall'esplosione (conosciuta meglio come Big Bang) emerse Bruce Lee »

(Yoda)

Il risultato fu il superessere più potente della galassia dopo il suo creatore, con capacità che nemmeno Emilio Fede saprebbe inventarsi.
Per tutta la sua vita si dedicò alle arti marziali e alla creazione di film violentissimi, oltrechè alla produzione di dolci bambole ricamate.

Fine del mito

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Il momento della sua morte.

La leggenda narra che una cupa giornata d'inverno, stremato dall'energia accumulata dai troppi allenamenti, Bruce implose come una supernova, dando problemini a certi turisti in vacanza in Thailandia per via di una ondicina creata dall'onda d'urto.
Dalle due metà risultanti nacquero comunque Jet Li e Jackie Chan.

Curiosità

• Secondo alcune fonti, Bruce Lee è l'unica persona al mondo ad essere morta a causa della marijuana.
• L'unica cosa di cui Chuck Norris aveva paura era Bruce Lee. Poi è esploso :(
• Bruce Lee fu in grado di sparare l'aduken all'età di due anni dopo aver infilato le dita nella presa della corrente.