Brian di Nazareth
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Brian di Nazareth, o Life of Brian, o Monty Python - Brian di Nazareth, o il film che prende in giro Gesù Cristo, è un film del millenovecento-e-qualcosa, del gruppo filosofico-intelettuale inglese dei Monty Python, i quali attraverso una "precisa" ed "attenta ricostruzione dei fatti" raccontano la vita di un contemporaneo di Gesù, dal nome tipicamente antico e arcaico, che guarda un pò riprende anche nel titolo: bravi, avete indovinato, Brian. Questi famosi intelletuali affermano che esso è un film denuncia contro la società moderna e su come tutti la pensino come gli altri, ma essa, come avete ben capito, è solo una bella scusa per giustificare un film-parodia su Gesù Cristo.
Infanzia e Sigla
Il nostro bellissimo
film si apre con una scena epica, dove i Re Magi si recano a Nazareth per lodare il nostro Signore, ma dato che il loro GPS era scarico, si ritrovarono nella stalla accanto dove una bellissima donna accudiva il suo tenero bambino: sì, esatto, Brian. La madre pensò lì sul momento che fossero tre stupratori, e ci sperava veramente dato che è un fiore di donna, ma quando fu tutto chiarito essi donarono alla donna i loro doni, ovvero oro, incenso e mirra. (Cosa? Cos'è la mirra? Boh!). Dopo che i Magi ebbero finito il loro lavoro (i lodatori) se ne andarono pensando di aver lodato il Figlio di Dio, mentre la Madre se ne sghignazzava per aver avuto tutta quella roba solamente perchè tre ubriaconi credevano che Brian sia il Messia. Sfiga vuole (maporcaputt...) che Madre e Brian siano i vicini del Messia, e ovviamente i Magi, che non sono mica scemi (forse), si ripresero i loro doni (ma a dire la verità la mirra se la potevano anche tenere prima). E la madre, ovviamente addirata per il gesto, accarezzò il figliolino, la quale era colpa sua, secondo la madre. Ma ora....
COMUNICAZIONE INTERNA: Ci scusiamo per l'incoveniente ma Nonciclopedia non è predisposta ad eseguire sigle. Quindi proseguiamo con la storia, e la sigla, mi dispiace, ve la dovete immaginare.
Lapidazione e il Fronte Popolare di Giudea
Dopo la fantastica sigla, di cui tutti spero ve la siate goduta, la nostra storia continua e il nostro Brian è cresciuto, è diventato adulto e desideroso di conoscere ascolta le prediche di Gesù, sì quello che gli ha rubato oro, incenso e quella roba là. Dopo aver ascoltato la predica, in cui Gesù afferma che i panificatori saranno beatificati e che i puri di cuori berranno Dio, esso si dirige insieme alla sua magnifica madre, che è diventata più figa con gli anni, alla lapidazione del giorno, grande divertimento per grandi e piccini di tutte le età. Il lapidato del giorno è un vecchio, brutto, magro blasfemo che ha osato nominare il nome del Signore, e di conseguenza chi nomina il suo nome è lecito che qualcuno gli tiri un sasso. Come dicevo il vecchio aveva pronunciato invano il nome di Geova.....STUNT....ahia....Ehm, come dicevo egli aveva nominato Geova... STUNT STUNT....AHHH....E quindi in quanto disse Geova...NOOOO....INDIETRO!!!
Ahiahiai...che botta... Allora, dopo questo piccolo incoveniente, torniamo alla nostra storia. Dopo la (mia) lapidazione Brian e Madre tornano a casa e qui Brian scopre l'orrenda verità: non è figlio di un giudeo come pensava, no, neanche di Ridge, no, neanche di Rocco Siffredi, ma di un romano, certo Minchius Maximus, che come fanno ora gli agenti Tv con le veline, ingannò Madre facendole credere che avrebbe vissuto a Roma vicino ai Fori con schiavi e latte d'asina...ehh gli uomini. Brian, ancora sotto shock, si reca al suo lavoro, ovvero venditore di cibo all'Arena di Gerusalemme (o Nazareth, boh)