Blood: The Last Vampire

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« Ehi! Quel cadavere dissanguato in seconda classe non è un vampiro...Mi sa che abbiamo sbagliato persona »
(Sottufficiale governativo su Errare Humanum Est)


« Che cosa ci fai qui?! »


« Ho bisogno di una spada nuova. E già che ci sei, porta quella vecchia dall'arrotino »
(Saya ricorda al suo tutore che il Femminismo è alle porte)


Blood: The Last Vampire è uno tra i più riusciti attentati all'intelligenza umana che il curriculum vitae delle Produzioni Giappocinesi Imbarazzanti ricordi.
Realizzato dall'acclamato regista Mamoru Oshii durante una pausa di riflessione all'alba del Millennium Bug, e animato dal celeberriumo studio Production I.G.("Iconoclastic Glandis"), noto per aver realizzato capolavori del calibro di "Ghost in the Shell", "Yu-Gi-Oh!" e "Le vacanze estive di Babbi l'orsetto", divenne famoso per la peculiarità di essere il primo cortometraggio animato realizzato in digitale e, nondimeno, per aver smerdato la credibilità di oltre due generazioni di cartoni animati giapponesi sui vampiri.

Trama

Ehm...Si, dunque...

- colpo di tosse -



1954 e passa: una vampira ultrasessantenne sopravvissuta alla selezione naturale (ed alla crisi di mezza età) si introduce in un liceo americano travestita da Anna Frank e, spalleggiata da una misteriosa organizzazione governativa nota come "Scudetto Rosso", ammazza brutalmente tre giovani fanciulle che sembrano umane ma non lo sono. Forse.
La trama è finita, passiamo alle cose serie.

Personaggi

Saya