Atreyu: differenze tra le versioni
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Versione attuale delle 04:14, 29 giu 2023
Gli Atreyu sono un gruppo metalcore di convinti e sono convinti che rubare qualche riff dai migliori album degli In Flames, scrivere dei testi colmi di tormentoni di Facebook e truccarsi da froci, possa veramente servire per produrre del metallo di qualità.
Pregievoli anche i commenti dalla comunità metal:
Il loro nome è stato scelto con lo stesso criterio degli Avenged Sevenfold, loro maestri, ovvero citando un fatto biblico. Ma dato che a loro del cristianesimo non gliene fotte una beneamata minchia, presero il nome dal nome di un pagliaccio protagonista di un libro di favole per bambini e sostituirono la I di Atreiu con una Y, perché fa più figo. Oltre al nome, gli copiarono perfino il make-up ed ora durante i concerti sfoggiano orgogliosamente delle occhiaie rosse. Sempre come gli AS.
Il logo del gruppo invece è stato copiato spudoratamente ispirato da quello dei Linkin Park, mettendo una A al posto della L, facendola sembrare scritta in alfabeto ostrogoto.
Sound
Lo stile degli Atreyu è molto particolare. Infatti, per comporre una canzone scelgono qualche pezzo metal di matrice svedese e lo analizzano a fondo per metterci qualche accordo in più per renderlo più vario. Fin qui allora direte... Dov'è il problema? Sbagliato! Dopo aver modificato il pezzo gli danno un arrangiamento pop punk, stile Good Charlotte, il miglior gruppo del genere sulla piazza e sul marciapiede (dipende dove trovano posto).
Naturalmente, questa modifica radicale influenza anche la voce, precisamente la seconda, che ha un suono più raddolcito di quella di Justin Bieber, mentre la prima voce... è il classico growl metalcore. Da notare che la seconda voce è del batterista (il che richiama ai Sum 41) e dato che percuotere piatti e ruttare cantare allo stesso tempo è difficile, hanno fatto tutta questa cazzata solo per includere una voce esterna, peraltro parecchio ambigua e in grado di far rivalutare in termini di mascolinità perfino quella di Bill Kaulitz.
Storia del gruppo
Vera
Ci sarebbe la versione del noto conduttore di Art Attack...
Inventata
Il cantante Alex Varkazzo fu l'iniziatore della band e nacque dopo che suo padre si scopò uno yogurt greco dopo aver visto la pubblicità della Müller, fate l'amore con il sapore. Dal suo cognome si poteva ben capire che la sua mazza fosse più lunga della media e, anziché farne l'uso di Franco Trentalance, decise di usare la cappella come plettro per suonare una costosissima chitarra. Purtroppo un giorno il mastodontico pene gli rimase incastrato in essa e l'unico modo per togliersi la chitarra, che così messa sembrava un preservativo, fu quella di tagliare via il suo membro dopo un operazione chirurgica. Deluso e amareggiato, dovette rinunciare al suo sogno di diventare un famoso musicista e si mise a piangere come una fontanella. In quell'istante si accorse di avere una voce stupenda. Rincuorato, si mise subito alla ricerca di musicisti con cui poter completare il lavoro che facevano le sue corde vocali malmesse. Proprio per questo decise di puntare sul metalcore, un genere che lo avrebbe portato in cima alle classifiche per un po', per poi cadere nell'oblio, per evitare di diventare muto raschiandosi la laringe. Dopo aver deciso il genere da fare, prese 4 sfigati a caso: Trave Bigola e Daniele Giacobbo che mise alla chitarra, anche se il loro talento complessivo era di gran lunga inferiore persino ai dARI, al basso mise Marc McBacon, un crew di un fast-food che suonava lo strumento in questione nel tempo libero, ovvero dopo i suoi 23 ore e 59 minuti giornalieri di lavoro ininterrotto, e alla batteria mise Brendo Il Sale, talmente scarso nel suonarla che a volte si schiacciava il piede con il pedale e lo portava ad emettere delle urla stridule durante le loro merdose composizioni. Dopo alcune prove si resero conto che nemmeno il metalcore era un genere per loro abbordabile e si depressero per questo, diventando emo. Ma, dopo aver scoperto la musica di questa categoria, riuscirono a suonare il metal sopracitato, mettendo varie assonanze e completando poi l'opera mettendo vari riff rubati da un album trve metal come Whoracle degli In Flames. Ora, per lo meno, suonano in maniera abbastanza decente, tanto che sono riusciti a trovare un contratto con una casa discografica ed ebbero il successo che si meritavano.
Il meritevole successo si fece sentire sopratutto durante un concerto dove Alex si mise a piangere perché il pubblico, anziché pogare, preferiva tagliarsi le vene. Non per noia, ma per disperazione.
Curiosità
- Il loro attuale look lo hanno trovato grazie a Cristiano Malgioglio.
- La canzone Bleeding mascara è dedicata proprio al loro trucco.
- Right side of the bed è data dalla moglie di Alex, che insiste ogni santa sera con il marito di voler dormire dalla sua parte.
Le loro opere
- Notte di suicidi con i baci Perugina: Il primo lavoro della band, che sembra aver trovato un idea originale per suicidarsi. Ma non nella musica purtroppo.
- Il corso: Secondo album, con il quale ammettono che questo disco fa veramente schifo, come da percorso di una qualunque band metalcore.
- Morte di venerdì 17: L'opera è stata composta assieme al noto rapper Fabri Fibra, morto poi per overdose di baci Perugina, nell'atto di voler capire che cazzo di stile hanno 'sti Atreyu.
- Ancora di carta e marinai: L'album della svolta stilistica, portando la musica sulla melodia, ma forse l'unica cosa cambiata effettivamente è l'indecifrabilità del significato del titolo.
- Confraternita dei dannati: Definito da Alex un miscuglio di tutto quanto fatto, è un miscuglio tra merda, diarrea, sucker rap e parole a caso.
Link esterni
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