Assiri
Hobby
Gli assiri studiarono approfonditamente l'astronomia
Linguaggio
Gli assiri non parlavano l'assiro, come ci si potrebbe aspettare, ma l'accadico. Noto anche come "Il cinese della Mesopotamia" per la sua estrema semplicità, questa lingua è composta da caratteri che, dopo un attento esame, possono vagamente assomigliare a un ammasso di triangoli e stanghette rigurgitate da un barbone. La tentata lettura causa i medesimi effetti di un pugno di Mike Tyson in un occhio e, se si tenta di pronunciarlo, si ottengono solo delle ulcere alle corde vocali. Si dice che scribi e i sacerdoti, che erano costretti a compiere queste attività per professione, avessero una costituzione davvero invidiabile e una volontà di ferro.
Lo stesso Gilgamesh era uno scriba, uno dei migliori, e la leggenda narra che riuscì a trascrivere la Divina Commedia in accadico senza fare nemmeno una pausa. Come tutti,però, sanno, i miti non sono la realtà. Per fortuna degli storici che, altrimenti, avrebbero perso un mucchio di tempo per rispondere alla domanda:"Che cosa ci fa la Divina Commedia in Mesopotamia 3000 anni prima della nascita di Dante?".
Frustrati dal non poter usare la loro lingua madre, gli assiri cominciarono a parlare i vari dialetti emiliano-romagnoli che, non si sa per quale motivo, erano giunti fino alla Mesopotamia. Gli assiri, oltretutto, portavano nomi in lingua accadica; così, dopo la diffusione dei dialetti, questi uomini cominciarono a chiamarsi l'un l'altro con vari soprannomi come Lambrusco, Gnoccofritto, Tortello, Lasagna, Piadina, Acetobalsamico e Prodi.