Anniversario della liberazione d'Italia

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L'anniversario della liberazione d'Italia (anche chiamato festa della Liberazione (da non si sa chi) o semplicemente 25 aprile[1] è la festa ufficiale dell'amore fra comunisti e fascisti[2].

È un giorno fondamentale per chi se ne impippa di 'ste cose ed assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata da più o meno 18 partigiani[3], di cui 7 mutilati, 3 vecchi e 11 ragazzini, contro il regime fascista, la Repubblica Sociale Italiana e l'intero esercito della Germania nazista. Tutto sa soli senza alcun aiuto esterno.

Storia

Il 25 aprile 1945 Sandro Pertini si sveglia con ancora i postumi di una peperonata particolarmente greve e dà un ultimatum a tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti:

« Arrendetevi o vi vengo a fare il culo personalmente! »

E così fece. Pulitisi gli stivali dai resti organici nazifascisti, assume il potere «in nome del popolo italiano e quale Direttore Galattico del Governo Italiano», stabilendo tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti e la prelazione sulle di loro figlie in età da marito. Gli altri 15 partigiani[4] prendono esempio da tanta belluina italianità e intimano a Mussolini:

al quale non resta altro che implorare una morte più lieve. Da allora è codesta la parola d'ordine che fa cagare addosso i matusa e il governo precedente.

Entro il 1 maggio tutta l'Italia settentrionale fu liberata, giusto in tempo per il "concertone", mettendo fine a venti anni di dittatura fascista e dando inizio a chissà quanti altri anni di un altra roba.

L'istituzione della festa nazionale

Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il 22 aprile 1946 il principe Umberto II annuncia il 25 aprile come data importante ecc. ecc. ma è solo nel 1949 che si accorgono che s'era dimenticato di dire che era festa, quindi toccò festeggiarlo 4 volte di fila.

Da allora, annualmente in tutte le città italiane vengono organizzate manifestazioni abbastanza pompose (ma mai quanto quelle del 2 giugno) in memoria di qualche cosa che non importa a nessuno perché ormai i diretti interessati sono quasi tutti morti di vecchiaia.

Tra gli eventi del programma della festa c'è il solenne omaggio, da parte del Presidente della Repubblica Italiana e delle massime cariche dello Stato al Milite Ignoto con la deposizione di una corona di alloro in ricordo ai figli di contadini e operai morti in guerra e di cui era antieconomico recuperare i pezzi. Segue il consueto torneo agonistico di lancio del "sanpietrino" e sprangate allestito spontaneamente di centri sociali d'ambo le sponde. Tranne quando il 25 aprile cade durante una giornata di serie A, perché va bene la politica però la squadra del cuore è la squadra del cuore.

Note

  1. ^ per via dell'incredibile coincidenza per cui cade sempre il 25 aprile ormai da 79 anni di fila.
  2. ^ i democristiani reggono il moccolo
  3. ^ divisi in 23 fazioni
  4. ^ 2 si erano dati malati

Voci correlate