Angela Carter
Non fece in tempo ad accorgersi del proiettile d'argento che gli trapanò il cervello)
Angela Carter (7 maggio 1640-16 febbraio 2012) è stata principalmente una protofemminista sarchiatesticoli e, nel tempo libero tra un attentato al Parlamento qui e un lancio di uova ai porci reazionari della Camera dei Lord là, saltimbanca itinerante nelle campagne del Sussex.
Nel periodo antecedente alla sua prematura morte, provocata dall'abuso di bonghi caricati a foglie d'artemisia, si improvvisò scrittrice.
La (s)vita(ta)
Angela Olivia Cacciatrice Carrettaia[1]nacque in un periodo storico in cui i roghi di streghe godevano di grande popolarità, specialmente in Spagna, mancando alla gente la compagnia di televisione e radio[2]. Per sua fortuna, ella vide la luce in Inghilterra, che notoriamente era ed è un Paese di persone civili e materialiste: ecco perché gli inquisitori giustiziarono sua nonna, una matrona sifilitica e pulciosa che altri non poteva essere se non una comunicanda di Satana.
La piccola Angela si ritrovò a vagare da sola, dispersa e abbandonata, nella foresta dietro il ponte sotto cui era stata concepita[3].
Nutrendosi principalmente di bacche marce e insetti stecco, la sciagurata orfanella imparò ad apprezzare il valore della solitudine e la sublimità della poesia (per quanto il suo ristretto vocabolario da semianalfabeta glielo concedesse), e alfine riuscì ad escogitare un escamotage per non morire di fame: si auto-confinò dentro una sinossi temporale.
Venne rinvenuta un secolo dopo in stato semi-catatonico da un simpatico Marchese che si trovava casualmente a passeggiare da quelle parti.
L'uomo possedeva un sostanzioso capitale e non si fece scrupoli ad iscrivere la ragazza all'Università di Bristol, dove Angela ebbe modo di scoprire che il mondo in realtà non è quella selva ostile e minacciosa che si era sempre figurata: è addirittura peggio. Resa patita dallo shock della civilizzazione, si lasciò educare al voyeurismo e al culto del bondage dal suo padre adottivo, a cui - si dice - recava in dono il prodotto delle sue mestruazioni[4].
Note
- ^ Per quanto possa sembrare assurdo, è il suo nome completo. Se non ci credi controlla su Wikipedia.
- ^ Per non parlare del fatto che le carestie decimavano la popolazione dei tori, lasciando i toreri in braghe di tela
- ^ Sono in corso delle dispute tra storici per stabilire se venne effettivamente procreata da due esseri umani o non fu piuttosto il frutto di un'unione incestuosa tra Francis Bacon e un gerbillo
- ^ Nelle sue memorie, De Sade scrisse che si sentiva lievemente preso in giro dovendo scartare ogni mese un pacchetto contrassegnato dalla dicitura:"Per il marchese"