Andrea Bargnani: differenze tra le versioni

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Andrea Bargnani nasce nei sobborghi fetidi e malsani di [[Roma]] nel 1985 o giù di lì. Si avvicina alla pallacanestro perchè è molto alto e perchè la sua testa ha la stessa circonferenza di un pallone da basket.<br />Con delle doti simili non tarda ad affermarsi in questo sport e infatti nel 2003 viene tesserato dalla '''Benetton Treviso''', la quale gli dà la possibilità di vestire finalmente degli abiti della sua taglia (prima il nostro Andreino era avvezzo a rubare i vestiti delle mascotte dei parchi di divertimento e pertanto non era raro vederlo travestito da [[Topolino]], Prezzemolo o [[Pippo Baudo]]).
Andrea Bargnani nasce nei sobborghi fetidi e malsani di [[Roma]] nel 1985 o giù di lì. Si avvicina alla pallacanestro perchè è molto alto e perchè la sua testa ha la stessa circonferenza di un pallone da basket.<br />Con delle doti simili non tarda ad affermarsi in questo sport e infatti nel 2003 viene tesserato dalla '''Benetton Treviso''', la quale gli dà la possibilità di vestire finalmente degli abiti della sua taglia (prima il nostro Andreino era avvezzo a rubare i vestiti delle mascotte dei parchi di divertimento e pertanto non era raro vederlo travestito da [[Topolino]], Prezzemolo o [[Pippo Baudo]]).


A [[Treviso]] Andrea viene impiegato principalmente come palo di sostegno per reggere il filo del bucato, ma nel 2006 comincia a giocare. Il coach [[Tommaso Padoa-Schioppa]] ha infatti perso una scommessa fatta durante un festino a base di [[puttana|squillo]] e [[cocaina|coca]] e deve pagare la penitenza facendo giocare Andrea.<br />La scommessa si rivela azzeccata perchè Bargnani offre prestazioni straordinarie: in difesa fa spesso inciampare gli avversari con i suoi piedoni taglia 57 e gli ruba la palla, in attacco segna perchè i palloni, colpendo il ferro, gli finiscono sull'abnorme testa e poi rimbalzano dentro al canestro.<br />
A [[Treviso]] Andrea viene impiegato principalmente come palo di sostegno per reggere il filo del bucato, ma nel 2006 comincia a partecipare alle partite. Il coach [[Tommaso Padoa-Schioppa]] ha infatti perso una scommessa fatta durante un festino a base di [[puttana|squillo]] e [[cocaina|coca]] e deve pagare la penitenza facendo giocare Andrea.<br />La scommessa si rivela azzeccata perchè Bargnani offre prestazioni straordinarie: in difesa fa spesso inciampare gli avversari con i suoi piedoni taglia 57 e gli ruba la palla, in attacco segna perchè i palloni, colpendo il ferro, gli finiscono sull'abnorme testa e poi rimbalzano dentro al canestro.<br />
Quell'anno la Benetton vince lo scudetto e Bargnani comincia a venir chiamato '''Il Mago''', ma non per meriti sportivi.<br />
Quell'anno la Benetton vince lo scudetto e Bargnani comincia a venir chiamato '''Il Mago''', ma non per meriti sportivi.<br />
Il soprannome è dovuto a un drammatico episodio della carriera del giocatore, che dopo una brutta sconfitta contro la Rosticceria da Mario decide di risollevare il morale dei compagni con un numero di '''magia''': tagliare in due [[Dan Peterson]]. Purtroppo il trucco non va come previsto e Andrea Bargnani viene accusato di omicidio e occultamento di cadavere, reati puramente veniali vista la completa inutilità della vittima.<br />Il campione (no, non è un nuovo personaggio che entra in scena. Parliamo sempre di Bargnani) rimane comunque scosso dell'accaduto e preferisce andare negli Stati Uniti per dimenticare l'increscioso incidente e per migliorare il suo inglese, visto che le uniche frasi che conosce in questa lingua sono "Made in China" e "Buonjours! Je suis une [[patata|pomme de terre]]".
Il soprannome è dovuto a un drammatico episodio della carriera del giocatore, che dopo una brutta sconfitta contro la Rosticceria da Mario decide di risollevare il morale dei compagni con un numero di '''magia''': tagliare in due [[Dan Peterson]]. Purtroppo il trucco non va come previsto e Andrea Bargnani viene accusato di omicidio e occultamento di cadavere, reati puramente veniali vista la completa inutilità della vittima.<br />Il campione (no, non è un nuovo personaggio che entra in scena. Parliamo sempre di Bargnani) rimane comunque scosso dell'accaduto e preferisce andare negli Stati Uniti per dimenticare l'increscioso incidente e per migliorare il suo inglese, visto che le uniche frasi che conosce in questa lingua sono "Made in China" e "Buonjours! Je suis une [[patata|pomme de terre]]".

Versione delle 22:48, 11 ago 2008

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Andrea Bargnani tocca con malcelato disgusto il suo peggior nemico: la palla.

Andrea Bargnani è considerato il miglior giocatore italiano di basket nonchè un'emerita nullità nell'ambiente della Nba. Questo fa capire il nostro strapotere nel campo della pallacanestro.
Bargnani ha il grande merito di aver riscoperto e valorizzato la moda dell'emigrazione in America. Grazie al suo esempio, infatti, campioni italiani del calibro di Marco Belinelli e Danilo Gallinari sono arrivati nelle squadre della Nba in cerca di fortuna.
Bargnani ricopre il ruolo di ala di pollo e talvolta di centrotavola, ma negli Usa non gioca spesso perchè non è di colore.

Benetton Treviso

File:Bargnani.jpg
Bargnani saluta un amico mentre cammina per strada.
File:Bargnani 2.jpg
Bargnani in un raro momento di riposo.

Andrea Bargnani nasce nei sobborghi fetidi e malsani di Roma nel 1985 o giù di lì. Si avvicina alla pallacanestro perchè è molto alto e perchè la sua testa ha la stessa circonferenza di un pallone da basket.
Con delle doti simili non tarda ad affermarsi in questo sport e infatti nel 2003 viene tesserato dalla Benetton Treviso, la quale gli dà la possibilità di vestire finalmente degli abiti della sua taglia (prima il nostro Andreino era avvezzo a rubare i vestiti delle mascotte dei parchi di divertimento e pertanto non era raro vederlo travestito da Topolino, Prezzemolo o Pippo Baudo).

A Treviso Andrea viene impiegato principalmente come palo di sostegno per reggere il filo del bucato, ma nel 2006 comincia a partecipare alle partite. Il coach Tommaso Padoa-Schioppa ha infatti perso una scommessa fatta durante un festino a base di squillo e coca e deve pagare la penitenza facendo giocare Andrea.
La scommessa si rivela azzeccata perchè Bargnani offre prestazioni straordinarie: in difesa fa spesso inciampare gli avversari con i suoi piedoni taglia 57 e gli ruba la palla, in attacco segna perchè i palloni, colpendo il ferro, gli finiscono sull'abnorme testa e poi rimbalzano dentro al canestro.
Quell'anno la Benetton vince lo scudetto e Bargnani comincia a venir chiamato Il Mago, ma non per meriti sportivi.
Il soprannome è dovuto a un drammatico episodio della carriera del giocatore, che dopo una brutta sconfitta contro la Rosticceria da Mario decide di risollevare il morale dei compagni con un numero di magia: tagliare in due Dan Peterson. Purtroppo il trucco non va come previsto e Andrea Bargnani viene accusato di omicidio e occultamento di cadavere, reati puramente veniali vista la completa inutilità della vittima.
Il campione (no, non è un nuovo personaggio che entra in scena. Parliamo sempre di Bargnani) rimane comunque scosso dell'accaduto e preferisce andare negli Stati Uniti per dimenticare l'increscioso incidente e per migliorare il suo inglese, visto che le uniche frasi che conosce in questa lingua sono "Made in China" e "Buonjours! Je suis une pomme de terre".

Toronto Raptors

Bargnani viene preso come prima scelta assoluta dai Toronto Raptors durante il draft Nba del 2006 (una divertente usaza locale che consiste nel colpire i giocatori con teste di merluzzo e gavettoni di olio motore, urlando a sguarciagola "Loser! Loser! Loser!").
I Raptor sono l'unica squadra canadese a militare nell'Nba, e il Canada è l'unica nazione a giocare a pallacanestro peggio dell'Italia: questa delucidazione spiega come mai Bargnani sia stato scelto per primo.

Caratteristiche tecniche

Curiosità

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