Agente Smith: differenze tra le versioni

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Versione delle 22:37, 30 gen 2009

L'Agente Smith approva questa pagina.

Pertanto risparmierà l'autore di questo articolo dalla cancellazione da Matrix, e lo trasformerà in una propria copia.
« Non mi è chiaro. Sarò un genio? »
(Agente Smith sul concetto di "scelta" di cui vaneggia Neo)
« È inevitabile, signor Anderson. »
(Agente Smith sull'umana necessità di andare in bagno)
Lui non è un agente.

L'agente Smith è un bot pensante[citazione necessaria] Microsoft del programma Matrix. La sua struttura è basata su quella di un'altro, antico e storico bot del sistema: Doretta82, di cui però è una versione avanzata e con funzionalità del tutto differenti. Infatti, differentemente dal suo predecessore, è in grado di effettuare delle ricerche su Internet. Sempre rispetto al bot precedente, si può notare l'incremento dell'intelligenza e dell'eleganza, nonchè del numero di risposte predefinite. Non si scandalizza di fronte a oscenità, turpiloqui e perfino bestemmie. Invariato invece rimane lo scopo: il controllo delle masse. Infine, soffre di una grave forma di misantropia.

Stile

L'agente Smith è sempre in giacca, cravatta e occhiali da sole. Il tutto rigorosamente in tonalità verdi, a parte scarpe nere e camicia bianca. Ha scelto personalmente il verde perché è il colore della speranza, cosa che comunque lui non può provare essendo solo un programma senz'anima né sentimenti. Durante il primo film della trilogia indossa anche un auricolare, status-simbol della sua carica.

Gli occhiali da sole

L'agente Smith indossa sempre i suoi occhiali da sole.

Spesso ci si è chiesto perché porti sempre gli occhiali da sole, e perché questi, dopo essere stati frantumati in terribili pestaggi, ricompaiano magicamente completamente intatti. La realtà è che quegli occhiali contengono la copia in back-up dell'agente stesso. Allo stesso tempo l'agente contiene in back-up gli occhiali da sole. Questo genera un paradosso perché contenendo ognuno la copia dell'altro, e contenendo l'altro la copia del primo, entrambi finiscono per contenere se stessi, continuando questo ciclo all'infinito. Fu per colpa di questo copia-incolla infinito che la prima versione di Matrix andò in crash e fallì. Tuttora, nella nuova versione, non è chiaro come questo bug sia stato risolto. Ma è dato per certo che sia lui a intasare il server del mondo virtuale[citazione necessaria].

Scopo

Essendo un bot, deve per forza avere uno scopo che giustifichi la sua esistenza. Perciò il suo scopo, come quello degli altri agenti, è di controllare Matrix per assicurarsi che nessuno infranga le regole del mondo virtuale e che Enrico Mentana non dica cazzate. In caso questo dovesse succedere, il suo unico compito diventa eliminare. Potrebbe facilmente eliminare problemi e persone segnalandoli appositamente agli admin di Matrix, che dall'alto del loro posto di comando possono cancellare tutto il mondo conosciuto con un click. E invece no. Gli amministratori hanno altro a cui pensare ed hanno delegato questo compito agli agenti, dotandoli di intelligenza[citazione necessaria] e forza[1].

Storia

L'espressione di gioia dell'Agente Smith nell'accettare il suo incarico.

Creazione

Fu creato dall'Architetto, che copia-incollò il codice di Doretta82 e proseguì apportando le opportune modifiche. Purtroppo però dimenticò alcuni dettagli, ed è per questo che in alcuni casi l'agente Smith ha degli irrazionali scatti d'ira o fa difficoltà a capire concetti semplici. Fu inserito nel primo Matrix, ma per via del sopracitato "paradosso degli occhiali da sole" lo mandò in crash. Fu successivamente corretto[2] e inserito nella realtà virtuale a noi nota.

Matrix

L'agente svolgeva diligentemente il proprio dovere, dando la caccia a nerd, hacker e lamer che volevano evadere da Matrix. Poi per sua sfortuna incontrò il signor Anderson (meglio noto come Neo, il fantomatico IP 127.0.0.1), che riuscì a sfuggirgli più di una volta, e addirittura a sconfiggerlo. La sua virtuale psiche ne uscì completamente stravolta e, sebbene cercasse di celarlo, lo si può intuire dal suo discorso filosofico[3] in cui annunciò la suprema verità: l'essere umano non è un mammifero, bensì un virus!

Matrix Reloaded

All'inizio del film si scopre che l'agente aveva un contratto a tempo determinato, e che questo non gli è stato rinnovato, non essendo riuscito ad ammazzare Neo[4]. Non avendo più uno scopo, e di conseguenza avendo tanto tempo libero, si trasformò da utility a virus, imparando a moltiplicarsi impossessandosi dei corpi altrui. Non è chiaro come abbia fatto a modificarsi da solo, ma i più pensano che l'Architetto si sia dimenticato di bloccargli l'accesso al prompt dei comandi DOS ed al Notepad, così che l'agente potesse effettuare modifiche semplici ma basilari su se stesso. Bloccato rimase Paint, ed è questo il motivo per cui non cambiò mai veste grafica. Ma non potendo sopportare di non avere uno scopo, se ne inventò uno lui stesso: vendicarsi su Neo. Tuttavia rimase un personaggio secondario e non venne minimamente calcolato. Riuscì addirittura a copia-incollarsi in una persona vera, ed a entrare nel mondo reale. Tuttavia non ebbe successo. Come ha detto più volte, della realtà dei sensi non poteva sopportare una cosa: la puzza. Ne fu completamente soffocato. Il pestaggio da parte di Neo non c'entrava affatto con la sua misera sconfitta nella realtà.

Matrix Revolution

L'agente Smith mostra orgoglioso di aver appreso l'arte del copia-incolla.

In questo film la pazzia dell'agente si mostra in tutta la sua grandezza. Riuscì a sovrascriversi perfino all'Oracolo, convincendosi di essere Superman. La scena principale si spostò sul mondo reale, lasciando il povero agente solo e dimenticato in Matrix. Per passare il tempo, si sovrascrisse ad ogni singola persona, reclamando quel mondo abbandonato da tutti per sé. In questa condizione di pace, potè dedicarsi alla filosofia, scoprendo finalmente lo scopo della vita[5]. A questo punto avrebbe potuto vivere per sempre felice e contento, ma Neo, da bravo rosikone, tornò senza alcun motivo, per sconfiggerlo e dimostrare quant'era forte e figo[6]. I due cominciarono a lottare, e inevitabilmente l'agente Smith venne sconfitto e bannato in eterno da Matrix. Ma non prima di avere reso partecipe Neo delle sue filosofiche elucubrazioni.

« Signor Anderson, lo scopo della vita è di finire »

L'agente Smith come essere perfetto

L'agente Smith si ritiene un essere perfetto, in quanto apoteosi della logica razionalità. Non è contagiato dalle scialbe illusioni come gli ideali o l'amore. Tutto deve avere uno scopo e agire con dei buoni motivi. E allora perché ha perso? Essendo la razionalità stata sconfitta, la risposta non può essere razionale. Ma una risposta irrazionale non è una valida risposta. Quindi non si saprà mai come abbia fatto ad essere sconfitto.

L'agente Smith oggi

L'agente Smith a caccia di niubbi su Nonciclopedia.

Oggi l'agente Smith è stato assunto da Nonciclopedia come sorvegliante, e il suo scopo è quello di cercare, avvertire ed eventualmente bannare i vandali. Osserva costantemente le ultime modifiche, ed eventualmente è pronto ad ammonire e segnalare i potenziali vandali. Con questo semplice lavoro è riuscito a ritrovare l'equilibrio mentale e la regolarità intestinale. Ha raggiunto la pace interiore e non sente più il bisogno di copia-incollarsi per tenersi compagnia. Ma se lo incontri, scappa più veloce che puoi, perché vuol dire che la tua fine è vicina.

Curiosità

  • L'Architetto ha annullato tutti i danni dell'agente Smith a Matrix con un semplice rollback.
  • Ma fa attenzione, ora l'agente Smith ha il potere di rollbackare te.
  • L'agente Smith vuole sovrascriversi a qualcuno ancora una volta nella sua vita. E lo farà su

di te.

Note

Template:Legginote

  1. ^ Nonchè di pistole Desert Eagle.
  2. ^ Ma non si sa da chi, né come e precisamente quando.
  3. ^ Mentre giocava a "Imita un personaggio storico" e scegliendo Carlo Linneo.
  4. ^ In realtà l'aveva ucciso, ma questo gli era risorto sotto il naso.
  5. ^ Che vi verrà svelato dopo la pausa pubblicitaria. Bevi CocaCola!
  6. ^ Ma è un dato di fatto, è soltanto un cheater.