Tifoso della Juventus

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
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Tifoso della Curva Nord mentre festeggia un infortunio di Balotelli.
« Colpa dell'arbitro! »
(Tifoso juventino dopo qualsiasi partita andata male)
« Ferrara è uno juventino DOC, ci porterà alla vittoria »
(Tifoso juventino. Lo stesso che qualche mese dopo avvelenerà il cane di Ferrara)
« Alessio Secco! Tutta colpa di quell'imbecille! »
(Tifoso juventino dopo che gli è caduto per terra il gelato)


Il Tifoso della Juventus, meglio noto come Gobbo, Ladro, Giuventino o Rubentino, è un particolare esemplare di Homo tifosus che si distingue dalle altre tifoserie per coerenza, fair play e onestà. Fa parte del sottobosco delle tifoserie, prendendo il posto delle parti decomposte nell'humus.

Ubicazione

Il Gobbo di Notre Dame, noto capo ultras bianconero.

Originario della provincia di Torino e delle savane africane, il popolo juventino ha saputo espandersi in tutta la penisola italica, divenendo una delle etnie dominanti del panorama calcistico italiano e mondiale, con oltre 13 milioni di esemplari.

La razza gobba è oggi diffusa a macchia d'olio in tutto lo stivale, dove si è ibridata con le minoranze locali: per questa ragione persino in Sicilia è possibile udire cori razzisti contro Balotelli o insulti indirizzati agli Elkann in concomitanza con la chiusura dello stabilimento FIAT di Termini Imerese.

Usi e costumi

Il quotidiano nazionale juventino.

Lo juventino medio vive di ricordi, anche se certi ricordi poco graditi preferisce dimenticarli o ignorarli. Nella mente del tifoso bianconero il tempo si è fermato al luglio 2006, quando due scandali[1] si abbatterono sul calcio italiano: l'Inter vinceva uno scudetto di cartone e il Torino era promosso in Serie A. Poi riprende comunque nel 2011, quando il gufo con gli occhiali arriva e un anno dopo fa vincere uno scudetto "meritato".

È risaputo che allo juventino doc piacciono le donne mature e sarebbe disposto persino a sposare una Vecchia Signora ultracentenaria.[2]
Si dichiara pacifista[3] e disapprova l'uso delle armi, in particolare le granate, e gli piace assistere alle corride, ma solo quando alla fine il toro viene ucciso.
Infine un'antica e curiosa tradizione bianconera impone di non mangiare carne di agnello durante le festività pasquali, al massimo è consentito immolare un Elcane.

Note

  1. ^ Juventinisticamente parlando
  2. ^ Rita Levi Montalcini tifa la Juve, lo sapevate?
  3. ^ Anche se non sopporta gli zingari col naso lungo e i negri con la parlata bresciana