Roberto Mancini: differenze tra le versioni

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==Barzellettiere==
==Barzellettiere==
Le barzellette di più successo che gli sono valse parecchi nomination al grande fratello sono:
Le barzellette di più successo che gli sono valse parecchi nomination al grande fratello sono:
* ''Io sono un allenatore''
* ''Io sono un allenatore''.
* ''L'inter esprime il miglior gioco che ho mai visto''
* ''L'inter esprime il miglior gioco che abbia mai visto''.
* ''Vinceremo al ritorno quando giocheremo in casa''
* ''Vinceremo al ritorno quando giocheremo in casa''.
* ''L'inter è uno squadrone fortissimi'' (come dice peraltro l'amato cantautore [[Checco Zalone]]) sulla carta (peccato che si gioca sempre sull'erba).
* ''L'inter è uno squadrone fortissimi'' (come dice peraltro l'amato cantautore [[Checco Zalone]]) sulla carta (peccato che si gioca sempre sull'erba).
* ''Siamo onesti e per questo siamo stati premiati''.
* ''Siamo onesti e per questo siamo stati premiati''.

Versione delle 11:30, 5 ago 2008


ROSICONE!!!


Che c'è, non ti piace quello che c'è scritto qui?! Se ti senti ferito nell'orgoglio puoi benissimo andare a piagnucolare dalla mamma oppure gentilmente qui. Qui facciamo dell'ironia su tutto, e se non ti va bene sorridi: presto riceverai un calcio rotante sui denti.

Numero delle Coppe Italia vinte da Mancini oggi:

« È uno che sa perdere »
« Infatti ce ne siamo accorti »
« Mai farti scompigliare i capelli da un colpo di vento »
(Friedrich Nietzsche)
File:Trattamento.jpg
Prima del trattamento nella beauty farm di via Rifatti

Roberto Mancini detto il monco o anche "colpo di spazzola" è un allenatore di calcio, (già questo fa ridere) della prima squadra di Milano, l'Internazionale (dato il suo alto numero di stranieri). Occasionalmente è stato ingaggiato come testimonial della Crescina per sostituire il suo amante infortunatosi durante misteriosi giochi erotici, Ronaldo

Inizi

File:Rispostaintel.jpg
Mancini sta pensando cosa dire di intelligente

Da bimbo fu un grande attaccante, tanto da essere soprannominato Bostick. Dopo alcuni anni da calciatore e dopo aver vinto numerosi premi e riconoscimenti per la sua capigliatura sempre alla moda, decise di portare anche nel mondo degli allenatori il metodo del capello sempre a posto diventando appunto allenatore. All'inizio fece il vice del vice del vice allenatore, poi venne promosso direttamente a vice di Eriksson col quale non litigò mai poiché Roberto non capiva l'erikssoniano (lingua difficile per via delle tremende declinazioni di quella strana lingua fusione di popoli e culture che fondeva svedese, inglese, italiano, e romanesco della sponda laziale). Il monco dopo interminabili giorni di gavetta decise di diventare allenatore tout court e con una congiura estromise Ericksson dalla squadra per allenarla lui stesso.

Adriano vede Mancini appena sveglio

L'approdo all'inter

Dopo continue sconfitte e batoste memorabili il patron dell'Inter decise di non potersi far scappare questo talento della messa in piega così lo assunse esonerando Zac. La cavalcata dell'Inter fu senza freni ne inibizioni tanto da ottenere il primato in ben 3 categorie di premi:

  • La squadra meglio vestita
  • La squadra peggio assortita
  • La squadra col peggior gioco


File:Robertopolizia.jpg
Dopo un'esultanza scomposta i Vigili lo sottopongono ad una serie di test anti-alcol

Tuttavia con le sue grandi capacità di tecnico riesce a portare il club nerazzurro per ben 3 volte consecutive al tanto atteso scudetto (infatti lui non ha fatto nulla per "vincere" sti scudetti, si son vinti lettaralmente da soli)

L'esperienza mistica di Roberto Mancini all'Inter è destinata a interrompersi bruscamente a Maggio del 2008 quando il funambolico Presidente dell'Inter (risvegliatosi temporanemente da un coma durato per oltre 40 anni) non resiste alla genialata di allontanare il Tecnico e il suo ridottissimo staff (1298 persone tra parrucchieri, ballerini, truccatori di fiducia) pur continuando a pagar loro l'ingaggio faraonico per i prossimi millemila anni.

Nel contempo Moratti assume un nuovo allenatore, Beppino Maurino da Bari.

Mancini se ne va sbattendo la porta, portando via per ripicca la foto appesa nello spogliatoio di Sinisa Mihajlovic nudo che balla la lambada.

Si conclude nel peggiore dei modi una triste vicenda destinata a farsi dimenticare in fretta.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

Mancini vive tra la beauty farm di via Rifatti e le spiagge della Sardegna, conducendo lì anche gli allenamenti. Per questo promosse anche una modifica al regolamento della FIGC per disputare le partite sui campi di Beach Soccer, proposta poi respinta. È inoltre fratello di 2° grado del cugino Amantino Mancini.

File:Colpiscilo.jpg
Roberto indica a Materazzi come fermare l'avversario, colpiscilo con un Destro al mento!

Altre attività svolte sono

  • Consigliere estetico dei VIP.
  • Fare da beta tester per le nuove apparecchiature abbronzanti.
  • Protettore di Adriano, (non Galliani, perché a Mancini sono vietati contatti con un qualsiasi essere che non ha capelli fighi come i suoi).

Gli hobby sono

  • Collezionare tinture per capelli.
  • Mangiare sushi con le bacchette.
  • Dipingersi il viso coi gessetti per giocare agli indiani.
  • Raccontare barzellette (hobby in comune col patron Moratti).
  • Aggiustarsi il ciuffo ribelle ogni capello fuori posto.
  • Acquistare giocatori infilandone il più possibile nel carrello.
  • Giocare a Shangai a Pechino.
  • Giocare a freccette contro i suoi attacanti per vedere chi mandare in tribuna.
  • Avere un espressione triste-incazzata-depressa in ogni intervista.
  • Cercare scuse per ogni sconfitta giocando ad "Associazione e idee".

Barzellettiere

Le barzellette di più successo che gli sono valse parecchi nomination al grande fratello sono:

  • Io sono un allenatore.
  • L'inter esprime il miglior gioco che abbia mai visto.
  • Vinceremo al ritorno quando giocheremo in casa.
  • L'inter è uno squadrone fortissimi (come dice peraltro l'amato cantautore Checco Zalone) sulla carta (peccato che si gioca sempre sull'erba).
  • Siamo onesti e per questo siamo stati premiati.