XIX secolo

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« Eine kleine Pinzimonie

wunder Matrimonie
Krauten und Erbeeren
und Patellen und Arsellen
fischen Zanzibar
und einige Krapfen
früer vor schlafen
und erwachen mit Walzer
und Alka-Seltzer für

dimenticar. »
(Fabrizio De André sul XIX secolo (boh?))

Il XIX secolo (pronuncia: "csics ∑€-kø-lΩ") è un periodo di tempo durato la bellezza di cento anni più i giorni degli anni bisestili in esso contenuti, più i minuti di ritardo accumulati per il mancato capovolgimento delle clessidre. Dal punto di vista strettamente cronologico è collocabile tra il "parecchio tempo fa" e le ultime fasi del Precambriano. Di esso si può dire che è stato un periodo ricco di avvenimenti sensazionali, tutti regolarmente registrati sui libri di storia, specialmente in quei capitoli che non vengono mai, ma proprio mai, trattati durante l'anno scolastico. Dal punto di vista contenutistico, il XIX secolo è sospettosamente simile al Diciannovesimo secolo, tanto da far supporre che l'uno sia il sockpuppet dell'altro. Pare addirittura che un ulteriore secolo, che si fa chiamare Ottocento, sia in realtà l'ennesimo sockpuppet. Cosa spinga un secolo a comportarsi in modo così infantile non è dato sapere. E sì, che con cento anni sul groppone, sarebbe lecito aspettarsi un minimo di maturità.

Inquadramento culturale

« Libertè, egalitè, baguette! »

A causa dei Francesi l'Europa è piombata nel caos: dopo aver scoperto l'uguaglianza, il bidet e che non è vero che il sangue dei nobili è blu puffo, gli smutandati francesi cercano di farsi perdonare scatenando una guerra come ai bei vecchi tempi e attribuendo a Napoleone Bonaparte il ruolo di quello che dimostra che chi lascia la via vecchia per la nuova finisce a Barletta.