Il Velociraptor Vesuviano (o anche Velociratto) è un animale a rischio di estinzione protetto dal WWF e da Licia Colò, che vive nelle zone campane (perlopiù nella provincia napoletana) dove c'è abbondanza di munnezza. Fu scoperto qualche anno fa a Torre del Greco.

Una coppia di Velociratti nella loro tana

Origini e caratteristiche

Grazie al nostro team esperto di ricercatori è stata scoperta tutta la scala evolutiva del Velociratto:

c'era una volta Antonio Bassolino che, dopo aver abbellito Napoli con decorazioni organiche e fragranze alla diossina, incontrò Rosa Russo Jervolino e decise di passare a lei il compito di continuare la sua opera.
Durante una delle loro sedute di pilates scoppiò la scintilla; vi risparmiamo i dettagli, ma il risultato furono numerosi parti anali da parte di Antonio; fu così che fu data vita a una particolare specie di ratti di fogna che avevano un gene in comune col loro padre: il gene dell'amore per l'immondizia.

 
Tabella evolutiva del Velociraptor Vesuviano, schizzo su tela. Charles Darwin, Louvre, Parigi, 1994.

Questi ratti non potevano fare a meno di cibarsi di tutti i rifiuti esistenti sul suolo campano, crescendo forti e sani fino a diventare col passare del tempo dei cattivissimi Velociraptor Vesuviani. In sostanza, il Velociratto potrebbe sembrare un Velociraptor, ma in realtà è solo un comune ratto di fogna cresciuto smisuratamente a causa dei rifiuti tossici ingeriti, e diventato aggressivo per la diossina che gli circola nelle vene. Questi predatori raggiungono la velocità media di 120 Kilometri al petosecondo e sono più pericolosi di Vittorio Sgarbi incazzato.

 
Il miracolo della vita: il parto. Complimenti, sono 3 gemelli!

Sono assolutamente assessuati, quindi non in grado di accoppiarsi, ufficialmente scomunicati dalla Chiesa e presto ospiti di tutti i talk show della Mediaset, ma aumentano ugualmente di numero grazie ai numerosi parti anali al mese di Antonio Bassolino.

Tecniche di caccia

I Velociraptor Vesuviani cacciano in branco; scelgono la loro preda tra le tante scorie disponibili (torsolo di mela, banana, osso rosicchiato, busta di immondizia ancora chiusa, ecc...) e dopo essersi nascosti dietro un cassonetto si lanciano all'attacco non appena l'avversario si distrae, dilaniando il corpo del malcapitato nei suoi punti vitali. Solo quando la preda smetterà di respirare allentano la presa e cominciano a divorarla. Sono la causa delle numerose morti di sacchetti dell'immondizia in quest'ultimo decennio, per questo sono odiati e cacciati da tutti.

 
Nonno Vanni difende il suo allevamento di stracchini da un attacco di un Velociraptor Vesuviano.
« Prima qui era pieno di sacchetti, scatoloni vuoti e cibo marcio! Poi sono arrivati quei mostri e hanno depredato tutto! Non c'è più nulla! Non è più la stessa cosa senza quell'odore di mortadella ammuffita... qui la gente non sa più come andare avanti! Rivogliamo la nostra immondizia! »
(Testimonianza di un cittadino napoletano sullo sciacallaggio di un branco di Velociraptor Vesuviani)

Nonostante si nutrano principalmente di immondizia, non sono rari gli incontri ravvicinati con l'uomo, per questo è sempre consigliabile girare armati per difendersi da eventuali attacchi. Inoltre si è notato che questi animali possono anche essere alcuni di quei cosi che escono dalle fottute pareti

Voci correlate