Possiedono una ossessione per la razza pura vegana pari a quella che aveva Hitler per quella ariana. Pertanto si ricombinano sessualmente solo tra di loro. È curioso sapere che durante lo svolgimento di questi atti impuri usino vezzeggiativi vegetali per i rispettivi organi genitali: mentre nel gergo popolare si usa dire salsiccia e farfallina, in quello vegano si parla di carota e fiorellino.
Il tipico sguardo del vegano. Notate come i testicoli siano direttamente attaccati all'epiglottide. Questo sintomo è tipico di chi da piccolo non ha perseguito una alimentazione corretta.
Hanno la tendenza a portare avanti la tradizione vegana di generazione in generazione. Fin dalla nascita negano alla prole qualsiasi alimento necessario al suo sviluppo, latte materno incluso. Pertanto pochi bambini vegani sopravvivono oltre i primi mesi di vita. I pochi che ce la fanno vengono su deboli e con cervello sottosviluppato.
Odiano vestire pelli animali. Tuttavia non sanno spiegare come mai passano tutto il loro tempo con la loro pelle addosso. Inoltre detestano qualsiasi cosa che sia un derivato animale...
Rompono le scatole a chiunque stia mangiando qualcosa a base di carne. Gli si avvicinano quatti quatti e gli chiedono: Ma lo sai cosa stai mangiando?!
Sono ottimi come contorno per la tagliata di vitello.
Non mangiano la pasta al sugo perché ha il colore del sangue.
Non sanno che l'uomo è uscito dalla preistoria grazie all'agricoltura E all'allevamento.
Di norma vomitano in giro per strada.
Sono dei pessimi chimici.
Hanno l'antro anale dilatato a causa delle innumerevoli cagate dovute alle troppe fibre.
Molti vegani sono convinti del fatto che tutti gli indiani siano vegani e si lagnano del fatto che non sono tutti come loro, Questo dimostra che i vegani hanno il cervello di un lemure in quanto la maggior parte degli indiani beve latte quasi tutti i giorni.
Di norma, i vegani proveranno disgusto verso gli onnivori in relazione alla coccolosità dell'animale mangiato. All'apice della lista troveremo bambi, i coniglietti e l'agnello, seguiti dalle mucche, i maiali, il pollame e, solo in fondo alla lista, il pesce, i molluschi marini e i varani.