Utente:Tonycocchi/Sandbox

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ARTICOLO DA SCRIVERE: "Mondiali di calcio USA 1994"

« Fondamentalmente agli americani non interessano i mondiali di calcio. »
(Organizzatori del torneo sul perchè gli stadi sono mezzi vuoti)
« Ve l'avevo detto io! »
(Elio su citazione precedente)
« Ma che volete che mi interessi? »
(Lorena Bobbit su Mondiali di calcio USA 1994)
« Questo mondiale sarà la mia occasione per riscattarmi! Ma prima... SNIIIIIIIIIFFF! »
(Diego Armando Maradona su Mondiali di calcio USA 1994)


I Campionati mondiali di calcio USA 1994, sponsorizzati dal popolare snack Snickers, sono stati i mondiali del 1994, i primi e di sicuro gli ultimi disputati negli Stati Uniti.

Sono passati alla storia come i mondiali col più alto tasso di bestemmie per il caldo[1], per l'ennesimo record di pippate di Maradona, e per il fatto che nessuno degli autoctoni se ne fregò.

Fondamentalmente infatti agli americani i mondiali di calcio non interessavano, specie perchè c'erano in TV già il Superball, il baseball, la NBA e pure Beautiful. Persino gli stessi giocatori della nazionale americana si fecero eliminare subito al primo turno in modo da poter tornare subito a casa a guardarseli.

Di fatto, per gli americani si trattò di avere il resto del mondo imbucato in casa propria a fare un gran baccano, e senza nemmeno ripulire la sporcizia dagli spalti una volta finito.

Premesse

Il mondiale fu da subito caraterrizzato da dubbi e polemiche. Tanto per cominciare, solo per spiegare agli americani cosa fosse il calcio fu necessaria una videoconferenza di 5 ore davanti il congresso e al presidente, il quale alla fine ebbe pure da lamentarsi perchè non c'era lo spettacolo dell'intervallo.

Ufficialmente la FIFA pensava di allargare un pò il proprio business e riportare gli Stati Uniti sulla retta via[2], ma il progetto era evidentemente destinato a fallire. Per altri, decidere di disputare i mondiali di calcio in un posto in cui del calcio a nessuno importa è stata semplicemente una scusa per fare un pò di turismo in pieno stile USA: statua della libertà, Empire State Building, Hollywood, le tette di Pamela Anderson... le solite cose.

In questo contesto si inserisce la nazionale di calcio dell'Italia, reduce da un'inspiegabile insuccesso nel mondiale casalingo di quattro anni prima. Gli azzurri sono pronti a rifarsi, sbarcando con un barcone ad Ellis Island[3] con una formazione di tutto rispetto: Pagliuca, Baresi, Maldini, Signori, Zola, ROBBERTO BBAGGIOOOOOOOOOOOHHH!!! ... Era impossibile fallire!

Gli unici punti deboli che potevano ascriversi a tale nazionale erano solo la telecronaca di Bruno Pizzul e, ancor più preoccupante, il CT Arrigo Sacchi.

Quest'ultimo, con il botto di trofei (ritagliati col cartone) vinti col Milan e con la raccomandazione di Berlusconi, ha ottenuto la panchina della nazionale e si dice pronto a guidare

l'Italia al successo con un tattica infallibile: passala a Roberto Baggio e fai fare a lui.

La fase a gironi

Note

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  1. ^ I giocatori erano costretti a giocare a mezzogiorno, col pubblico che si godeva spaghettate sugli spalti alla faccia loro
  2. ^ Baseball, ma andiamo!
  3. ^ Nel vecchio stile degli italoamericani emigrati


ARTICOLO DA SCRIVERE: "Hyde & Closer"


« Teddy! »
(Bimbaminkia su orsetto di peluche)
« Cazzo! »
(Tu su orsetto di peluche mafioso armato di motosega)
« E dove hai lasciato il dottor Jeckill? »
(Freddura su Hyde)
« Shun-boy! »
(Hyde ogni volta che deve salvare il culo al protagonista)
« Significa che se penso sia possibile... posso schivare le pallottole? »
(Closer su basilari della magia)
« Non dire boiate. »
(Hyde in rispota alla precedente e prima di fare il culo a strisce a qualuque avversario.)
« Dopo averti ucciso ed essermi impossessato del tuo potere renderò viva la mia bambola e andremo a pomiciare a Tahiti, giusto tesoro? »
(Tizio con seri problemi mentali su Closer)


Hyde&Closer è una popolare fiaba della buonanotte giapponese, scritta e disegnata da Haro Proraso, infatti ha per protagonista un tenero orsacchiotto di peluche abbigliato come un malavitoso americano anni 30. In realtà il protagonista sarebbe l'umano che gli sta accanto (incollato come una remora per la precisione perchè senno creperebbe in due istanti), ma è talmente schiappa che non conferire al suddetto orsacchiotto il titolo di protagonista è un'offesa alla decenza.


Note

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ARTICOLO DA SCRIVERE: "AO NO EXORCIST"

« Exorcizamus te, omnis immundus spiritus, omnis satanica potestas, omnis incursio infernalis adversarii e bla bla bla bla bla... »
(Un esorcista da quattro soldi)
« PRENDERÒ A CALCI IN CULO SATANA! »
(Un buon esorcista nato)
« Yuki-chan! Rin! »
(La fangirl di turno (vedi anche Hinata in Naruto o Orihime in Bleach)
« Il figlio di Satana che vuol fare l'esorcista? Beh, meglio di DJ Francesco che vuol fare il cantante comunque... »
(Mefisto Feles su Rin Okumura)



Ao no Exorcist, alias Blue Exorcist, alias L'Esorcista Blu (perchè il rosso non fa più tendenza) è un manga per ragazzi scritto da una ragazza[1].

Note

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  1. ^ Scommetto non lo sapevate esistessero anche le mangaka femmine, eh?