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La '''Battaglia di Balaclava''' (25 Ottembre 1854) è stato una battaglia della guerra di Crimea, erroneamente interpretata come show comico, ma riproposta in quanto tale con fortuna negli anni successivi.
La '''Battaglia di Balaclava''' (25 Ottembre 1854) è stato una battaglia della guerra di Crimea, erroneamente interpretata come show comico, ma riproposta in quanto tale con fortuna negli anni successivi.

== Personaggi e interpreti ==
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Morivano a decine, a caterve, a cucchiaiate, a mestolate, a greggi, a insalate!
Morivano a decine, a caterve, a cucchiaiate, a mestolate, a greggi, a insalate!
Sotto i colpi di fucilate, cannonate, mitragliate, e pernacchie degli artiglieri nemici che riproducevano alla perfezione il rumore di queste ultime!
Sotto i colpi di fucilate, cannonate, mitragliate, e pernacchie degli artiglieri nemici che riproducevano alla perfezione il rumore di queste ultime!
E nonostante questo, pur rimasti ormai quattro gatti<ref>Il "quattro" è da intendersi in senso letterale</ref>, alcuni dei cavalieri riuscirono chissà come (forse per raccomandazione) ad arrivare vivi alle linee nemiche e ad uccidere il cane del generale avversario, un famoso shnauzer da competizione.
E nonostante questo, pur rimasti ormai quattro gatti<ref>Il "quattro" è da intendersi in senso letterale</ref>, alcuni dei cavalieri riuscirono chissà come (forse per raccomandazione) ad arrivare vivi alle linee nemiche e ad uccidere il cane del generale avversario, un famoso [[cane|schnauzer]] da competizione.
Conseguito tale rilevante successo strategico-militare, sembrò che fosse arrivato il momento di una onorevole ritirata a gambe levate.
Conseguito tale rilevante successo strategico-militare, sembrò che fosse arrivato il momento di una onorevole ritirata a gambe levate.


Il motivo per cui riuscirono a non crepare mentre tornavano indietro, pur sotto il fuoco dei nemici, sta nel fatto che questi ignorarono deliberatamente gli ordini del loro affranto comandante di vendicare il suo adorato "Bobby". Questo perché il botolo in questione in vita aveva il brutto vizio di cagare nelle camerate e orinare nel rancio della truppa.
Il motivo per cui riuscirono a non crepare mentre tornavano indietro, pur sotto il fuoco dei nemici, sta nel fatto che questi ignorarono deliberatamente gli ordini del loro affranto comandante di vendicare il suo adorato "Bobby", perché il botolo in questione in vita aveva il brutto vizio di cagare nelle camerate e orinare nel rancio della truppa.


Il commento del generale francese rimase emblematico.
Il commento del generale francese rimase emblematico.
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{{Quote|Per me la carica di Balaclava... È UNA FIGATA PAZZESCA!}}
{{Quote|Per me la carica di Balaclava... È UNA FIGATA PAZZESCA!}}


Di sicuro la pensava così perché non erano i suoi soldati quelli mandato al massacro e non erano le sue chiappe quelle che stavano per essere servite su un vassoio d'argento.
Quello del comandante in capo inglese non tanto.


{{Quote|Addio pensione...}}
{{Quote|Addio pensione...|Generale inglese}}


== Note ==
== Note ==

Versione delle 09:57, 1 lug 2011

ARTICOLO DA SCRIVERE: "Battaglia di Balaclava"

« MA CHE CA...?!?!?!? »
(Generale inglese su cazzata immane)
« Questi di sicuro il film "L'ultimo samurai" non se lo sono visto... »
(Generale russo su carica frontale in una valle senza uscita brulicante di cannoni.)
« Gli ordini sono ordini! »
(Comandante della cavalleria sulla carica di Balaclava)
« E se uno ti dice buttati in una gola senza via di scampo lo fai? »
(Alto comando britannico su Battaglia di Balaclava)
- Generale Inglese: “Aspettate che arrivino quei cannoli che ho ordinato: sentirete che squisitezza!”
- Generale Francese: Parbleau! Ma non sono le vostre truppe quelle lì?”
- Generale Inglese: “... No... Non credo... Mai viste in vita mia!”


La Battaglia di Balaclava (25 Ottembre 1854) è stato una battaglia della guerra di Crimea, erroneamente interpretata come show comico, ma riproposta in quanto tale con fortuna negli anni successivi.

Personaggi e interpreti


FU UN MASSACRO! Morivano a decine, a caterve, a cucchiaiate, a mestolate, a greggi, a insalate! Sotto i colpi di fucilate, cannonate, mitragliate, e pernacchie degli artiglieri nemici che riproducevano alla perfezione il rumore di queste ultime! E nonostante questo, pur rimasti ormai quattro gatti[1], alcuni dei cavalieri riuscirono chissà come (forse per raccomandazione) ad arrivare vivi alle linee nemiche e ad uccidere il cane del generale avversario, un famoso schnauzer da competizione. Conseguito tale rilevante successo strategico-militare, sembrò che fosse arrivato il momento di una onorevole ritirata a gambe levate.

Il motivo per cui riuscirono a non crepare mentre tornavano indietro, pur sotto il fuoco dei nemici, sta nel fatto che questi ignorarono deliberatamente gli ordini del loro affranto comandante di vendicare il suo adorato "Bobby", perché il botolo in questione in vita aveva il brutto vizio di cagare nelle camerate e orinare nel rancio della truppa.

Il commento del generale francese rimase emblematico.

« Per me la carica di Balaclava... È UNA FIGATA PAZZESCA! »

Di sicuro la pensava così perché non erano i suoi soldati quelli mandato al massacro e non erano le sue chiappe quelle che stavano per essere servite su un vassoio d'argento.

« Addio pensione... »
(Generale inglese)

Note

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  1. ^ Il "quattro" è da intendersi in senso letterale




ARTICOLO DA SCRIVERE: "Hyde & Closer"


« Teddy! »
(Bimbaminkia su orsetto di peluche)
« Cazzo! »
(Tu su orsetto di peluche mafioso armato di motosega)
« E dove hai lasciato il dottor Jeckill? »
(Freddura su Hyde)
« Shun-boy! »
(Hyde ogni volta che deve salvare il culo al protagonista)
« Significa che se penso sia possibile... posso schivare le pallottole? »
(Closer su basilari della magia)
« Non dire boiate. »
(Hyde in rispota alla precedente e prima di fare il culo a strisce a qualuque avversario.)
« Dopo averti ucciso ed essermi impossessato del tuo potere renderò viva la mia bambola e andremo a pomiciare a Tahiti, giusto tesoro? »
(Tizio con seri problemi mentali su Closer)


Hyde&Closer è una popolare fiaba della buonanotte giapponese, scritta e disegnata da Haro Proraso, infatti har protagonista un tenero orsacchiotto di peluche abbigliato come un malavitoso americano anni 30. In realtà il protagonista sarebbe l'umano che gli sta accanto (incollato come una remora per la precisione perchè senno creperebbe in due istanti), ma è talmente schiappa che non conferire al suddetto orsacchiotto il titolo di protagonista è un'offesa alla decenza.



File:Zebra che scappa in moto.jpg
Un membro della Z.E.B.R.A. mentre scippa una moto ad un onesto cittadino


« Fottuti sbirri! Non mi prenderete mai! »
(Zebra su leone all'inseguimento)
« Non cercare di fottermi! »
(Zebra su gazzella che non ha pagato il pizzo)
« Sono solo degli stupidi cavalli con le strisce »
(Niubbo mentre alle sue spalle uno degli stipidi cavalli con le strisce gli frega il portafogli)
« Oggi il campionato italiano, domani il mondo! »
(Zebra torinese su volontà di dominio)
« Ma allora ci sono loro dietro tutto questo! »
(Giudice Falcone due giorni prima di andare in pensione anticipata)


La Z.E.B.R.A. è un'associazione a delinquere, conosciutissima per i suoi crimini efferati e per gli abiti a strisce snellenti che indossano tutti i suoi membri.

Fondata nel 1969,3 in Kenya da Edmond Cavallopazzo Zebra, è sospettata di controllare, celata dietro innumerevoli prestanomi, un gran numero di società gestenti attività lecite e illecite, tra queste prima fra tutte è la Rubentus.

A tuttoggi conta centinaia e centinaia di affiliati, tutti galeotti di prima scelta, oltre che una fitta rete di corrispondenti e informatori negli zoo di mezzo mondo e fuori di essi.

I suddetti lazzaroni si autodefiniscono appunto "zebre" in onore del malvagio fondatore, che imitano anche nel vestire.

Origini

Celebre foto del ghigno di Edmond Cavallopazzo Zebra il giorno della retata nella quale troverà la morte: pur di non farsi prendere vivo dai piedipiatti ingaggerà battaglia con loro in stile Tony Montana portandosene nella tomba con sé ben 19, più un innocente gelataio che passava di lì!

La Z.E.B.R.A. è figlia di uno dei più violenti ed oscuri criminali dei nostri tempi, Edmond Cavallopazzo Zebra, un esemplare di cavallo bianco di Napoleone venuto su veramente male.

All'età di sette anni era già stato condannato a quattordici anni di reclusione, e compiuta la maggiore età la sua fedina comprendeva tutti i delitti possibili immaginabili, dalla rapina all'omicidio, dallo stupro all'agalmatofilia. Finalmente catturato e rinchiuso nel braccio della morte, gli venne data la classica divisa a righe nere e bianche orizzontali, divisa che porterà con fierezza per il resto della vita, portandosene via una bella scorta durante l'evasione, insieme all'argenteria del carcere e alla moglie del direttore.

Dopo un periodo di tirocinio alla Banda Bassotti, decide di mettersi in proprio. Inizia con le piccole cose, scippi, riclaggio di denaro sporco, gest ione del racket dell'erba, il più proficuo della savana. Fattosi una fama, iniziò a raccogliere altri proseliti fra i cavalli autoctoni, i quali, in segno di ammirazione e di fedeltà, presero ad andare in giro vestiti o tatuati a strisce bianche e nere.

Edmond trovò la morte nel suo nascondiglio di Torino, in una retata della DIGOS, con la collaborazione della LIPU, della FIFA e del WWF [1], dietro la soffiata di un asino inflitrato.

Malgrado ciò però, il seme del male che aveva piantato si espanse grazie ai suoi numerosi proseliti.

Errata è dunque la convinzione degli zoofili zoologi secondo cui le zebre sono una specie a parte: sono soltanto cavalli, cavalli molto, molto, molto cattivi. E quei filmati che ai documentari mostrano le zebre inseguite da leoni, leopardi, paguri e geopardi non sono battute di caccia; sono in realtà inseguimenti di polizia. I tanto bistrattati carnivori vogliono solo sbattere tali efferati malviventi dietro le sbarre (o all'occorrenza mangiarseli, sempre carnivori sono...).

La Juventus

La Juventus, noto club calcistico-criminalistico, venne fondata da un gruppo di ammiratori della Z.E.B.R.A. a Torino, città in cui la prima zebra trovò la morte divenuta simbolo. Sin dall'inizio come squadra[2] si distinse per la validità dei medoti di gioco: durante la prima partita contro il Casalpusterlengo FC, i bianconeri vinsero 7 a 0 pur avendo segnato un solo gol.

Curiosità

  • Non esistono zebre sovrappeso perchè le righe verticali snelliscono
  • Le zebre in Africa avevano anche dei fratelli buoni, che avevano le strisce solo sulla metà posteriore del corpo, di nome quagga...che guardacaso oggi sono estinti
  • La zebra veste l'abito carcerario ventiquattro ore su ventiquattro perchè sa che prima o poi farà un salto al penitenziario più vicino

Note

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  1. ^ Non la lega protezione animali ma la World Wrestling Federation
  2. ^ I primi calciatori vennero reclutati nelle carceri e nei quartieri malfamati del capoluogo piemontese