Utente:Telchino

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« Nonciclopedia non si pensa. Si è agiti da Nonciclopedia. »
(Franco Freda)

Prologo (III sec. a.C.)

Telchino e i suoi fratelli® vengono così insultati dal poeta Callimaco nel celeberrimo Prologo degli Aitia:

« Per ogni dove Telchino gracchia contro di me, ignorante che caro alle Muse non nacque... »
(Callimaco di Cirene)

Telchino fu molto felice di tale citazione, nella speranza di ottenerne fama sempiterna. Purtroppo, l'unico altro essere umano in tutta la storia del mondo a leggere le opere di Callimaco fu il poeta latino Ausonio, del IV sec. d.C., così invece della celebrità universale Telchino dovette accontentarsi di essere ricordato soltanto da quei tre sfigati che si interessano di letteratura antica.

Parte prima (oggi)

Telchino è un utente di Nonciclopedia[citazione necessaria], e anche uno di quei due o tre sfigati sopracitati. In realtà avrebbe preferito celare la propria identità, ma dopo aver scartato nomi utente del tipo Homunculus, Strepsiade e Doro dai sandali di fico, si vede costretto a rivelarsi. Cosa che a nessuno importa, se non agli altri due sfigati suo compari precedentemente nominati.

La presenza di Telchino su Nonciclopedia è discontinua (come il suo impegno a scuola nei dorati tempi in cui apprendeva invece di insegnare) perché, a causa di sospetti coinvolgimenti col mostro di Arcore, è stato costretto dai magistrati italiani a darsi alla macchia. Con suo grande dispiacere, visto che prima beveva solo caffé ristretto.

Paternità (di cui si rifiuta di pagare gli alimenti)