Miss Padania: differenze tra le versioni

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'''Miss Padania''' (o '''Miss Patanìa''') è un titolo onorifico attribuito alla bifolca più verace del Nord Italia.
'''Miss Padania''' (o '''Miss Patanìa''') è un titolo onorifico attribuito alla bifolca più verace del Nord Italia.
Si celebra ogni anno in [[Padania]] e finisce sempre con euforici festeggiamenti, fiumi di Valcalepio Rosso e la tradizionale ''battaglia della polenta''. Vi partecipa una stretta cerchia di candidate antropomorfe tassativamente iscritte al partito della [[Lega Nord]].
Si celebra ogni anno in [[Padania]] e finisce sempre con euforici festeggiamenti, fiumi di Valcalepio Rosso e la tradizionale ''battaglia della polenta''. Vi partecipa una stretta cerchia di candidate antropomorfe tassativamente iscritte al partito della [[Lega Nord]].
L'attuale Miss Padania è [[Giuseppina Locatelli]].
L'attuale Miss Padania è Giuseppina Locatelli.


==Origine del rito==
==Origine del rito==
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La tradizione colloca la nascita di questo concorso di grettezza nell'Età del Bronzo, precisamente a ''Noterùn'' (attuale [[Bergamo]] Alta, all'epoca un piccolo villaggio di Orobi). In una notte tempestosa, pare che Ubert, sindaco arteriosclerotico del clan (soprannominato anche "Boss"), sia stato sorpreso a fornicare appassionatamente con una [[donna]] straniera, probabilmente etrusca. Per salvarsi dal linciaggio, Ubert disse di essere stato abbindolato dai poteri demoniaci della donna e, dopo averla rinchiusa in un baule di bronzo, spiegò ai suoi concittadini che una cosa del genere non sarebbe mai più successa. In supporto alla promessa ideò anche il rito di Miss Padania: un'[[orgia]] baccanale tra uomini e animali da cortile durante la quale veniva eletta la ''donna padana'' a tutti gli effetti, simbolo e modello femminile per antonomasia, figura priva di inestetismi etruschi quali la carnagione olivastra, gli zigomi bassi, i fianchi larghi e le forme sinuose.
La tradizione colloca la nascita di questo concorso di grettezza nell'Età del Bronzo, precisamente a ''Noterùn'' (attuale [[Bergamo]] Alta, all'epoca un piccolo villaggio di Orobi). In una notte tempestosa, pare che Ubert, sindaco arteriosclerotico del clan (soprannominato anche "Boss"), sia stato sorpreso a fornicare appassionatamente con una [[donna]] straniera, probabilmente etrusca. Per salvarsi dal linciaggio, Ubert disse di essere stato abbindolato dai poteri demoniaci della donna e, dopo averla rinchiusa in un baule di bronzo, spiegò ai suoi concittadini che una cosa del genere non sarebbe mai più successa. In supporto alla promessa ideò anche il rito di Miss Padania: un'[[orgia]] baccanale tra uomini e animali da cortile durante la quale veniva eletta la ''donna padana'' a tutti gli effetti, simbolo e modello femminile per antonomasia, figura priva di inestetismi etruschi quali la carnagione olivastra, gli zigomi bassi, i fianchi larghi e le forme sinuose.
Il concorso venne accettato con successo. Le prime venti edizioni di Miss Padania vantarono tra le vincitrici numerose genìe di cinghialesse. In seguito vennero elette anche femmine di razza umana.
Il concorso venne accettato con successo. Le prime venti edizioni di Miss Padania vantarono tra le vincitrici numerose genìe di cinghialesse. In seguito vennero elette anche femmine di razza umana.
Le vincitrici di "Miss Padania", hanno, in seguito, ricevuto il prestigiosissimo premio di "Miss PaCessa", premio ad esse assegnato per i loro propositi pacifici - leghisti.


==Svolgimento del rito==
==Svolgimento del rito==

Versione delle 20:37, 10 dic 2010

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Giuseppina Locatelli, Miss Padania 2008.
« Ciumbia! »
(Giuseppina Locatelli dopo aver ricevuto il titolo di Miss Padania 2008)

Miss Padania (o Miss Patanìa) è un titolo onorifico attribuito alla bifolca più verace del Nord Italia. Si celebra ogni anno in Padania e finisce sempre con euforici festeggiamenti, fiumi di Valcalepio Rosso e la tradizionale battaglia della polenta. Vi partecipa una stretta cerchia di candidate antropomorfe tassativamente iscritte al partito della Lega Nord. L'attuale Miss Padania è Giuseppina Locatelli.

Origine del rito

Filomena Esposito, Miss Padania 2006

La tradizione colloca la nascita di questo concorso di grettezza nell'Età del Bronzo, precisamente a Noterùn (attuale Bergamo Alta, all'epoca un piccolo villaggio di Orobi). In una notte tempestosa, pare che Ubert, sindaco arteriosclerotico del clan (soprannominato anche "Boss"), sia stato sorpreso a fornicare appassionatamente con una donna straniera, probabilmente etrusca. Per salvarsi dal linciaggio, Ubert disse di essere stato abbindolato dai poteri demoniaci della donna e, dopo averla rinchiusa in un baule di bronzo, spiegò ai suoi concittadini che una cosa del genere non sarebbe mai più successa. In supporto alla promessa ideò anche il rito di Miss Padania: un'orgia baccanale tra uomini e animali da cortile durante la quale veniva eletta la donna padana a tutti gli effetti, simbolo e modello femminile per antonomasia, figura priva di inestetismi etruschi quali la carnagione olivastra, gli zigomi bassi, i fianchi larghi e le forme sinuose. Il concorso venne accettato con successo. Le prime venti edizioni di Miss Padania vantarono tra le vincitrici numerose genìe di cinghialesse. In seguito vennero elette anche femmine di razza umana.

Svolgimento del rito

Anna Gargiulo, Miss Padania 2007

Codificato nella forma attuale, il concorso si divide in quattro fasi:

  • L'eliminazione fisica di tutte le candidate, eccetto due;
  • La lotta nel fango padano (terra bergamasca mischiata ad acqua del Po);
  • L'impiccagione di un extra-comunitario;
  • La merenda delle 18.00, culminante nella battaglia della polenta.

Le Miss più note

La carica di Miss Padania è stata affidata a personalità note anche in altri frangenti. Giovanna d'Arcore fu Miss nel 1432, soffiando il titolo a Michelle Hunziker, che lo vinse l'anno successivo. Nel 1942 venne eletta Eva Brown, nel '43 Rocco Buttiglione e nel '44 di nuovo Michelle Hunziker.