Bastardo

« Ti manderò a miglior vita, brutto figlio di un rapporto extraconiugale! »
« Basta! Ardo! »
(Giovanna D'Arco)

Il bastardo è la trasposizione in forma umana della legge di Murphy, ossia è un individuo che, se ha la possibilità anche minima di nuocere al prossimo, lo farà. I motivi apparenti possono essere infiniti - odio verso il mondo, noia, cattive influenze - ma la ragione ultima dei comportamenti di un bastardo è sempre, semplicemente, il suo essere bastardo. Chiedersi perché un bastardo si comporta come tale è come chiedersi perché un uccello vola, un pesce nuota o una donna sclera: è l'ordine naturale delle cose.

Misconcezioni

Nell'uso comune il termine viene impiegato impropriamente come sinonimo di altri epiteti di significato diverso; tale uso ha finito per imbastardirlo, contaminandolo con definizioni divergenti dal concetto primordiale. In verità esistono profonde differenze tra il bastardo e le altre specie umane a cui è comunemente accomunato[1].

Innanzitutto il bastardo va distinto dal cinico. Mentre quest'ultimo è semplicemente indifferente alla sofferenza altrui, il bastardo ne trae sollazzo. Se il cinico assiste ad un arresto cardiaco, ignora lo sventurato senza aiutarlo, giustificandosi che "tanto sarebbe morto lo stesso"; il bastardo invece si avvicina all'uomo a terra e gli tappa il naso - o lo piscia, o lo scippa, o lo sodomizza; insomma, fa di tutto fuorché ignorarlo.

Altra demarcazione va posta tra il bastardo e il criminale. Il delinquente può sì essere bastardo, ma non tutti i malviventi sono infami, né il contrario. Entrambi arrecano nocumento al prossimo: tuttavia, il criminale agisce solo in vista di un fine; invece il fine del bastardo è l'azione stessa del portare sofferenza. La differenza tra un delinquente bastardo e uno normale risiede proprio nel compiacimento che il primo trova nella sua opera. Ad esempio un ladro bastardo non cerca di derubare una villa, come farebbe un mariuolo comune: preferisce rapinare una mensa per poveri, e racimolare 300 euro negando il cibo a decine di poveracci, perché... perché è un bastardo, perché sennò?

Anche il rompicoglioni, quello che fa scherzi idioti, è un'entità separata rispetto al bastardo; la differenza sta nella reazione dei danneggiati, che sarà di semplice fastidio. Chi viene svegliato in piena notte dalla citofonata di un ragazzino rompicoglioni sarà seccato, probabilmente alterato, ma tornerà a dormire subito dopo: non sarà ferito, non verrà sconvolto dalla cattiveria del mondo, non passerà ore a compiangersi per il torto subito senza alcuna ragione. Una vera bastardata dev'essere tale da segnare irreversibilmente la mente della vittima, fino ad alterarne il carattere e la personalità.[2]

Tuttavia, la sovrapposizione più consolidata nel sentire comune e più difficile da districare resta quella tra la definizione di bastardo e quella di stronzo. In effetti è vero che i limiti tra le due razze sono sfumati e sovente la scelta dell'epiteto più adatto è inagevole anche per gli esperti[3]. Ciò accade perché le azioni del bastardo e quelle dello stronzo sono effettivamente simili, così come le motivazioni che li muovono. Nondimeno, la differenza c'è e, seppur difficile da delineare verbalmente, può essere avvertita da ognuno nel fondo del proprio cuore: il discrimine risiede nello scomodo, impudico, eppur innegabile fascino che il bastardo possiede e lo stronzo no. Nei recessi più nascosti della coscienza, chiunque sogna di essere bastardo - ma di certo nessuno vuol essere stronzo. È il giudizio degli altri a stabilire se un'azione merita l'appellativo di "bastardata" - vocabolo foriero di repulsione e allo stesso tempo di attrazione - oppure quello di "stronzata", in cui la stima scompare lasciando spazio al solo disprezzo[4]. Lo stronzo è un bastardo che ha fallito il suo scopo, facendo appunto la figura dello stronzo.

Eziopatogenesi

La causa della bastardaggine è ignota. Tendenzialmente, il figlio di un bastardo sarà a sua volta un bastardo, e questo denota un certo grado di familiarità; tuttavia i bastardi nascono anche da genitori normali. Inoltre uno studio condotto su 150 orfani adottati[5] ha rivelato che i figli di genitori bastardi adottati da famiglie normali sviluppano ugualmente la sindrome, mentre sui bambini non portatori adottati da bastardi non si hanno dati, in quanto ai bastardi non è concesso adottare i bambini (e neppure donare sangue ed organi), in questo sedicente paese civile.

Ad ogni modo, al giorno d'oggi c'è comune accordo che allo sviluppo del fenotipo bastardesco concorrano influenze genetiche e soprattutto ambientali. Per questo ha fondamentale importanza analizzare le esperienze pregresse del paziente per individuare i possibili fattori che lo hanno portato a diventare bastardo.
Il caso più frequente è quello dell’emulazione di un modello, il più delle volte familiare: è lo stesso bastardo ad educare il pargolo ai principi della sua fede, consapevole che immettere nuove canaglie nella società rappresenta anch'esso un atto di ragguardevole bastardaggine. Ovviamente, il modo migliore per insegnare ad un bambino come essere bastardi è essere bastardi con lui: attraverso violenze immotivate, prepotenze futili, scherzi crudeli e una cronica privazione di affetto, padri e fratelli maggiori forgiano nel corpo e nella mente i rampolli della famiglia, celando dietro al ghigno compiaciuto la preoccupazione amorevole di farli crescere preparati alla durezza della vita... No, scherzo, lo fanno solo per cattiveria.

Altra tipica esperienza che conduce alla bastardaggine è il trauma pregresso. Coloro che hanno sofferto hanno sovente il desiderio di spandere sofferenza gratuita, diventando quindi bastardi. Chi ha subito un tradimento diventa un infedele; chi ha subito una truffa diventa uno che cerca sempre di fregarti; chi ha subito la vittoria di Berlusconi diventa un drugo.

In un certo numero di casi, la causa della bastardaggine non può essere rinvenuta: nessuna educazione sbagliata, nessun trauma infantile, nessuna predisposizione genetica, niente. Nel 1898 il dottor Domenech Connard ha sottoposto ad ipnosi uno di questi soggetti (un cioccolataio che aveva defecato nella sua cioccolata ogni giorno per 25 anni): questi dichiarò di udire una sorta di voce nella mente che gli suggeriva le malefatte da compiere, un bâtard intérieur. Questi cosiddetti "bastardi dentro" avrebbero in effetti un vero e proprio organo supplementare nel cervello che costituirebbe la loro fonte di bastardaggine, la quale infatti è generalmente superiore alla norma.


Esempi di bastardismo

Tarallo

« Che sito eccezionale. Mi ci farò un culo a tarallo, fino a sconvolgerlo completamente »
« Ma andate un po a fanculo ! VANDALI, A ME!! »
« Io le palle te le metto in una morsa idraulica e te le strizzo, così vedi che non ti girano più. Schifoso pezzo di merda, tu sei una matricola del cazzo. Ti faccio calare io quella spocchia bimbetto rotto in culo ! Tu per me sei meno della merda, tu sei meno dello zero sporco bastardo sei solo una diarrea schiacciata sotto uno stivale anfibio, lurido schifoso incapace ! sei un incapace ! Io ti faccio sudare, sporco figlio di troia! »
« I classici, cazzo: I CLASSICI »

Il Sergente Maggiore Anonimo A Tarallo - per gli amici Ano, per noialtri Culo - è un bastardo dentro che ha il doppio di Q.I. di tutti voi bimbetti. Non fatelo incazzare, o vi farà sudare! vi farà correre! e poi vi farà anche fare 300 flessioni nel fango! Con lui non si sbaglia a parlare, chiaro?

Tarallo è soprattutto il Sommo Profeta dell' , il Magnifico Disegno Universale che solo a lui è stato rivelato e che pertanto deve realizzare. Anche senza chiedere il permesso. E se non vi va bene, andate un po' a fanculo.

Bio

L'infanzia

Tarallo nasce nel 1972[citazione necessaria]; fin dall'infanzia sente forte il disagio per la mancanza di   nel mondo. All'asilo niente era come avrebbe dovuto essere: i disegni, le collanine di pasta e le statuette di pongo non erano minimamente classificati per soggetto, colore, stile, metodica di esecuzione, città d'Italia, e i bambini non facevano che giocare tutto il giorno invece di porre rimedio a questa situazione («bambocci...»).
Perciò, generosamente, se ne occupò lui. Catalogò minuziosamente i disegni e le altre opere dei bambini, facendosi un culo a tarallo senza alcun riconoscimento: infatti, non essendo iscritto all'asilo - un po' perché aveva 15 anni in più degli altri bambini, un po' perché «sono cazzi miei» - doveva agire di notte, all'insaputa di tutti.
La mattina dopo, i bambini ritrovavano tutte le loro cose etichettate e disposte secondo un   deciso da chissà chi senza il loro consenso, e non sapevano nemmeno chi dovevano ringraziare.

Il primo amore

Il secondo amore

La prima macchina e la seconda

L'incontro con Wikipedia

Culo e Nonciclopedia



Cuore

Il quore (dal latino quorum) è un organo del corpo umano inventato dagli stilisti gay e dalle femministe per fare morire prematuramente di infarto padri e mariti maschilisti o cornuti.

Descrizione

Il cuore è a forma di cuore, anche se non è bello come quello delle carte francesi, dei biglietti di San Valentino.

Come ben si sa il cuore è un organo inutile perhè come hanno dimostrato i cattivi che hanno vinto tutte le guerre del mondo, senza si vive bene e meglio, perché si diventa immortali.

Lo sapevano bene i Maya e gli Aztechi che strappavano il cuore alle loro vittime per venderlo a Mike Bongiorno sotto forma di olio (Olio Cuore) nella speranza che tirasse le cuoia. Purtroppo per loro gli spagnoli li hanno eliminati prima che compissero la loro opera.

Curiosità

  • Il più famoso ad avere un cuore fu Gesù che morì volentieri a Woodstock per lasciare a tutti il suo cuore e diventare una divinità. Mica scemo.
  • Dopo l'adozione degli euri, il cuore è stato sostituito dal cueuro.

Interviste possibili di Fabio Fazio

Lagerback: Ha fondato un partito che in capo a soli 10 anni ha ottenuto il 32% dei voti ed è salito al governo. Il suo libro "La mia battaglia" ha venduto 12 milione di copie solo in Germania ed è stato tradotto in tutto il mondo. È qui con noi: Adolf Hitler!
Fazio: Buonasera... È un grande onore averla qui.
Hitler: Grazie.
F: Ragazzi, Adolf Hitler! Ah, che bello... Prima di iniziare con le domande del pubblico, mi tolga una curiosità. Con tutto il rispetto... I baffi... sono veri?

(risate del pubblico)

H: Hahaha. Sì, sono veri, però il colore no.
F: Ah, sono tinti?
H: Sì, li tingo, al naturale sarebbero più chiari.
F: Beh, ma è uno scoop! Scoop! In esclusiva per Che tempo che fa!

(applausi)

Andiamo avanti... un nostro spettatore le chiede: da cosa nasce il suo odio per gli ebrei?
H: Guardi... la stampa e i media creano degli spauracchi e distorcono la realtà per fare sensazione. Molti di coloro che mi attaccano non conoscono le mie vere dichiarazioni: se leggessero i miei libri -
F: LUCIANA!!! ... ah... mi scusi, continui...
H:... dicevo... se leggessero i miei libri, si accorgerebbero che io non dico mai di odiare gli ebrei. Io mi limito a spiegare perché vanno sterminati. Ma non incito all'odio.
F: Il suo libro approfondisce molto questo tema...
H: Sì... Tralaltro, le rivelo un altro segreto, una prova che io non potrei mai odiare gli ebrei. Mio zio... è uno di loro.
F: Ebreo?
H: Sì. Zio Mordecai; è il marito della sorella di mia madre.
F: Ma dai? E andate d'accordo?
H: Quando non si parla di politica sì.

(risate e applausi)

F: Nyehyehyehyehyeh... snorkt! Immagino. Salutiamo zio Mordecai... che adesso ci sta guardando, vero?
H: Sicuramente. Dall'alto...
F: ...

  1. ^ com'un comune comunista comunicò ai comunardi in comunità
  2. ^ Però, relativamente all'esempio succitato, val la pena di notare che citofonare allo stesso appartamento tutte le notti, con assiduità persecutoria, magari più di una volta a notte, è una bastardata niente male, con potenziali effetti devastanti per la stabilità mentale della vittima. Provare per credere
  3. ^ Esperti in... ehm... uhm... [citazione necessaria]
  4. ^ Si badi però che il parere della vittima non conta, in quanto non imparziale
  5. ^ House et al. - Piccoli bastardi... Ma mai quanto me