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{{Sottotitolo|Da Nonciclopedia, l'enciclopedia inaffondabile}}
{{titolo|Fidel Castro}}


[[File:Fidel_castro_01.jpg‎|right|thumb|260px|''Dammi dieci euro di fumo, ma che sia buono.'']]
{{Wikipedia}}
{{nonNotizieLink|Fidel Castro lascia il potere (o almeno così dice)}}


[[File:Statua di Cook Che urina.jpg|270px|thumb|right|Il capitano Coock, uomo di rara intelligenza, pisciava sempre col vento in poppa.]]


{{cit2|Comandante, adesso lei percorre la biscaggina di prua in senso contrario e torna a bordo, cazzo!|La Capitaneria di porto a James Cook che durante un naufragio coordinava i soccorsi da una discoteca di Rimini.}}
{{Cit2|La Storia mi assolverà {{censura|specie se sarò io a scriverla}}.|Fidel Castro dopo il primo fallimentare tentativo rivoluzionario.}}


{{Cit2|Un rivolufionario, un uomo, un mifo|Gianni Minà su Fidel Castro.}}


'''Titanic''' è un [[film]] del [[1997]] diretto da [[James Cameron]], con protagonisti il giovane [[Leonardo Di Caprio]] e la bonazza [[Kate Winsley]].<br />Il film racconta cosa sarebbe potuto succedere se il Titanic, nel suo viaggio inaugurale, fosse affondato invece di arrivare sano e salvo a [[New York]] come in effetti avvenne. Essendo un mago degli [[effetti speciali]], Cameron riesce a far sembrare Di Caprio e la Winsley quasi degli attori, e questa maestria gli vale la conquista della bellezza di 11 [[Oscar]] e un chilo e mezzo di luganega.
= Biografia =
[[File:Rossano_Rubicondi.jpg‎|left|thumb|200px|Il compagno Fidel in una foto di stamattina.]]
Nato a [[L'Avana]] il 13 aprile [[1980]], '''Fidel Castro''' si avvicina al traguardo dei trent'anni baldanzoso come quando era ventenne. Sarà proprio il giorno del suo compleanno che il [[Lider Maximo]] festeggerà con i compagni cittadini i due anni dalla presa del potere del proletariato.<br />Da quando è stato eletto [[il compagno]] Fidel si è dedicato incessantemente al lavoro per migliorare le già ottime condizioni di vita della magnifica isola invisa agli [[Stati Uniti]] per i quali rappresenta, oltre che il maggior avversario dal punto di vista economico e militare, il modello sociale al quale aspirano.<br />Non solo la Riforma della Sanità, fiore all'occhiello del governo cubano riconosciuto persino in [[Europa]], e la lotta alla criminalità, senza mai usare il pugno duro come [[USA|da altre parti]], ma anche il meno pubblicizzato Programma Spaziale, che ha portato Cuba per prima sulla [[luna]] (con il beffardo cammeo della posa, da parte dell'astronauta Nello Bracciofuerte, della [[bandiera americana]] sulla superficie lunare, come a dire {{quote|Siamo arrivati prima noi! Se volete la prossima volta vi diamo un passaggio; per ora abbiamo portato la vostra bandiera.|}}
{{citnec|e=Fonte Granma}}.<br />


== Trama ==
=Primo intermezzo=
Il film inizia come un documentario del [[National Geographic]], poi si vede una vecchietta che, in preda al [[delirium tremens]], racconta a quelli del National Geographic una travolgente storia d'amore. <br />[[C'era una volta]] una bellissima ragazza (la vecchia!) che, fidanzata ad un ricchissimo e viscido uomo d'affari, s'imbarcava sul Titanic per un viaggio di piacere negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. E c'era anche una volta un bellissimo ma poverissimo ragazzo irlandese che, vincendo una mano di [[poker]] all'ultimo momento, si apprestava anch'egli a salire
Se usassimo come fonte documentale solo la voce ufficiale di Cuba, queste sarebbero le informazioni in nostro possesso. Fortunatamente [[Vittorio Feltri|qualcuno]] ha scavato ben più in profondità ed è in grado di scrivere una castrografia reale.
sul nuovissimo transatlantico.<br />Nella prima mezzora del film, così anche come nella seconda, protagonisti e comprimari fanno a gara per dire che il Titanic è una nave inaffondabile e che il comandante è quanto di meglio ci sia sul mercato, anche perché [[Schettino]] non era ancora nato.<br />Naturalmente la ragazza viaggia nelle lussuosissime suite della prima classe in compagnia di nobili e miliardari, mentre il tipo è nel carro bestiame della terza classe in compagnia di animali da cortile ed emigranti italiani.<br />Se non si trattasse di un film, i due non si sarebbero mai incontrati e ciccia, ma siccome c'era da tirare su una storia, Kate Winsley, che nel film si chiama Rose, decide di suicidarsi. Dopo aver fallito trattenendo il respiro, si risolve a buttarsi in mare dalla prua della nave. Ma proprio mentre si sta per mollare giù [[Gente che passava di lì per caso|chi passa lì per caso]]? Proprio lui, Jack Dawson interpretato da Di Caprio che, prendendola un po' per il culo e pregustando di succhiarle le tette, riesce a farla desistere.


=Biografia non censurata del compagno Fidel Castro=
Fedele La Rosa nasce a Castrovillari in una data imprecisata - i documenti in nostro possesso discordano lievemente - tra il 12 febbraio [[1734]] e il 26 giugno [[1899]].<br />Figlio di madre ignota (per comodità d'ora in poi [[Puttana di alto bordo|M.ignota]] '''N.d.A.''') e [[Padre Pio|Padre pio]], entra ben presto in contatto con la [[mafia]] e ne scala le gerarchie diventando ben presto [[gerarca]]. A seguito di numerosi ed efferati crimini, compiuti peraltro maldestramente, è ricercato dalla [[polizia]] del Nord che è ormai sulle sue tracce quando, grazie alla complicità di quello che chiameremo il [[Mister X]]<ref>[[Oliviero Diliberto]], ci siamo capiti.</ref>, riesce a riparare a Cuba.<br />Cuba a quel tempo, siamo nei primi anni del Novecento, è una bellissima città (sic!) piena di negozi sfavillanti, fabbrichette operose e gente che si fa il [[culo]] lavorando dalla mattina alla sera.<br />Con l'arrivo di uno [[zingaro|sfaccendato e delinquente]] come il calabrese La Rosa, i teppistelli del luogo trovano un punto di riferimento che li porta a organizzarsi in bande. Il [[lampagnone]] barbuto chiama a Cuba alcuni dei suoi [[compagni di merende]] italiani come Giangiacomo Feltrinelli, Prospero Gallinari, Mario Moretti e [[Romano Prodi]] e insieme ordiscono un piano eversivo per impadronirsi del potere che è l'unica cosa che, da che mondo è mondo, interessa ai comunisti.<br />Per meglio mimetizzarsi, il La Rosa prende - come già fecero Don [[Vito Corleone]] a [[New York]] e Martin [[Palermo]] a [[Buenos Aires]] - il nome del proprio paese d'origine, muta Fedele in Fidel e diviene il famigerato Fidel Castro.
Cominciò a rompere i [[coglioni]] a destra e a manca impedendo al governo dell'illuminato Batista di lavorare ed attuare le riforme che il popolo perbene, quello del nord di Cuba, chiedeva a gran voce. Arrivò perfino al punto di tirare una statuetta del duomo dell'Avana in testa al Presidente rischiando di ucciderlo.


== Voci correlate ==
Castro e i suoi compari (in seguito rispediti in [[Italia]] per tentare di instaurare anche da noi una dittatura del proletariato), spalleggiati da Stalin, [[Palmiro Togliatti|Togliatti]], [[Gambadilegno]] e Prodi, massacrando vecchi, stuprando le donne e affogando i bambini nel sangue delle stesse madri, s'impadronirono della Moncada<ref>O come cazzo si chiama il Palazzo del Governo a Cuba...</ref>, decapitarono Batista e se ne cibarono per cena.<br />Stalin e Prodi, quindi, misero Castro a capo del nuovo governo cubano e, manovrandolo come un burattino, fecero di lui l'ultimo baluardo contro l'[[esportazione della democrazia]] nel Sudamerica.
*[[Cristoforo Colombo]]

*[[Amerigo Vespucci]]
Dalla morte di Stalin in poi, le redini che dirigono la politica di Castro sono tenute saldamente da Romano Prodi, saltuariamente coadiuvato da [[Pecoraro Scanio]] e da [[Luxuria]]. È davanti agli occhi di tutti il bordello che, dopo quasi due secoli ininterrotti di castro-prodismo, è diventata Cuba: un luogo di terrore, morte e disperazione.
*[[Vasco da Gama]]
{{citnec|e=Fonte Il Giornale}}
*[[Ferdinando Magellano]]
<center><youtube>http://www.youtube.com/watch?v=Kw-55raz3fI&feature=related</youtube></center>
*[[Fabrizio Ravanelli]]


=Secondo intermezzo=
Anche in questo modo, leggendo [[Vittorio Feltri|Feltri]], non avremmo una versione corretta di ciò che è stato e rappresenta tutt'oggi Fidel Castro. È necessario rivolgersi a degli storici più autorevoli come [[l'autore di questo articolo]].

=Biografia ragionata e autorevole=

'''Fidel Castro''' nasce a Guantanamera nel [[1910]] da una famiglia di ricchissimi braccianti. Frequenta la scuola dei [[Gesuiti]] fino ai tredici anni, quando decide di averne avuto abbastanza; non sarà peraltro un addio definitivo ai banchi di scuola perché, appena asceso al potere, farà tredici anni in uno conseguendo la [[laurea]] in [[giurisprudenza]].<br />Fidel passa l'adolescenza tra i bar e i bordelli della sua città, ed è proprio in questi ambienti pregni di [[cultura]] che forma il suo pensiero politico basandosi sull'esperienza russa che proprio in quel momento vive il suo massimo fulgore sotto la guida di [[Stalin]]. [[File:Fidel_Castro_baseball.jpg‎|left|thumb|300px|''Andiam, andiam, andiamo a mazzolar'']]<br />La [[dittatura]] di Batista, già maggiordomo di [[Paperon de' Paperoni|Paperone]] e fondatore dell'omonima Chiesa, gli diviene sempre più insopportabile e Castro teorizza di sostituire quell'opprimente regime militare con un'opprimente dittatura [[comunista]].<br />
{{cit|Che ce vo'. Annamo da Batista, je diamo du' legnate e se pijamo la su' seggiola|Il piano insurrezionale di un ingenuo Fidel Castro}}<br />
I quindici anni di galera ai quali fu condannato per questo tentativo, gli fecero capire che non sarebbe stato facile prendere il potere.<br />.{{Blurb|Right|E se prima eravamo in due a ballare l'hully gully, adesso siamo in tre a ballare l'Hully Gully|Fidel Castrocaro}}. L'attacco americano alla Baia dei Porci, che peraltro con c'entrava un cazzo, lo rafforzò nelle sue convinzioni contro il capitalismo e lo spinse a cominciare una marcia che, partendo da Guantanamera in [[quattro gatti]], avrebbe dovuto condurre nella capitale migliaia di rivoluzionari <s>raccattati</s> unitisi per strada. Quattro mesi e duemila morti più tardi, finalmente Castro entrò a Santiago e s'impossessò del palazzo presidenziale.<br /><br />
<center>''"Cazzo volete?"'' si sentì chiedere.<br />
''"Il palazzo è nostro, la capitale è nostra, il Paese è nostro, e Voi siete deposto!"'', rispose Castro marziale.<br />
''"Tanto piacere! E chi sareste?"''.<br />
''"L'Esercito di Liberazione Cubana, per servirla"''.<br />
''"Bene, allora avete camminato troppo, qui siamo in Cile."''</center>.<br /><br />
I ''barbudos'' impiegarono svariati mesi per riguadagnare l'isola ma finalmente, grazie anche alle indicazioni di qualche passante, giunsero al Palazzo presidenziale, lo conquistarono e deposero Batista.

Fidel fu acclamato Presidente e subitò nomino suo fratello Raul ministro degli Interni e sua sorella [[Chanel]] [[ministro per le Pari Opportunità]]; a [[Che Guevara]] fu assegnato il Ministero degli Esteri, a [[Snoopy]] quello per i Rapporti con il Parlamento, poi, vista la scarsa efficacia di Snoopy, assieme al Ministero fu soppresso anche il [[Parlamento]].

===Politica castrista===

Il primo atto della politica estera di Castro fu la rottura delle relazioni diplomatiche con gli [[USA]], tanto per far contento [[Stalin]] che, purtroppo, era però morto senza prevenire Fidel mentre il suo successore Kruscev faceva [[lingua in bocca]] con gli americani. Questa presa di posizione gli valse comunque il plauso di [[Mao Zedong]] che gli inviò un cabaret di [[involtini primavera]] in segno di riconoscenza. Stabilì poi un'alleanza con il venezuelano [[Chavez]] e il brasiliano [[Lula]] che non andò troppo avanti perché quei due, che frequentavano ancora la [[scuola materna]], non è che avessero poi tanto potere.

Negli affari interni, si dedicò alla fortunata Riforma Sanitaria (estrasse a sorte diverse proposte e uscì proprio il primo numero estratto sulla ruota di [[Bari]]), alla lotta contro l'abigeato e a tutte le altre parole di etimologia sconosciuta. Sviluppò la cultura della figa imponendo alle cubane elastici costumi sessuali, ma allo stesso tempo scoraggiò il [[turimo sessuale]] pretendendo tariffe minime di 50 euro per le prestazioni con gli stranieri.

===Legge elettorale cubana===
Per non tediare troppo il popolo, Castro decise fin da subito di non ricorrere troppo spesso alle elezioni. Una volta ogni quarant'anni sarebbe stato sufficiente per garantire la necessaria alternanza democratica.

La legge elettorale attualmente in vigore, il cosidetto '''Fidelcastrum''', prevede che al partito che prende il maggior numero di voti sia assegnato un [[premio di maggioranza|premio]] pari al 100% dei seggi, in modo da assicurare una discreta governabilità. Per candidarsi alla presidenza della repubblica è sufficiente aver compiuto i settant'anni, aver governato per almeno trentanove anni e vestirsi abitualmente in modo ridicolo.

==Fidel e le donne==
[[File:Victoria_Silvstedt_bocca.jpg‎|right|thumb|210px|Hasta la Victoria siempre]]

Uomo estremamente serio e posato, sobrio e pragmatico, Fidel Castro appena vede un [[pelo di fica|pelo di figa]] perde il lume della ragione.
{{quote|Bionde, more o rosse, alte o basse, magre o grasse, l'importante è che respirino!|Filosofia castrista sulle donne}}
Il Lider Maximo, molto corteggiato dall'universo femminile per la sua bellezza più che per il suo potere, ha sempre fatto le cose con la massima riservatezza. Purtroppo la [[CIA]], con i potenti mezzi a propria disposizione, è riuscita a coglierlo in un momento intimo e ha diffuso il video girato nel circuito [[pornografico]] di [[internet]].
Il filmato risale al [[1995]] quando una già attempata [[Regina Elisabetta]] d'[[Inghilterra]] si trova in visita ufficiale a Cuba, ospite nel palazzo di Castro.
Il video inizia con la regina che prende il sole in topless a bordo piscina, indossando solo un minuscolo [[tanga]] [[fucsia]] e un cappellino sormontato da papaveri alti sei metri per proteggere il regale viso dal sole.
A un certo punto arriva Fidel, la cui uniforme militare verde oliva non riesce a nascondere la poderosa [[erezione]] che, senza dire ''né ai né bai'', le si accovaccia tra le cosce, [[File:Fidel_castro_02.jpg‎|left|thumb|200px|''Aspettami nel letto grande che mi ha regalato Putin'']]
le sfila le mutandine e si produce in un [[cunnilingus]] che porta Elisabetta all'orgasmo nel giro di due minuti. Ma proprio quando il sorriso della regina diventa più maliziosetto e sfocia in un'aristocratica allitterazione in lingua originale {{quote|Yep, gimme your dick deep!|}} che sembra invitare Castro a una visita più approfondita, il Comandante si rialza, liscia l'uniforme e, impettito, accenna un inchino, se ne va e, solo dopo essere uscito dal campo visivo della regina, si ripulisce la barba dalle ragnatele e croste rimaste impigliate.

È su questo comportamento che la CIA ha puntato per cercare di far passare il messaggio che Fidel Castro sia in fondo impotente e quindi non degno di guidare non dico Cuba, ma nemmeno un'[[Ape]].

==L'abdicazione==
Fermamente convinto che democrazia e lunghezza del potere siano inversamente proporzionali, Fidel Castro, già dopo due anni di governo, pensò di passare la mano a un leader più giovane e ritirarsi a vita privata ma, nonostante gli sforzi profusi nella ricerca di un degno successore, ha fallito nel suo tentativo ed è stato costretto a bere il calice amaro del potere assoluto per cinquant'anni di fila.
Eppure, già nel [[1962]] aveva individuato il suo delfino in [[Pisellino]], figlio di [[Braccio di Ferro]], che però oppose il ''gran rifiuto''. Stessa sorte ebbero in futuro le designazioni di [[Nino Bixio]], [[Alan Ford]] e [[Duffy Duck]].<br />Finalmente, nel 2008, il fratello Raul accettò la successione e Fidel potè ritirarsi.
{{spoiler}}
Il programma televisivo [[Voyager - Ai confini della conoscenza]], ha però dimostrato come Raul, novello [[Norman Bates]], avesse ucciso Fidel già nel [[1960]], l'aveva impagliato, nascosto in soffitta e tirato fuori solo nelle occasioni ufficiali facendolo muovere e parlare con l'ausilio del [[ventriloquo]] [[Luis Moreno]].

=Amici di Fidel=
Fra gli amici della Cuba di Fidel vanno ricordati in particolare [[Ernst Hemingway]] che vi apprese l'amore per la vita, [[Gabriel Garcia Marquez|Gabo]] che vi prese l'ossessione per le puttane, e [[Diego Armando Maradona]] che a Cuba guarì dalla dipendenza dalla [[cocaina]] per buttarsi nella più proletaria [[eroina]].

=Curiosità=
{{curiosità}}
*Castrovillari, Castrocaro, castrato, Castroil, Castrucio Castracani, Goncha castoro, sono tuttii giochi di parole che si sarebbero potuti fare con Castro ma che l'autore ha preferito '''in parte''' evitare.
*[[Maurizio Belpietro]], che ha letto in bozza questo articolo, dice di essere orientato più verso le posizioni di Feltri che verso quelle dell'autore.
*[[Antonio Di Pietro]], anche lui lettore dell'anteprima, ha fatto un commento che il correttore automatico si rifiuta di riportare.

=Voci correlate=
*[[Cuba]]
*[[Che Guevara]]

=Note=
{{Note|1}}




{{terroristi}}

[[Categoria:comunisti]]
[[Categoria:Capi di stato]]

[[da:Fidel Castro]]
[[de:Fidel Castro]]
[[en:Fidel Castor]]
[[es:Fidel Castro]]
[[fi:Fidel Castro]]
[[fr:Fidel Castro]]
[[he:פידל קסטרו]]
[[ja:フィデル・カストロ]]
[[nl:Fidel Castro]]
[[no:Fidel Castro]]
[[pl:Fidel Castro]]
[[zh:喀死猪]]
[[zh-tw:卡斯拙]]

Versione attuale delle 16:47, 6 mag 2012


Il capitano Coock, uomo di rara intelligenza, pisciava sempre col vento in poppa.
« Comandante, adesso lei percorre la biscaggina di prua in senso contrario e torna a bordo, cazzo! »
(La Capitaneria di porto a James Cook che durante un naufragio coordinava i soccorsi da una discoteca di Rimini.)


Titanic è un film del 1997 diretto da James Cameron, con protagonisti il giovane Leonardo Di Caprio e la bonazza Kate Winsley.
Il film racconta cosa sarebbe potuto succedere se il Titanic, nel suo viaggio inaugurale, fosse affondato invece di arrivare sano e salvo a New York come in effetti avvenne. Essendo un mago degli effetti speciali, Cameron riesce a far sembrare Di Caprio e la Winsley quasi degli attori, e questa maestria gli vale la conquista della bellezza di 11 Oscar e un chilo e mezzo di luganega.

Trama

Il film inizia come un documentario del National Geographic, poi si vede una vecchietta che, in preda al delirium tremens, racconta a quelli del National Geographic una travolgente storia d'amore.
C'era una volta una bellissima ragazza (la vecchia!) che, fidanzata ad un ricchissimo e viscido uomo d'affari, s'imbarcava sul Titanic per un viaggio di piacere negli Stati Uniti. E c'era anche una volta un bellissimo ma poverissimo ragazzo irlandese che, vincendo una mano di poker all'ultimo momento, si apprestava anch'egli a salire sul nuovissimo transatlantico.
Nella prima mezzora del film, così anche come nella seconda, protagonisti e comprimari fanno a gara per dire che il Titanic è una nave inaffondabile e che il comandante è quanto di meglio ci sia sul mercato, anche perché Schettino non era ancora nato.
Naturalmente la ragazza viaggia nelle lussuosissime suite della prima classe in compagnia di nobili e miliardari, mentre il tipo è nel carro bestiame della terza classe in compagnia di animali da cortile ed emigranti italiani.
Se non si trattasse di un film, i due non si sarebbero mai incontrati e ciccia, ma siccome c'era da tirare su una storia, Kate Winsley, che nel film si chiama Rose, decide di suicidarsi. Dopo aver fallito trattenendo il respiro, si risolve a buttarsi in mare dalla prua della nave. Ma proprio mentre si sta per mollare giù chi passa lì per caso? Proprio lui, Jack Dawson interpretato da Di Caprio che, prendendola un po' per il culo e pregustando di succhiarle le tette, riesce a farla desistere.


Voci correlate