Utente:Nonciclopediologo/Sandbox 14

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Anche se sembrano due coglioni cadenti, si tratta di barba ben curata (o così pare)

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Il termine barba (dal russo Барбона, Barbon[1]), è stato da sempre associato a quel tipo di escrescenza facciale, caratterizzante il maschio umano (e non solo) e comunemente definita pelo, che nella maggior parte dei casi[citazione necessaria] si trova attaccata sotto al mento. In alcuni esemplari, dalla rarità unica, tale peluria si trova fuoriuscente dalle orecchie. Un caso storico documentato è questo signore indiano che mostra con orgoglio la sua peluria auricolare, utilizzata come organo di senso, un po' come le vibrisse di un gatto. Un altro caso, questo del tutto italiano, è il signor Severino Germani che dopo anni di esperienza riesce a ripiegare i suoi peli come se fossero capelli.

Nell'80% dei casi la barba è una peculiare caratteristica fisica degli individui di sicuro sesso maschile. Il restante 20% (strani personaggi di genere non ben definito) la possiede solo perché i cromosomi si ostinano ad essere di tipo XY. Tuttavia a volte può capitare di vedere donne (o sedicenti tali) con peluria facciale pronunciata; in questo caso si parla di donna barbuta, essere mitologico che è entrato nel gergo comune grazie ad un proverbio: Template:Quote2

La barba nella storia

La leggenda vuole che il primo Homo, non solo non abbia trovato il modo migliore per radersi, ma la barba è rimasta con lui anche dopo secoli, giungendo fino a noi.
La leggenda vuole che il primo Homo, non solo non abbia trovato il modo migliore per radersi, ma la barba è rimasta con lui anche dopo secoli, giungendo fino a noi.
Una sconcertante realtà.
Una sconcertante realtà.

Fin dall'avvento dell'uomo sul pianeta Terra, la barba lo ha sempre infastidito; si narra che il primo Homo sapiens, scivolato dall'albero dell'evoluzione, dopo essersi rialzato, con la mano alla schiena per il dolore, abbia esclamato le seguenti parole: Template:Quote2

Fu così che dopo numerose cadute su quei peli, che arrivavano sempre sotto i piedi, l'uomo decise di estirpare quel disagio dal suo viso. I primi tentativi furono disastrosi: entusiasta dalla recente scoperta del fuoco l'uomo decise di provare a bruciarseli direttamente... senza sapere però che questi sono altamente infiammabili; fu così che la combustione si spostò fino ai capelli e al petto, per poi estinguersi naturalmente (gli estintori di casa erano infatti scarichi, dopo l'ultimo barbecue finito male...).

Intuito abbastanza velocemente che quello non era il metodo migliore, provò subito altre fantasiose possibilità. Fu così che esausto finì a sfregarsi con la faccia sopra ad una roccia, ma si accorse dopo poco che rimanere senza guancia non è cosa gradevole. Non guardò mai più Il libro della giungla della Disney e cominciò ad odiare Baloo.

Dopo innumerevoli tentativi, sperando invano di riuscire a ripulirsi la faccia, pensò che recarsi al negozio di elettrodomestici della valle fosse la cosa migliore. Così si comprò un rasoio multifunzione, con lozione incorporata. I suoi guai erano finiti... fino a quando il rasoio si ruppe! L'urlo che l'uomo fece si sentì a centinaia di km e nacque così il mito di Tarzan, che in realtà era goffo, inciampava sempre (sulla barba) e non riusciva mai a prendere le liane, triste e sconsolato (...non aveva più il rasoio) trascorreva le giornate guardando all'ombra di un baobab, Un posto al sole.

Teorie barbose

Quando ancora la scienza non sapeva scrivere, alcuni studiosi dell'Università di Bologna cercarono di capire l'origine della barba e perché questa crescesse solo agli uomini; ne nacquero alcune divertenti teorie:

  1. I geni della barba non fanno parte del corredo genetico di un uomo, alla sua nascita. Recenti studi hanno infatti dimostrato che la barba non è altro che quello che rimane dei capelli quando questi, per incomprensibili ragioni, decidono di migrare verso il basso. Quelli che non cadono a terra, scatenando le ire delle mogli, si fermano sul mento per stazionarvi a vita, fin quando il malcapitato marito è convinto a radersi, altrimenti potrebbe sperimentare un insolito tipo di mimetismo (come mostra la figura a fianco).
  2. Si scoprì che la barba cresceva soltanto negli individui che vivevano in luoghi sperduti delle montagne. A differenza di quello che si potrebbe pensare, non si tratta di mancanza di rasoio o di elettricità, ma per rendere la socializzazione più agevole. Gli orsi infatti gradivano molto l'uomo barbuto.

== Personaggi legati alla barba

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Il piccolo Mosè, triste perché la mamma gli ha detto di non giocare con l'acqua.

Molti personaggi devono a questo accessorio facciale la loro fama:

  • Federico Barbarossa, famoso per essere caduto in un barile di birra da bambino;
  • Pirata Barbanera, fu già Pirata Barbabianca, ma dopo un incontro ravvicinato con un polpo e il suo inchiostro è divenuto Barbanera;
  • Barbablù, ghiotto di puffi;
  • La famiglia Barbapapà, ah...questa nessuno lo sa, nemmeno il loro creatore.
  • Barbagianni
  • Mosè, si narra che divise le acque, ma in realtà gli bastò immergere la sua barba in acqua per prosciugare l'intero Mar Rosso.
  • Conan il barbàro, quando ancora non si chiamava barbiere e prima che i barbari gli rovinarono la nomea.
  • Bud Spencer, che quando andava dal barbiere e gli veniva chiesto se voleva barba o capelli, rispondeva Osvaldo![2].
  • In Veneto il termine Barba è associato allo zio...

Video davvero barbosi




Voci tricollegate

Il mimetismo è importante...

Immagini e video


Note