Utente:Nonciclopediologo/Sandbox 14

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Anche se sembrano due coglioni cadenti, si tratta di barba ben curata (o così pare)
Vari tipi di barba
#Incolta - Dai mamma, non rompere: non è così lunga! A George Clooney non romperesti così tanto le palle! #Baffi - Freddy Mercury prima di diventare una Drag queen membro dei Queen. #Paramento - Spacciato per barba, il paramento si presenta nell'uomo quando dimentica di radersi sotto al mento. #Pizzo - Definito anche pizzetto, inizialmente veniva creato con ricami derivati da intimo femminile. #Basettoni - Hugh Jackman era un fan accanito del Commissario Basettoni. #Esperi-mento - Tentativo di rasatura mal riuscito. #Moschettiere - Usato dai francesi per depistare i sospetti sulle loro tendenze sessuali. #Barbone - Utile per chi vuole intraprendere il mestiere del barbone, frequente in chi ha smarrito il rasoio.


« C'è un nome per le persone senza barba... Donne! »
(Detto popolare maschile.)

Il termine barba (dal russo Барбона, Barbon[1]), è stato da sempre associato a quel tipo di escrescenza facciale, caratterizzante il maschio umano (e non solo) e comunemente definita pelo, che nella maggior parte dei casi[citazione necessaria] si trova attaccata sotto al mento. In alcuni esemplari, dalla rarità unica, tale peluria si trova fuoriuscente dalle orecchie. Un caso storico documentato è questo signore indiano che mostra con orgoglio la sua peluria auricolare, utilizzata come organo di senso, un po' come le vibrisse di un gatto. Un altro caso, questo del tutto italiano, è il signor Severino Germani che dopo anni di esperienza riesce a ripiegare i suoi peli come se fossero capelli.

Nell'80% dei casi la barba è una peculiare caratteristica fisica degli individui di sicuro sesso maschile. Il restante 20% (strani personaggi di genere non ben definito) la possiede solo perché i cromosomi si ostinano ad essere di tipo XY. Tuttavia a volte può capitare di vedere donne (o sedicenti tali) con peluria facciale pronunciata; in questo caso si parla di donna barbuta, essere mitologico che è entrato nel gergo comune grazie ad un proverbio:

« Donna barbuta... ma sticazzi, piacerà a te! »

La barba nella storia

La leggenda vuole che il primo Homo, non sia mai riuscito a trovare il modo migliore per radersi, la barba è quindi rimasta con lui, fino alla morte e anche dopo secoli è giunta fino a noi.

Fin dall'avvento dell'uomo sul pianeta Terra, la barba lo ha sempre infastidito; si narra che il primo Homo sapiens, scivolato dall'albero dell'evoluzione, dopo essersi rialzato, con la mano alla schiena per il dolore, abbia esclamato le seguenti parole:

« E io che pensavo di essere inciampato sulle stringhe delle scarpe! »

Fu così che dopo numerose cadute su quei peli, che arrivavano sempre sotto i piedi, l'uomo decise di estirpare quel disagio dal suo viso. I primi tentativi furono disastrosi: entusiasta dalla recente scoperta del fuoco l'uomo decise di provare a bruciarseli direttamente... senza sapere però che questi sono altamente infiammabili; fu così che la combustione si spostò fino ai capelli e al petto, per poi estinguersi naturalmente (gli estintori di casa erano infatti scarichi, dopo l'ultimo barbecue finito male).

Intuito abbastanza velocemente che quello non era il metodo migliore, provò subito altre fantasiose possibilità. Fu così che esausto finì a sfregarsi con la faccia sopra ad una roccia, ma si accorse dopo poco che rimanere senza guancia non è cosa gradevole. Non guardò mai più Il libro della giungla della Disney e cominciò ad odiare Baloo.

Dopo innumerevoli tentativi, sperando invano di riuscire a ripulirsi la faccia, camminò senza meta in cerca di una soluzione, finendo in Medio Oriente. Qui conobbe altri suoi simili e l'Islam, una religione che ancor'oggi venera la barba di Karl Marx. Tutti i fedeli cercano di emularla facendosela crescere a dismisura, santificando i kamikaze che boicottando i saloni dei barbieri e divinizzando coloro che soffrono di ipertricosi. Una volta appresa la cultura, imparando anche a leggere e scrivere al contrario, l'uomo primitivo cominciò ad amare la sua barba, coltivandola fino a farle raggiungere le dimensioni di un armadillo.

Oggi l'uomo vive in armonia con la sua folta capigliatura fuoriuscente dal mento, sperando, un tempo, di poterla ripiegare con successo sulla testa e nascondere così la calvizie.

Teorie barbose

Il mimetismo è importante...

Quando ancora la scienza non sapeva scrivere, alcuni studiosi dell'Università di Bologna cercarono di capire l'origine della barba e perché questa crescesse solo agli uomini; ne nacquero alcune interessanti teorie:

  1. I geni della barba non fanno parte del corredo genetico di un uomo, alla sua nascita. Recenti studi hanno infatti dimostrato che la barba non è altro che quello che rimane dei capelli quando questi, per incomprensibili ragioni, decidono di migrare verso il basso. Quelli che non cadono a terra, scatenando le ire delle mogli, si fermano sul mento per stazionarvi a vita, fin quando il malcapitato marito è convinto a radersi, altrimenti potrebbe sperimentare un insolito tipo di mimetismo (come mostra l'immagine a fianco).
  2. Si scoprì che la barba cresceva soltanto negli individui che vivevano in luoghi sperduti delle montagne. A differenza di quello che si potrebbe pensare, non si tratta di mancanza di rasoio o di elettricità, ma per rendere la socializzazione più agevole. Gli orsi infatti gradivano molto l'uomo barbuto.
  3. Da recenti studi è stato dimostrato, con innumerevoli esperimenti scientifici, che la lunghezza della barba è direttamente proporzionale alla capacità magica, Silvan glabro in volto, non potrebbe nulla contro Gandalf o contro Bud Spencer.

Acerrimi nemici della barba

Atto suicida di un uomo che ha deciso di darci un taglio, con evidente conseguenza.

A parte i casi di Benjamin Button e di licantropia, la barba non appare immediatamente negli esemplari maschi di essere umano, bensì occorrerà aspettare il periodo di pubertà prima di intravedere i primi accenni di barba, che spunterà sotto forma di terribili peletti sparsi tra il naso e la bocca in maniera asimmetrica e dalle sembianze di fili di polvere attaccati con la colla vinilica. Nonostante il rivoltante gusto estetico di lasciarli crescere come ortiche in un campo di orchidee, l'uomo comprende di avere finalmente sbloccato la propria virilità e da quel momento in poi difenderà la sua barba come se fosse una figlia nata per gemmazione.

La strada che porta alla convivenza pacifica con la propria barba è però intrisa di pericoli, a partire dalla madre del barbuto. Questa particolare sottospecie di rompicoglionum sapiens ma non troppo riconosce come nemico la peluria di qualsiasi genere e particolarmente quella facciale, ritenuta equivalente a merda di struzzo filiforme rinsecchita. Per cercare di contrastarla, comincerà dapprima con un approccio psicologico utilizzando messaggi subliminali, ovvero comprando e tappezzando casa di prodotti della Gillette, tra cui lamette, rasoi elettrici e tosaerba. Una volta fallito il piano, passerà a progettare agguati notturni munita di oggetti affilati e schiuma da barba.

La seconda antagonista della barba è la fidanzata/moglie. Il suo approccio è più infido: il malcapitato di turno, spesso, capisce troppo tardi che sta architettando qualcosa contro il suo pizzetto. La partner in questione comincerà con un falso consiglio spassionato:

« Perché non provi a tagliarti la barba? »

non considerando il fatto che senza barba, un uomo regredisce di 25 anni di età o peggio viene scambiato per donna. Al ragionevole disinteressamento del suo punto di vista, lei farà scoppiare una guerra fredda interna. Inizierà una serie di scioperi: quello del sesso, quello della parola, quello del prepararti il pranzo, quello del lavarti i calzini e quello del ricordarsi di togliere gli assorbenti usati da sotto il tuo cuscino.

Personaggi legati alla barba da un doppio nodo

Il piccolo Mosè, triste perché la mamma gli ha detto di non giocare con l'acqua.

Molti personaggi devono a questo accessorio facciale la loro fama:

  • Federico Barbarossa, famoso per essere caduto in un barile di birra da bambino;
  • Pirata Barbanera, fu già Pirata Barbabianca, ma dopo un incontro ravvicinato con un polpo e il suo inchiostro è divenuto Barbanera;
  • Barbablù, ghiotto di puffi;
  • La famiglia Barbapapà, per qualche motivo che nessuno sa, nemmeno il loro creatore.
  • Barbagianni;
  • Mosè, si narra che divise le acque, ma in realtà gli bastò immergere la sua barba in acqua per prosciugare l'intero Mar Rosso.
  • Conan il barbàro, quando ancora non si chiamava barbiere e prima che i barbari gli rovinarono la nomea.
  • Bud Spencer, che quando andava dal barbiere e gli veniva chiesto se voleva barba o capelli, rispondeva Osvaldo![2].
  • In Veneto il termine Barba è associato allo zio...

Perché farsi crescere la barba

  • È sexy;
  • Protegge la pelle dai raggi solari e filtra le tossine causate dallo smog;
  • Grattarsi la barba aumenta la concentrazione e le funzioni cognitive;
  • Quadruplica la propria epicità;
  • Nasconde eventuali presenze di brufoli, evitando l'uso di sciarpe anche nel periodo estivo;
  • Aumenta esponenzialmente l'abilità nel tagliare la legna;
  • Dona la capacità di rilevare la montagna più vicina;
  • Nel proprio armadio comparirà automaticamente un set di camicie a quadri rossi o verdi;
  • Funge da bavaglino, ma con più stile;
  • Può essere accorciata a seconda delle necessità, senza che essa perda le proprietà elencate precedentemente.

Video davvero barbosi


Inversamente proporzionale alla capacità mentale del suo padrone.

Il giro del mondo in barba.

Quando Sandra Mondaini aveva la barba...

Voci tricollegate

Una sconcertante realtà.

Nemici della barba

Immagini e video


Note