Utente:MisterDi/Cantiere3
Walter Fontana
Walter Fontana (Sala doppiaggio Merak Film 1957) è una famosa voce di Mai dire Gol. E nient'altro, in quanto non esiste come corpo fisico. Tanto quanto la Gialappa's Band.
Biografia
Walter Fontana nasce da un'involontario spasmo muscolo-gastro-polmonare di Carlo Romano mentre prestava la sua voce a Jerry Lewis. Era un momento critico in cui serviva una tonalità molto alta: lo sforzo fece fuoriuscire acuto dalla gola dell'attore romano. La voce però non si esaurì e cominciò invece a riempire l'aria[1] densa e pregna ed iniziò a prendere vita, emettendo prima suoni, poi vocalizzi, infine elaborando concetti complessi. Improvvisò inoltre una serie di dissacranti prese in giro verso tutto lo studio; da questo episodio si poté saggiare il suo talento comico ed intuire il destino che gli profilava: posto fisso come dipendente pubblico.
Sepp mon amour
L'inganno del Dottor Frattale
Burlesque
Il Burlesque è quell'arte[citazione necessaria] che ha convinto tutte le donne più brutte del mondo di essere delle vagine di dimensioni stratosferiche capaci di sedurre anche il titanio.
Burnout (serie videogiochi)
Burnout è una serie di videogiochi didattici ideata da Criterion Games in collaborazione con ACI, ANAS, AISCAT, Ministero dei Trasporti, motorizzazione civile e Polizia Stradale. Grazie a queste perfette simulazioni[citazione necessaria] digitali potrete imparare il codice della strada e successivamente divellerlo a colpi di paraurti.
Secondo alcune fonti la serie trae liberamente spunto dal gioco di società noto come strage del sabato sera.
Nascita
Burnout nasce in Regno Unito, patria di minatori e auto potenti e veloci. Fu grazie al connubio di questi due elementi che il minatore inglese Matt Webster e il pilota Craig Sullivan, incontratisi una sera in un pub, scoperta la passione comune per i computer (Sullivan come programmatore, Webster come picconatore di monitor), leggermente ubriachi marci presero la Mini Minor di Webster per vedere se è poi così difficile morire. Generalmente è abbastanza facile, ma fortuna volle che i due si addormentarono ancor prima inserire la chiave nel quadro.
Sognarono l'uno di pilotare un'auto nel traffico, l'altro di esfoliarla a picconate. Svegliatisi si raccontarono i rispettivi sogni e qui avvenne il lampo di genio: unire le due cose al fine di dimostrare cosa non si dovrebbe fare a bordo di un'auto. Purtroppo per loro i videogiocatori non colsero questo profondo messaggio e pensarono che il gioco esaltasse la violenza stradale, appagando la loro sete di sangue da ora di punta.
La serie
Burnout
Primo gioco della serie. In pratica qui non dovrete fare altro che schivare i veicoli del traffico per giungere al traguardo, anche se vi schianterete solo guardandoli in cagnesco, mandando a donnine ore di gioco, soprattutto quando inavvertitamente sfiorerete il pulsante che attiva il turbo. Capitolo abbastanza triste che però vendette tantissimo, forse perché non c'erano molte alternative.
Burnout 2: Point of Impact
Nel secondo gioco finalmente ci si diverte un po'. Dovrete ancora schivare i veicoli del traffico mentre vostra madre tenta di schivare le vostre bestemmie, ma grazie all'aggiunta della modalità Schianto potrete divertirvi a causare minuscoli ed innocenti incidenti da far sembrare l'11 settembre un banale incidente domestico.
Burnout 3: Takedown
Giusto perché il gioco non sembrava abbastanza violento gli sviluppatori decisero di dare la possibilità ai giocatori di distruggere le auto rivali e qualche famiglia del Kentucky grazie ad una nuova mossa: il Takedown. Nella versione beta ad ogni urto era prevista una constatazione amichevole, ma l'dea fu abbandonata perché non riuscirono a trovare una compagnia assicurativa a fargli da sponsor.
Burnout Revenge
Burnout Legends
Burnout Dominator
Burnout Paradise