Utente:KITT01/Sandbox: differenze tra le versioni
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{{quote|Ma perche ho comprato questo disco?}} |
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L'album è stato classificato da varie categorie di critici musicali, riportate nella seguente tabella. |
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!style="width: 350px;"|Critici |
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!style="width: 350px;"|Definizione |
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!style="width: 150px;"|Giudizio finale |
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|Estimatore della "creatività libera anni '70" |
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|Merda. Questo decennio di merda, pieno di merda e di giacche di merda ha porodotto anche questa merda. Nessuno riuscirà mai a raggiungere la qualità artistica dei {{citnec|Pronatzov Calabroy Zappanti|e=eh?}}, mai! |
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|''Aaaaaaagh!'' |
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(*cade a terra*) |
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|Paninaro |
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|Questo album è troooooppo giusto! <ref>La critica più onesta che sia stata fatta</ref> |
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|Un po' tanto fico (perchè non è dei [[Duran Duran|Duran]] o degli [[Spandau Ballet|Spands]]) |
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|Bigotto |
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|Album blasfemo e irrazionale, nato dalla congrega di Giuda. Ovviamente ineggiante a Satana, perchè da un gruppo come i Black Sabbath ... <small><small>ma cos...</small></small> Ah, scusate, ho sbagliato album. |
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|... |
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|Poser |
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|Non c'è album più bello della colonna sonora di Los Angeles Vice. Il sintetizzatore è in secondo piano, c'è molto heavy metal e -diavolo- Don Johnson spacca di brutto con gli assoli. |
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|Il miglior album disco degli anni '70. |
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|Phil Collins |
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|... se becco quelli che mi hanno fottuto le mie canzoni li prendo e li uso come batteria per "''Land Of Confusion''". |
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|Disco utile come frisbee e copertina ideale come tagliere usa e getta. |
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Poi, furono pubblicati altri album per le successive quattro stagioni, che nessuno si è filato di striscio. |
Poi, furono pubblicati altri album per le successive quattro stagioni, che nessuno si è filato di striscio. |
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[[File:Album della colonna sonora della prima stagione di Miami Vice.JPG|right|thumb|300px|Perchè quel contorno giallo?]] |
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[[Titolo del collegamento]] |
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==Note== |
==Note== |
Versione delle 22:09, 7 ago 2017
Miami Vice
Miami Vice è una serie TV italo-islandese che narra le
avventure di un poliziotto bianco e un poliziotto nero, in perfetto stile Ringo. I due, interpretati rispettivamente da padre Don Johnson e da Philip Michael Thomas, detto anche "senza un cognome", divennero star internazionali grazie alle loro giacche color pastello. Ambientata nel ridente paesino di campagna di Miami, la serie è fortemente ricordata perchè in un episodio c'era la canzone "In The Air Tonight" di Phil Collins e in un altro "Self Control" di Laura Branigan, ma per il resto è stata adeguatamente dimenticata.
Caratteristica della serie è la quantità di morti ammazzati verso la fine degli episodi: i cattivi muoiono, le ragazze di Crockett muoiono, i cameramen muoiono e pure qualche spettatore. La cosa divenne talmente promiscua che gli attori fecero la gara a chi moriva per ultimo nell'episodio.
Trama
Sonny James Rockets è un poliziotto e profanatore di tombe egizie americano, che vive e lavora a Miami. Durante un'indagine, gli piazzano insieme un negro di nome Ricardo Tubbs e Crockett è contentissimo:
I due si mostrano subito buoni amici, tanto che Rico arriva ad accusare un po' tutti al commissariato, anche le due squinzie e il capitano. Intanto i trafficanti di droga si fanno più cattivi e reclutano uno della squadra di Crockett: quest'ultimo si arrabbierà con l'ex-amico e, per punizione, gli farà ascoltare incatenato l'intera discografia di Den Harrow. Sonny inzia sempre di più a rispettare il suo compagno negro, anche se tenterà di rubargli le uniche due donne della squadra.
E così, le avvenure di Sonny e Rico proseguiranno in una Miami dominata dai distillatori abusivi di whiskey, dai rissosi contadini di oppio afghani e dalle madonnare.
Ogni tanto le aventure dei due vengono interrotte dalla costante presenza femminile delle ragazze di Crockett, fra cui una che diventa sua moglie [1]. Queste, però, non fanno altro che intralciare le indagini e quindi vengono costantemente cacciate a calci in culo dai produttori.
Il successo[citazione necessaria]
All'uscita, la serie non ebbe chissà che consenso. Tutti preferivano vedere macchine parlanti, campagnoli zozzi con cugine fighe, anziane scrittrici di gialli e criminali che girano in furgone.
Tutto cambiò nel 1985, durante l'estate: mentre impazzavano Madonna, i paninari e gli Wham!, ai giovani Yuppies piacque molto vedere le repliche estive del telefilm. L'immagine di Crockett piacque tantissimo, giacche chiare con le spalline, mocassini senza calzini [2] e occhiali Ray Ban. Philip Michael Tomas, che interpretava Rico, fu totalmente oscurato
ehm... dall'esplosione mondiale di Don Johnson.
Il contesto
Miami Vice fu girata in una Miami dove si vendeva più cocaina che latte e anche all'asilo si spacciavano 23 tipi diversi di sostanze. In quegli anni la polizia era fortemente corrotta dalle bustarelle, per farvi capire basta guardare il Governo Italiano: ecco, siamo poco sotto.
Le alte autorità di Miami, ossia il parroco e il vice sceriffo [3], all'inizio non gradirono questo tipo di pubblicità alla città, ma poi videro che il numero di turisti aumentava vertiginosamente...
A tutti questi problemi si aggiunse una catena di omicidi (almeno 550 ad episodio), tutti verso la fine di questi. Nel 1989 il sindaco di Miami, per riuscire a preservare almeno il 4% della popolazione, fece smettere la serie.
E, come se non bastasse, c'erano l'emicrania, i dolori di schiena e la diarrea. Proprio una brutta situazione.
Le macchine
In questo telefilm, inserirono macchine superlusso, perchè faceva figo far vedere i cattivoni in Ferrari o in Lamborghini, mentre i poliziotti girano in Panda 4x4.
La loro macchina era una di quelle macchinacce americane, ma modificata dai meccanici degli studi cinematografici in modo da sembrare in tutto e per tutto un auto del genio italiano: la Fiat Duna.
Nella seconda stagione si preferì sostituirla con una più economica Ferrari Testarossa. Bianca. Altrimenti milioni di yuppies perdevano il loro ricavato per comprarsi la Duna.
Colonna sonora
La colonna sonora fu composta dal tastierista ipovedente Jan Hammer in una fattoria in 3 ore. Usò due tastierini Bontempi, un pedale uaua, un ukulele e un set di bottiglie e barattoli per il ritmo.
Jan Hammer era famoso perchè riusciva a trasformare il suono delle tastiere in quello di chitarre elettriche. Per questo fu denunciato alla Santa Inquisizione per stregoneria e condannato ad ascoltare all'infinito le più
brutte canzoni di Nino D'Angelo. Intanto, gli autori, avevano
recuperato anche altre canzoni, fra le quali "In The Air Tonight". Phil Collins si arrabbiò talmente tanto per questo che usò le teste dei produttori al posto dei tamburi della batteria per suonare ai concerti.
Nel 1985 fu pubblicato un album che contenva le tracce più importanti della prima stagione, come "La Notte Vola", "Non Voglio Mica La Luna" e "Sbucciami". Manco a dirlo, si rivelò un successo in classifica, nonostante chiunque abbia seguito la serie si sia chiesto:
e
e ancora
e di nuovo
Poi, furono pubblicati altri album per le successive quattro stagioni, che nessuno si è filato di striscio.