Utente:GorillaK2/Sandbox: differenze tra le versioni

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{{cit2|Ho lavorato con molti uccelli, un corvo mi mancava.|Eufemia “Femi” Benussi}}
{{cit2|Ho lavorato con molti uccelli, un corvo mi mancava.|Eufemia “Femi” Benussi}}
{{cit2|Ho lavorato in molti cantieri, un film mi mancava.|Ninetto Davoli}}
{{cit2|Ho lavorato in molti cantieri, un film mi mancava.|Ninetto Davoli}}
'''Uccellacci e uccellini''' è un film del [[1966]] diretto da Pier Paolo Pasolini, interpretato da [[Totò]], [[Ninetto Davoli]] ed Eufemia “Femi” Benussi, un'attrice italo-jugoslava che destò enorme scalpore quando girò il suo primo film vestita. La pellicola fu prodotta da Alfredo Bini, in collaborazione con l'Arci Caccia di [[Viterbo]] e la Fabbrica d'Armi e Salumi F.lli Beretta S.p.A.<ref>non saranno mica davvero parenti?!</ref>.<br /> È la storia di Totò e Ninetto Innocenti, rispettivamente padre e figlio, e del loro incontro con un corvo che rappresenta un [[Deluso di sinistra|intellettuale di sinistra]], uno scassacazzi di proporzioni colossali, l'estrema evoluzione del [[Grillo Parlante]] di [[Pinocchio]]. Se quell'insetto sollecitava l'utilizzo di una ciabatta di ghisa, questo maledetto uccellaccio nero induce lo spettatore al subitaneo acquisto di un [[fucile a pompa]]. Il fatto che nella produzione fossero entrati i fabbricanti di armi diede da pensare, molti sospettarono che un [[messaggio subliminale]] fosse stato inserito nei fotogrammi, invece è solo colpa di quella versione con le ali di [[Sgarbi]].<br /> Il corvo narra loro il racconto di Ciccillo e Ninetto (anch'essi interpretati dai due attori),
'''Uccellacci e uccellini''' è un film del [[1966]] diretto da Pier Paolo Pasolini, interpretato da [[Totò]], [[Ninetto Davoli]] ed Eufemia “Femi” Benussi, un'attrice italo-jugoslava che destò enorme scalpore quando girò il suo primo film vestita. La pellicola fu prodotta da Alfredo Bini, in collaborazione con l'Arci Caccia di [[Viterbo]] e la Fabbrica d'Armi e Salumi F.lli Beretta S.p.A.<ref>non saranno mica davvero parenti?!</ref>.<br /> È la storia di Totò e Ninetto Innocenti, rispettivamente padre e figlio, e del loro incontro con un corvo che rappresenta un [[Deluso di sinistra|intellettuale di sinistra]], uno scassacazzi di proporzioni colossali, l'estrema evoluzione del [[Grillo Parlante]] di [[Pinocchio]]. Se quell'insetto sollecitava l'utilizzo di una ciabatta di ghisa, questo maledetto uccellaccio nero induce lo spettatore al subitaneo acquisto di un [[fucile a pompa]]. Il fatto che nella produzione fossero entrati i fabbricanti di armi diede da pensare, molti sospettarono che un [[messaggio subliminale]] fosse stato inserito nei fotogrammi, invece è solo colpa di quella versione con le ali di [[Sgarbi]]. Il corvo narra loro il racconto di Ciccillo e Ninetto (anch'essi interpretati dai due attori),
due frati cui [[san Francesco]] ordina d'evangelizzare i falchi e i passeri.
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{{Dialogo2|Frate Ciccillo|Frate Francesco, noi i falchi li abbiamo convertiti, adesso adorano il Signore. Poi abbiamo convertito i passeretti, pure a loro je stà bbene il Signore. Ma il fatto è che fra di loro se sgrugnano, s'ammazzano. Tra la classe dei falchi e la classe dei passeretti non c'è verso de annà d'accordo. Che ce posso fà?|San Francesco|Come sarebbe a dì?! Ma tutto ce poi fà! Con l'aiuto del Signore!}}
{{Dialogo2|Frate Ciccillo|Frate Francesco, noi i falchi li abbiamo convertiti, adesso adorano il Signore. Poi abbiamo convertito i passeretti, pure a loro je stà bbene il Signore. Ma il fatto è che fra di loro se sgrugnano, s'ammazzano. Tra la classe dei falchi e la classe dei passeretti non c'è verso de annà d'accordo. Che ce posso fà?|San Francesco|Come sarebbe a dì?! Ma tutto ce poi fà! Con l'aiuto del Signore!}}

Versione delle 21:14, 6 gen 2016

Template:Pasolini

GorillaK2/Sandbox
[[File:|frameless|center|260x300px]]Grossi, piccoli e amari!
Paese di produzioneItalia
GenereGrottesco (ma girato all'aperto)
RegiaPier Pablo Pisolini
Interpreti e personaggi
Totò, Ninetto Davoli, e un Corvo Assassino dell'Himalaya
« Ho lavorato con molti cani, un corvo mi mancava. »
(Totò)
« Ho lavorato con molti uccelli, un corvo mi mancava. »
(Eufemia “Femi” Benussi)
« Ho lavorato in molti cantieri, un film mi mancava. »
(Ninetto Davoli)

Uccellacci e uccellini è un film del 1966 diretto da Pier Paolo Pasolini, interpretato da Totò, Ninetto Davoli ed Eufemia “Femi” Benussi, un'attrice italo-jugoslava che destò enorme scalpore quando girò il suo primo film vestita. La pellicola fu prodotta da Alfredo Bini, in collaborazione con l'Arci Caccia di Viterbo e la Fabbrica d'Armi e Salumi F.lli Beretta S.p.A.[1].
È la storia di Totò e Ninetto Innocenti, rispettivamente padre e figlio, e del loro incontro con un corvo che rappresenta un intellettuale di sinistra, uno scassacazzi di proporzioni colossali, l'estrema evoluzione del Grillo Parlante di Pinocchio. Se quell'insetto sollecitava l'utilizzo di una ciabatta di ghisa, questo maledetto uccellaccio nero induce lo spettatore al subitaneo acquisto di un fucile a pompa. Il fatto che nella produzione fossero entrati i fabbricanti di armi diede da pensare, molti sospettarono che un messaggio subliminale fosse stato inserito nei fotogrammi, invece è solo colpa di quella versione con le ali di Sgarbi. Il corvo narra loro il racconto di Ciccillo e Ninetto (anch'essi interpretati dai due attori), due frati cui san Francesco ordina d'evangelizzare i falchi e i passeri.

Frate Ciccillo : Frate Francesco, noi i falchi li abbiamo convertiti, adesso adorano il Signore. Poi abbiamo convertito i passeretti, pure a loro je stà bbene il Signore. Ma il fatto è che fra di loro se sgrugnano, s'ammazzano. Tra la classe dei falchi e la classe dei passeretti non c'è verso de annà d'accordo. Che ce posso fà?
San Francesco : Come sarebbe a dì?! Ma tutto ce poi fà! Con l'aiuto del Signore!
Frate Ciccillo : Spiegate mejo, santo fratello.
Frate Ninetto : Già, spiegace pure a noi!
San Francesco : Bisogna cambiallo 'sto mondo! La disuguaglianza tra classe e classe, tra nazione e nazione, è la più grave minaccia della pace! Andate e ricominciate tutto daccapo, in lode del Signore.
Frate Ciccillo : Annamo Niné! Ricominciamo figlio mio, non t'avvilì! Coraggio, allegri!

Il regista palesa in questo modo un'aspra critica all'esistenza di classi sociali diverse, alla mancanza di uguaglianza tra gli uomini, alla presenza della casta politica, senza però spiegare come potersi liberare di questi parassiti. Se avesse almeno inserito nei titoli di coda la mail della Beretta S.p.A. ci avrebbe fatto un favore.
Dopo altri incontri, in un contesto fortemente visionario, i due personaggi finiscono per uccidere e mangiare il corvo, stanchi delle sue sterili chiacchiere.

Trama (diciamo così) illustrata


Note

Template:Legginote

  1. ^ non saranno mica davvero parenti?!

Voci correlate