Utente:GetFuzzy/Sandbox/2

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Oops! Forse cercavi il colore celeste? Ma siccome per noi quel colore non esiste, accontentati del blu


La Nazione dello Spazio Celeste (nota anche come Celestia) era una micronazione creata da un ubriaco di nome James Thomas Mangan.

Oltre che ad essere ricordata come "La nazione più inutile e fittizia mai esistita, peggio della Transnistria, guarda ci ho provato a trovarne una più insulsa ma niente", oggi la parola "celestia" è entrata nell'uso collettivo come femminile dell'aggettivo "celeste".


« Mamma, questa gonna è celestia! Io ne volevo una gialla! »
(Bambina piccola che fa un uso corretto della parola "celestia".)

Storia

Nazione dello Spazio Celeste

(Stemma)

"Qui ci stiamo belli larghi."

(Motto)

Posizione geografica Un po' ovunque.
Anno di fondazione 1948
Abitanti Nessuno
Etnia principale - 0% persone vive, per lo meno

- 100% materia oscura

Lingua - Vulcaniano

- Linguaggio dei segni

Sistema di governo A metà strada tra Monarchia e Repubblica. Poi si è perso per strada.
Moneta Euro.
Attività principale Far finta di esistere.

La Nazione dello Spazio Celeste (nota anche come Celestia) era una micronazione creata da un ubriaco di nome James Thomas Mangan. Ah, scusate, l'avevo già detto? È che ho appena bevuto dalla stessa bottiglia di Mangan (hic!), chissà che c'era dentro...

Spiegazione da parte dell'autore di questa pagina del perchè, secono lui, James Thomas Mangan fosse abbastanza[citazione necessaria] ubriaco.

Da wikipedia:

"La Nazione dello Spazio Celeste (nota anche come Celestia) era una micronazione creata da James Thomas Mangan di Evergreen Park, Illinois. Celestia comprendeva la totalità dello spazio esterno, che Mangan rivendicò a nome del genere umano per evitare che una qualsiasi nazione potesse stabilirvi un'egemonia politica."

Vi basta come risposta?


Sì, continua pure

Bene.

Come "Fondatore e Primo Rappresentante", James Thomas Mangan registrò quest'acquisizione col Recorder of Deeds and Titles della Contea di Cook il 1º gennaio 1949. Alla sua fondazione i membri dichiarati di Celestia erano 19, tra i quali la figlia di Mangan e 18 asteroidi Ruth; un decennio più tardi un opuscolo pubblicato dal gruppo dichiarava che i membri erano scesi a 17: un asteroide, schiantandosi su Giove, aveva perduto la vita.

*minuto di silenzio*

Mangan fu attivo per molti anni nelle sue rivendicazione a nome di Celestia; nel 1949 notificò a Stati Uniti, Unione Sovietica, Regno Unito e Nazioni Unite che Celestia aveva messo al bando tutti gli ulterori esperimenti nucleari nell'atmosfera.

- James Thomas Mangan: “Avete capito? Non potete inviare i vostri fottuti missili nel MIO spazio aereo!”
- Funzionario dell'ONU (sottovoce ad un altro collega): “Ma chi è quel vecchio?”


(La reazione dell'ambasciata americana alla lettura della notifica.)

Successivamente, quando la corsa allo spazio partì seriamente, mandò lettere di protesta ai leader di unione Sovietica e Stati Uniti quando i loro primi voli spaziali sconfinarono nel suo "territorio".

Celestia è la nazione segnata in rosso.


Gli USA, la cui popolazione era profondamente divisa tra coloro che volevano esportare democrazia a Celestia e quelli che avevano il mal di pancia dal ridere nel sentire la storia di come era nato quello stato, decisero alla fine di dichiarare guerra. Celestia venne duramente bombardata dalle testate americane ma, incredibilmente, non venne danneggiato nulla; James Thomas Mangan sapeva di essere stato fortunato e che non avrebbe avuto una seconda possibilità.

Logo delle Forze Armate di Celestia. Esso raffigura l'unica arma a disposizione dell'esercito celeste: il dito di James Thomas Mangan.
Per qualunque occhio nemico, un'arma fatale



Così, in seguito, rinunciò a queste prerogative per permettere i lanci di satelliti spaziali da parte degli USA.

Sebbene Mangan e Celestia fossero ignorati dalle superpotenze, ci sono prove che almeno altre entità presero le sue rivendicazioni più seriamente: il primo spiegamento della bandiera di Celestia - che mostrava il simbolo blu di un boccaporto entro un disco bianco in campo blu - fu trasmesso ad un pubblico televisivo di milioni di spettatori negli Stati Uniti nel giugno 1958, e il giorno seguente la bandiera fu alzata, per sbaglio, al Palazzo dell'ONU a New York, tra quelle degli stati membri.

Nonostante questi sforzi, si ritiene che la Nazione dello Spazio Celeste sia sparita con la morte del suo fondatore. Ma, non essendo mai stato ritrovato il suo corpo, non siamo sicuri di nulla. Del resto, non sappiamo neppure se ci sia ancora uno "spazio esterno". La sua sola eredità sopravvissuta è la serie di francobolli e di monete d'oro e d'argento fatte uscire nel suo nome da Mangan tra gli ultimi anni cinquanta e la metà dei sessanta.

Tra i discendenti di James Thomas Mangan si ricordano suo figlio James C. Mangan (deceduto), sua figlia Ruth Mangan Stump principessa della Nazione dello Spazio Celeste e tre nipoti, Glen Stump duca di Selenia, Dean Stump duca di Marte e Todd Stump duca della Via Lattea

Numismatica

Verso di una moneta d'oro massiccio da 1 celeston del 1959 col profilo di Ruth Mangan come figura allegorica della "Magnanimità".

Tra le monete coniate da Celestia vi sono "1 joule", moneta d'argento di 4,15 grammi (argento 925/°°°) e "1 celeston", moneta d'oro di 2,20 grammi (oro 900/°°°). La loro rarità fa sì che siano vendute a molte migliaia di dollari nelle rare occasioni in cui arrivano sul mercato.

Dichiarazione d'indipendenza

La Dichiarazione della Nazione dello Spazio Celeste fu pubblicata da Mangan il 21 dicembre 1948. Essa proclama la fondazione di una nazione che assicura "per le persone socievoli, dovunque esse possano vivere, le bellezze e i benefici di un vasto dominio non ancora rivendicato da alcuno stato o nazione." Il documento continua spiegando la natura delle rivendicazioni di Celestia.

Bibliografia

  • Articolo di Science Illustrated su James Mangan e Celestia al sito web di Modern Mechanix
  • James T. Mangan, State of the Sky; Second Report to the Universe, 1958
  • Numismatic Scrapbook, febbraio 1960, p. 571
  • Stamps, 16 aprile 1966, p. 129
  • The Numismatist, dicembre 2001
  • Unusual World Coins, 4th Edition (2005), p. 497
  • Virgiliu Pop, Unreal Estate: The Men who Sold the Moon, pp. 25-40


Smentisco ciò che ho detto

  • Noi siamo per...
« Noi siamo per il presidenzialismo. »


  • Smentita
« Mai stato presidenzialista. »


  • Noi siamo per...#2
« La mia religione è il "maggioritario". »


  • Smentita #2
« Io sono per il "proporzionale". »


Curiosità

L'autore di questa pagina è stato frainteso.

Note


Voci correlate