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[[File:Macchina Enigma.jpeg|right|thumb|260px|Decodificare il codice enigma al confronto sembrava una passeggiata]]
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La tranquilla cittadina di Cavenago si ritrova protagonista dell'ennesimo caso di malasanità nel Belpaese. La mattina del 21 settembre Marcellozzo Marcellozzi, [[pensionato|75enne]] originario di [[Puglia|Castellaneta]], si era sottoposto ad una visita per un dolore all'avambraccio. Uscito dall'ambulatorio si è ritrovato in mano una ricetta scritta in maniera incomprensibile, che è stata poi consegnata ad una [[farmacista]]. La lettura (ma più correttamente: decodificazione) della ricetta è stata accompagnata da sintomi sempre più gravi ad ogni parola scritta: palpitazioni, sudori freddi, deliri d'onnipotenza, carnagione passata prima per il [[rosso]] [[Pompei|pompeiano]] ed infine al tenebra, invocazioni a [[Cthulhu]] e [[meteorismo]]. Le lettere non sembravano tali, in quella ricetta misteriosi segni a forma di vertebra di moffetta si univano a segni simili a geroglifici scritti da gente malata di Parkinson in una diabolica incomprensibilità, esacerbata da deliranti forme simili al [[naso di Kevin Bacon]] e truculente forme non geometriche che ricordano il [[culo]] di [[Massimo Boldi]]. La farmacista disperata ha chiamato una squadra di artificieri, [[Indiana Jones]], luminari di paleografia [[Latino|latina]], [[Egitto|egittologi]] ed esperti di scrittura [[Alieno|aliena]]. Le forze unite nella drammatica impresa non sono riuscite nemmeno a capire una lettera, costringendo la farmacista a convocare una medium con lo scopo di contattare ogni uomo delle civiltà più antiche. Con la tavola ouija hanno discusso con le più antiche popolazioni, dai [[Maya]] agli [[Umpa Lumpa]], dai moghul agli ex dipendenti di [[Blockbuster]], ma nessuno è riuscito a dare una risposta. Pur di capire cosa fosse scritto nella ricetta la farmacista ha riunito le [[Dragonball|sette sfere del drago]], chiedendo a [[Shenron]] cosa la ricetta prescrivesse. Con uno sforzo disumano il drago è riuscito a capire la prima lettera della ricetta, una "P", e l'ultima una "O". Ha prescritto alla fine del plutonio a Marcellozzi, poiché devastata dalle fatiche aveva pensato che il [[plutonio]] fosse un comune analgesico. Alla fine della cura col plutonio Marcellozzi è diventato alto 6 metri, con 300 braccia, il pene al posto del naso, orecchie a forma di [[clavicembalo]] e la supervista; un essere talmente strano che oltre ad essere un supereroe è divenuto anche una nuova divinità degli indiani, al pari importanza di Kushma, la dea metà umana, metà [[pappagallo]], metà lavastoviglie. La vicenda di Marcellozzi ha ispirato moltissimi altri che si sono sparati del plutonio per diventare supereroi, col solo risultato di intasare le lista d'attesa per la chemio.<br />
La tranquilla cittadina di Cavenago si ritrova protagonista dell'ennesimo caso di malasanità nel Belpaese. La mattina del 21 settembre Marcellozzo Marcellozzi, [[pensionato|75enne]] originario di [[Puglia|Castellaneta]], si era sottoposto ad una visita per un dolore all'avambraccio. Uscito dall'ambulatorio si è ritrovato in mano una ricetta scritta in maniera incomprensibile, che è stata poi consegnata ad una [[farmacista]]. La lettura (ma più correttamente: decodificazione) della ricetta è stata accompagnata da sintomi sempre più gravi ad ogni parola scritta: palpitazioni, sudori freddi, deliri d'onnipotenza, carnagione passata prima per il [[rosso]] [[Pompei|pompeiano]] ed infine al tenebra, invocazioni a [[Cthulhu]] e [[meteorismo]]. Le lettere non sembravano tali, in quella ricetta misteriosi segni a forma di vertebra di moffetta si univano a segni simili a geroglifici scritti da gente malata di Parkinson in una diabolica incomprensibilità, esacerbata da deliranti forme simili al [[naso di Kevin Bacon]] e truculente forme non geometriche che ricordano il [[culo]] di [[Massimo Boldi]]. La farmacista disperata ha chiamato una squadra di artificieri, [[Indiana Jones]], luminari di paleografia [[Latino|latina]], [[Egitto|egittologi]] ed esperti di scrittura [[Alieno|aliena]]. Le forze unite nella drammatica impresa non sono riuscite nemmeno a capire una lettera, costringendo la farmacista a convocare una medium con lo scopo di contattare ogni uomo delle civiltà più antiche. Con la tavola ouija hanno discusso con le più antiche popolazioni, dai [[Maya]] agli [[Umpa Lumpa]], dai moghul agli ex dipendenti di [[Blockbuster]], ma nessuno è riuscito a dare una risposta. Pur di capire cosa fosse scritto nella ricetta la farmacista ha riunito le [[Sfere del drago|sette sfere del drago]], chiedendo a [[Shenron]] cosa la ricetta prescrivesse. Con uno sforzo disumano il drago è riuscito a capire la prima lettera della ricetta, una "P", e l'ultima una "O". Ha prescritto alla fine del plutonio a Marcellozzi, poiché devastata dalle fatiche aveva pensato che il [[plutonio]] fosse un comune analgesico. Alla fine della cura col plutonio Marcellozzi è diventato alto 6 metri, con 300 braccia, il pene al posto del naso, orecchie a forma di [[clavicembalo]] e la supervista; un essere talmente strano che oltre ad essere un supereroe è divenuto anche una nuova divinità degli indiani, al pari importanza di Kushma, la dea metà umana, metà [[pappagallo]], metà lavastoviglie. La vicenda di Marcellozzi ha ispirato moltissimi altri che si sono sparati del plutonio per diventare supereroi, col solo risultato di intasare le lista d'attesa per la chemio.<br />
L'ordine dei medici ha tuttavia recepito l'errore ed ora ogni medico dovrà sottoporsi ad un esame di cacografia, perché nemmeno drago Shenron possa capire neanche una lettera,
L'ordine dei medici ha tuttavia recepito l'errore ed ora ogni medico dovrà sottoporsi ad un esame di cacografia, perché nemmeno drago Shenron possa capire neanche una lettera,

Versione delle 22:09, 21 set 2016

NonLibri: 20.000 leghisti sotto i mari

VOLUME 1

Capitolo Primo

Piove. Sciami di gocce picchiettano sugli ombrelli verdi, ombrelli di color padano, ombrelli padani prodotti in Cina. La caduta della pioggia suscita ilari battute sui neri, che se lì fossero stati presenti, per la prima volta si sarebbero lavati. Al di là della folla giace la bara; da essa all'altezza del pube si leva un pennacchio, usato come asta per la verde bandiera.
Nell'aria si diffondono le parole del prete, che elogia il leader.

« Un uomo che si è battuto per i propri ideali, ha combattuto contro la politica corrotto, fulgido esempio di uomo virtuoso... »

Ma quella che il prete legge non è la descrizione del padano per eccellenza. Estratto dalla tasca un biglietto, egli riprende a parlare sin quando l'elenco delle buone cose che il capo ha fatto termina, esattamente 10 secondi dopo che aveva cominciato a leggere.
"Umberto ci mancherai", dice Gasparri, che ha osservato la cerimonia funebre di lato.
Si dispera il piccolo Renzo, "Babbo babbo, mi dovevi portare allo zoo domani, babbo".
Le spoglie del fondatore della Lega riposano in una bara di mogano, poste sul pingue corpo di Mario Borghezio, soppressato per fornire al defunto un comodo adagio.
Roberto Maroni si avvicina a Salvini, gli ricorda che bisogna recarsi dal notaio per leggere il testamento di Umberto Bossi. Dopo che la pioggia artificiale ha smesso di cadere, un manipolo di leghisti si dirige dal notaio.

« Io, Umberto Bossi, rivelo a voi, miei fedeli seguaci, l'esistenza di un tesoro, accumulato alla mia fatica. Al di sotto della sabbia, delle rocce, delle lattine, dei rifiuti, il forziere attende di essere riportato alla luce. Superate la foce del Po, e il vostro cuore leghista vi porterà nel posto esatto. Se non avete navi a disposizione parlate con Abdul. »

Il notaio ci fece vedere la firma, una verde X, e capimmo che il documento era originale; lo aveva scritto lui sotto dettatura.

Capitolo Secondo

Sinistrus ad Minchiam

Animale da salotto,passa le ore fra apericene macrobiotiche radical chic e pastasciuttate antifasciste equo solidali e gay friendly, pontificando la sua presunta superiorità, rispetto quella disprezzata "massa incolta", che occasionalmente in altri contesti, sostiene di difendere e rappresentare. Non gradisce gli odori cattivi, eccetto quelli che profumano "di storia difficile". Difatti per quanto si senta un moderno D'artagnan,egli è solamente il nuovo prototipo di borghesuccio semi acculturato che per sopperire reconditi sensi di colpa per essere nato nella bambagia di una famiglia benestante e ben inserita, che lo ha viziato e gli ha spianato la futura carriera,si diletta ed elargire predicozzi moralisteggianti ed invettive,in favore di presunte minoranze ancor piu presuntamente discriminate dalla società. Che a fasi alterne considera becera e fascista,o espressione paradisiaca e semi immacolata delle libertà,della pace,del garantismo assoluto. Quindi in base all'orientamento politico,religioso,o la razza dei soggetti partecipi e protagonisti in una questione,spazierá dall'idolatrare la costituzione partigiana nata dalla resistenza,difendere le istituzioni e gli organi ministeriali di propaganda e sostegno "per il sociale" oltre che l'emittente Rai,a ripudiare e maledire tutto e tutti a suon di A.c.a.b, girotondi, filtri colorati ed ashtag di Facebook,e piagnistei pubblici di ogni sorta,qualora la società politica (per sbaglio o per amministrazione differente) non consegue la realizzazione dei suoi deliri politicamente corretti. Il sinustrus minkiam è un animale a cui piace crogiolarsi della sua fittizia tolleranza ed apertura mentale ,ma che maltollera chiunque metta in discussione i suoi valori visionari o i suoi preconcetti ideologici radicati frutto di disinformazione e riduzione semplicistica, elevando i medesimi a veritá inviolabili ed assolute. Come animale difatti è piuttosto aggressivo ed arrogante, borioso e superbo. Chi si avvicina a discutere senza le dovute precauzioni, ossia senza rispettare le sue fittizie certezze,rischia di essere trivellato di etichette sfottenti,banalizzanti e dispregiative, come "fascista","razzista","antisemita ","becero populismo" , "negazionista" ,"complottista","omofobo" , ed altri marchi a ferro e fuoco terminanti con "ista" e "fobo". Questo simpaticissimo animaletto di corte,si ammala facilmente di disturbo dissociativo dalla realtà e vittimismo patologico,è un manipolatore funzionale per natura ed è molto facile che contestandolo, rifletta nei confronti del fellone, i medesimi aggettivi o concetti,estraniati dalla loro attinenza con la realtà. Per tal motivo viene spesso confuso con un pappagallo dislessico ed autistico. Errore che sfrutta per bacchettare ed innalzarsi al di sopra dell'interlocutore, moralisteggiando sull'uso irrispettoso del termine verso i disabili, ai quali lui appartiene senza diritto qualificato. Per il sinustrus minkia ogni pretesto per autoproclamarsi vincitore di un contraddittorio dialettico è buona. Ogni distorsione,ogni generalizzazione, ogni semplificazione,ogni straw man. La "reductio ad hitlerum" è un arma molto usata, ma anche lo "stasi grammar" da improvvisato glottologo, o la negazione coatta per partito preso,delle tue conoscenze e delle tue fonti. Lui non crede possibile che la stampa presso il quale si tiene "informato",possa commettere esagerazioni volutamente tendenziose, omissioni fondamentali,e distorsione volontarie,ma considera automatico che i differenti sistemi informativi diffondano bufale xenofobe, falsi negazionisteggianti e notizie inattendibili. Senza ovviamente aver verificato la validità dell'ennesimo preconcetto. È un animale ingenuo e suscettibile convinto di essere furbo e studiato, crederà a qualsiasi favola gli possiate narrare dove l'antagonista sia un fascista,un nazista,o qualsiasi altro oscureggiante mostro dell'immaginario collettivo dell'area conformista. Ci crederà senza riserve. Perché fondamentalmente trovare un caprio espiatorio che allo stesso tempo,metta in secondo piano le malefatte dei partiti "moderati" in cui si identifica,prendendosi le colpe di ogni problema dell'universo spazio,ed estraniandosi da una realtà disfattiva provocata da suoi simili ideologici, gli ritorna molto utile.

NonNotizie: Farmacista legge male la ricetta e somministra plutonio a 75enne

Decodificare il codice enigma al confronto sembrava una passeggiata

La tranquilla cittadina di Cavenago si ritrova protagonista dell'ennesimo caso di malasanità nel Belpaese. La mattina del 21 settembre Marcellozzo Marcellozzi, 75enne originario di Castellaneta, si era sottoposto ad una visita per un dolore all'avambraccio. Uscito dall'ambulatorio si è ritrovato in mano una ricetta scritta in maniera incomprensibile, che è stata poi consegnata ad una farmacista. La lettura (ma più correttamente: decodificazione) della ricetta è stata accompagnata da sintomi sempre più gravi ad ogni parola scritta: palpitazioni, sudori freddi, deliri d'onnipotenza, carnagione passata prima per il rosso pompeiano ed infine al tenebra, invocazioni a Cthulhu e meteorismo. Le lettere non sembravano tali, in quella ricetta misteriosi segni a forma di vertebra di moffetta si univano a segni simili a geroglifici scritti da gente malata di Parkinson in una diabolica incomprensibilità, esacerbata da deliranti forme simili al naso di Kevin Bacon e truculente forme non geometriche che ricordano il culo di Massimo Boldi. La farmacista disperata ha chiamato una squadra di artificieri, Indiana Jones, luminari di paleografia latina, egittologi ed esperti di scrittura aliena. Le forze unite nella drammatica impresa non sono riuscite nemmeno a capire una lettera, costringendo la farmacista a convocare una medium con lo scopo di contattare ogni uomo delle civiltà più antiche. Con la tavola ouija hanno discusso con le più antiche popolazioni, dai Maya agli Umpa Lumpa, dai moghul agli ex dipendenti di Blockbuster, ma nessuno è riuscito a dare una risposta. Pur di capire cosa fosse scritto nella ricetta la farmacista ha riunito le sette sfere del drago, chiedendo a Shenron cosa la ricetta prescrivesse. Con uno sforzo disumano il drago è riuscito a capire la prima lettera della ricetta, una "P", e l'ultima una "O". Ha prescritto alla fine del plutonio a Marcellozzi, poiché devastata dalle fatiche aveva pensato che il plutonio fosse un comune analgesico. Alla fine della cura col plutonio Marcellozzi è diventato alto 6 metri, con 300 braccia, il pene al posto del naso, orecchie a forma di clavicembalo e la supervista; un essere talmente strano che oltre ad essere un supereroe è divenuto anche una nuova divinità degli indiani, al pari importanza di Kushma, la dea metà umana, metà pappagallo, metà lavastoviglie. La vicenda di Marcellozzi ha ispirato moltissimi altri che si sono sparati del plutonio per diventare supereroi, col solo risultato di intasare le lista d'attesa per la chemio.
L'ordine dei medici ha tuttavia recepito l'errore ed ora ogni medico dovrà sottoporsi ad un esame di cacografia, perché nemmeno drago Shenron possa capire neanche una lettera,