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[[File:Beppe Grillo accetta un povero computer indifeso colpevole solo di esser stato messo in commercio prima della svolta politica del comico.jpg|400px|thumb|Beppe mentre redige lo statuto.]]{{Cit|Il Movimento non avrà mai uno statuto!|[[Beppe Grillo]] mentre firma lo statuto insieme a suo nipote e al suo commercialista}} |
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{{Cit|Li citerò in tribunale, qui l'unico a non esistere sono io.|[[Molise]]}} |
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Lo '''statuto del [[Movimento 5 Stelle]]''' è una cosa che esiste ma non esiste. |
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Redatto tramite [[democrazia partecipativa]] a casa di [[Beppe Grillo]] in un summit interno tra i tre maggiori esponenti del movimento: lo stesso Beppe, suo nipote Enrico Grillo e il suo commercialista è la prova definitiva che il M5S non è un partito bensì un'associazione per la difesa dei [[procione|procionidi]]. |
Redatto tramite [[democrazia partecipativa]] a casa di [[Beppe Grillo]] in un summit interno tra i tre maggiori esponenti del movimento: lo stesso Beppe, suo nipote Enrico Grillo e il suo [[commercialista]], è la prova definitiva che il M5S non è un partito bensì un'associazione per la difesa dei [[procione|procionidi]]. |
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Alla firma dello statuto non era presente [[Gianroberto Casaleggio]] perché troppo impegnato a [[NonNotizie:E_Casaleggio_distrugge_l'Universo|distruggere l'universo]]. |
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Il quarto tentativo, tramite [[voto segreto]], diede una vittoria di 14 voti per l'esistenza dello statuto incorrendo nelle ire di [[Grillo]]: i 14 dovevano essere espulsi e, siccome non era possibile risalire ai colpevoli, avrebbe tirato democraticamente a sorte tra tutti i votanti. |
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Per evitare l'epurazione si ricorse al sondaggio con voto palese: dopo tre giorni di digiuno totali (utili, a dire della [[Casaleggio Associati]], a metabolizzare la [[democrazia]]) i votanti vennero alloggiati in una stanza buia e sporca sorvegliati a vista da bambini soldato addestrati personalmente da [[Joseph Kony]]. Tutti vennero anche forniti di una simil-scheda elettorale e di matita già umettata e spuntata, per evitare [[suicidio|suicidi]]. |
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Versione delle 23:33, 24 mar 2013
Lo statuto del Movimento 5 Stelle è una cosa che esiste ma non esiste.
Redatto tramite democrazia partecipativa a casa di Beppe Grillo in un summit interno tra i tre maggiori esponenti del movimento: lo stesso Beppe, suo nipote Enrico Grillo e il suo commercialista, è la prova definitiva che il M5S non è un partito bensì un'associazione per la difesa dei procionidi.
Alla firma dello statuto non era presente Gianroberto Casaleggio perché troppo impegnato a distruggere l'universo.
Ma quindi esiste o no questo statuto?
Scoperto che in effetti esisteva uno statuto, nei vari forum grillini, si sentì il bisogno di utilizzare lo strumento del sondaggio online per deciderne l'effettiva esistenza o non esistenza.
Il primo tentativo di sondaggio fallì perché, via internet, non si riusciva a effettuare un conteggio realistico per alzata di mano: era già stato infatti deciso sei mesi prima, tramite la lettura dei fondi di caffè, che quel metodo non era valido.
Come seconda opzione fu proposta la gara di rutti ma venne subito bocciata perché già utilizzato come metodo decisionale dalla Lega Nord.
Anche il terzo tentativo fu vano, si propose di fare a birra e salsicce però anche questa proposta venne bocciata: nessuno voleva fare Bud Spencer e la lontana possibilità che Fiorito diventasse grillino rischiava di invalidare la gara.
Il quarto tentativo, tramite voto segreto, diede una vittoria di 14 voti per l'esistenza dello statuto incorrendo nelle ire di Grillo: i 14 dovevano essere espulsi e, siccome non era possibile risalire ai colpevoli, avrebbe tirato democraticamente a sorte tra tutti i votanti.
Per evitare l'epurazione si ricorse al sondaggio con voto palese: dopo tre giorni di digiuno totali (utili, a dire della Casaleggio Associati, a metabolizzare la democrazia) i votanti vennero alloggiati in una stanza buia e sporca sorvegliati a vista da bambini soldato addestrati personalmente da Joseph Kony. Tutti vennero anche forniti di una simil-scheda elettorale e di matita già umettata e spuntata, per evitare suicidi.
Il risultato: il 100% dei voti erano a favore della NON esistenza dello statuto. Lo statuto non esisteva più o, meglio, non era mai esistito.
VIVA IL MOVIMENTO
VIVA LA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA
