Utente:Disaster Day/Sandbox Chiesa (edificio): differenze tra le versioni
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Secondo la [[Storia|storiografia antica]] le cause dell'incendio erano dolose, ossia l'incendio fu doloso, da qui ne possiamo trarre la conclusione che qualcuno lo appiccò. Ma chi? |
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[[File:Maurizio Costanzo.jpg|left|thumb|180px|Quindi lei è proprio sicuro che sia stato l'Imperatore?]] |
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=== Nerone il Pazz''ùoòoàaaa!'' === |
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Sempre secondo la storiografia antica fu Nerone ad incendiare la sua città per i seguenti motivi: |
Sempre secondo la storiografia antica fu Nerone ad incendiare la sua città per i seguenti motivi: |
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*Ottenere ispirazione per il poema che stava scrivendo, intitolato ''Rome's Burnin'''. |
*Ottenere ispirazione per il poema che stava scrivendo, intitolato ''Rome's Burnin'''. |
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*Ricavare dalla demolizione degli edifici lo spazio necessario a costruire la sua nuova casa, la [[Domus Aurea]]. |
*Ricavare dalla demolizione degli edifici lo spazio necessario a costruire la sua nuova casa, la [[Domus Aurea]], un cinema e un parco acquatico con i delfini ammaestrati da seducenti istruttrici in bikini. |
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Il fatto che durante l'incendio Nerone fu avvistato sul tetto della sua casa con aria pensosa, una penna in bocca e diversi fogli nelle mani e le numerose persone atte ad ostacolare i soccorsi guidati da Bertolasus appiccando nuovi focolai con il pretesto "''Nun rompetece er cazzo, l'ha detto l'imperatore de fallo!"'' non avvalorano affatto le ipotesi degli storici antichi su Nerone, in particolare quelle di [[Svetonio]], che assicurava di aver visto degli [[Gnomo|gnomi]] da giardino in tuta blu appiccare nuovi focolai nel giardino del suo amico Marianus. |
Il fatto che durante l'incendio Nerone fu avvistato sul tetto della sua casa con aria pensosa, una penna in bocca e diversi fogli nelle mani e le numerose persone atte ad ostacolare i soccorsi guidati da Bertolasus appiccando nuovi focolai con il pretesto "''Nun rompetece er cazzo, l'ha detto l'imperatore de fallo!"'' non avvalorano affatto le ipotesi degli storici antichi su Nerone, in particolare quelle di [[Svetonio]], che assicurava di aver visto degli [[Gnomo|gnomi]] da giardino in tuta blu appiccare nuovi focolai nel giardino del suo amico Marianus. |
Versione delle 16:16, 3 feb 2011
L'Incendio di Roma fu quel fenomeno che per mezzo di fuoco e fiamme il giorno 18 luglio del 64 a.C. distrusse i 3/7 della metà dell'Urbe, sotto l'Impero di Nerone.
Breve storia ma proprio breve
Il giorno 2 Settembre dell'Anno Domini 1666 un fornaio di Londra prima di coricarsi dimenticò di spegnere il forno in cui cuocevano i gatti per la colazione. Verso mezzanotte circa dei tizzoni ardenti caddero dal forno incendiando la legna che si trovava vicino e di lì a poco l'incendio si propag... No, ho sbagliato di nuovo...
Dicevamo, cioè, no, ricominciamo.
Un bel giorno, il 18 luglio dopo 64 anni dalla nascita di Gesù Cristo, inspiegabilmente qualche cosa, probabilmente qualche cristano che giocava con la benzina, prese fuoco nei pressi del Circo Massimo e l'incendio, alimentato dalle merci dei vu cumprà e dai centurioni che si facevano fotografare con i turisti, si propagò inarrestabile e arse viva la città per ben 9 giorni.
Colpevoli e Rei
Secondo la storiografia antica le cause dell'incendio erano dolose, ossia l'incendio fu doloso, da qui ne possiamo trarre la conclusione che qualcuno lo appiccò. Ma chi?
Nerone il Pazzùoòoàaaa!
Sempre secondo la storiografia antica fu Nerone ad incendiare la sua città per i seguenti motivi:
- Ottenere ispirazione per il poema che stava scrivendo, intitolato Rome's Burnin'.
- Ricavare dalla demolizione degli edifici lo spazio necessario a costruire la sua nuova casa, la Domus Aurea, un cinema e un parco acquatico con i delfini ammaestrati da seducenti istruttrici in bikini.
Il fatto che durante l'incendio Nerone fu avvistato sul tetto della sua casa con aria pensosa, una penna in bocca e diversi fogli nelle mani e le numerose persone atte ad ostacolare i soccorsi guidati da Bertolasus appiccando nuovi focolai con il pretesto "Nun rompetece er cazzo, l'ha detto l'imperatore de fallo!" non avvalorano affatto le ipotesi degli storici antichi su Nerone, in particolare quelle di Svetonio, che assicurava di aver visto degli gnomi da giardino in tuta blu appiccare nuovi focolai nel giardino del suo amico Marianus.
I Crisitani
Altra plausibile causa dell'incendio, furono inizialmente additati da tutti come i colpevoli. Le stesse accuse furono loro ripetute da Nerone, che sosteneva che erano stati indubbiamente loro. Sulla loro colpevolezza rimane ancora soltanto un punto oscuro: come poteva una setta di pazzi che si riuniva sotto terra appiccare un incendio così grande senza le conoscenze necessarie e soprattutto senza un motivo valido?
Incendi Correlati
Incendio di Mosca nel 1547 a San Pietroburgo