Utente:Cresh./ADS/Terremoto in Abruzzo

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Berlusconi mentre accusa Dio del terremoto: È stato quello sporco comunista, arrestatelo!

Il Terremoto dell'Abruzzo si è svolto il 6 aprile 2009 ed è stato uno dei pesci d'aprile meglio riusciti che la storia ricordi (anche se in ritardo di cinque giorni poiché Dio, avendo sbagliato pianeta, aveva raso al suolo Venere); ha visto coinvolti nientepopodimenochè Silvio Berlusconi e, per l'appunto, il Padre Celeste, i quali si sono alleati per l'occasione nel creare questa simpatica trovata goliardica.

Lo scherzo d'Abruzzo, come è stato rinominato da tutti i giornali nazionali, è stato organizzato con dovizia di particolari nel tempo: infatti lo stato italiano aveva da tempo appaltato tutte le costruzioni della case e il conseguente scherzo alla giochi mafiosi™, azienda molto presente nel sud Italia e specializzata in scherzi di ogni tipo. Come noto era già da anni che la giochi mafiosi si era attivata per una buona organizzazione dello scherzo. Come? Costruendo le case degli abruzzesi in comodo cartongesso e sabbia di mare, in modo che, alla prima folata di vento, la case crollassero e lo scherzo potesse finalmente cominciare.

Per rendere lo scherzo più divertente, ecco un comunicato preventivo della Protezione civile (1° aprile 2009): «Ieri si è riunita all’Aquila, nella sede della Regione Abruzzo, la Commissione Nazionale per la Previsione e la Prevenzione dei Grandi Rischi... per fornire ai cittadini tutte le informazioni disponibili alla comunità scientifica sull’attività sismica delle ultime settimane in Abruzzo: attività che viene costantemente monitorata, pur non essendoci nessun allarme in corso».
Il vicecapo della Protezione civile, Bernardo De Bernardinis, filosofeggiava: «Bisogna saper convivere con le caratteristiche dei territori». Altri illustri scienziati confermavano che «non c’è pericolo perché il continuo scarico di energia riduce la possibilità di eventi particolarmente intensi» mentre a stento riuscivano a trattenere risatine isteriche in previsione dello scherzo, rischiando quasi di rovinare tutta la sorpresa. ( Leggi la voceVai all'articolo)


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