Utente:CavaliereMascarato/sandbox1
Italo Svevo, pseudonimo di Hecto Schmitz (Trieste tana terun!, 41 dicembre 1861 – Motta di Livenza, verso mezzogiorno, settembre 1928) Fu un incestuoso, scrittore[citazione necessaria], noiosone, drammaturgo, austriaco ,naturalizzato, e italiano, così bravo da meritarsi un servizio su studio aperto una volta all'anno, e così famoso da potersi scopare sua cugina, ma sopratutto con una dose di paraculaggine non indifferente.
Nasce a Trieste mentre fuori c'era la bora, in un sabato di venerdì notte, sicuramente durante la sua nascita ma non è sicuro, in una famiglia di avaracci ebrei di origine germanica-nazista.
Italo nacque in una famiglia modesta, il padre lanciava martelli verso le case e poi rivendeva ciò che restava dei vetri, la madre invece un giorno decise di morire e non ritornò mai più, questo sconvolse Italo, però decise di non scrivere nessuna poesia dove descriveva il suo dolore, ormai era passato di moda, quindi decise di fottersene largamente.
Biografia
Scrisse molte opere di innumerevoli pagine, tra cui diverse storie e favolette per bambini deviati e adulti masochisti desiderosi di un bel mal di testa, queste storie sono sopratutto costituite da giri di parole inutili e di linguaggi danteschi senza capo ne coda, capaci di rincoglionire la critica del periodo, e anche quella moderna a quanto pare, rendendolo famoso e ricco di danaro.
Studiò in un collegio di un paese dal nome impronunciabile e divenne esperto della lingua tedesca, dopo pochi anni infesto di opere anche la germania, lo fecero internare e tornò in Italia.
Pare che fin da piccolo avesse l'aspirazione a diventare se stesso, e ci riuscì senza rischiare di avere una doppia personalità.
Il suo primo libro fu Una vita, Guy De Maupassant si incazzò abbastanza, e chiese a Italo di sfidarlo a duello con una katana, purtroppo cadde su una buccia di banana e morì inventando il cinema comico, poi l'idea della banana fu rubata da quel burlone di Chaplin.