Utente:BigPig/Sandbox10: differenze tra le versioni

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Il calcio femminile segue in tutto e per tutto le regole del calcio maschile, tranne per il fatto che bisogna essere donne per partecipare.
Il calcio femminile segue in tutto e per tutto le regole del calcio maschile, tranne per il fatto che bisogna essere donne per partecipare.
Altra particolarità, puramente tattica, è l'inesistenza della cosiddetta "''[[marcatura a uomo]]''", inoltre tra le regole, viene citato come [[comportamento antisportivo]] il palpare il petto di una giocatrice avversaria.
Altra particolarità, puramente tattica, è l'inesistenza della cosiddetta "''[[marcatura a uomo]]''", inoltre tra le regole, viene citato come [[comportamento antisportivo]] il palpare il petto di una giocatrice avversaria.

In campo è presente il solo sesso femminile (escludendo ovviamente allenatori ed arbitri), infatti è possibile sentire le soavi vocioni delle giocatrici esprimersi nei più coloriti linguaggi, alcuni testimoni raccontano:

Versione delle 10:15, 1 apr 2017

Calcio femminile

Il calcio femminile è uno sport creato dagli uomini, per le donne (anche se così spesso non si possono definire), esattamente come la lotta nel fango.

« Adoro quando donne jocano a calcio, è come vedere simmia su pattini! Molto divertente! »
(Generale Aladeen su calcio femminile)
« Ventidue sceme in calzoncini che corrono dietro a un pallone »
(Il calcio femminile secondo le altre donne )

Storia

Il calcio femminile si praticava già agli albori del calcio stesso, nel 1895, quando, di ritorno dopo una prima partita, i mariti vennero presi a sonori calci sui coglioni per non aver portato fuori il cane a pisciare. Questa particolare abilità delle donne nel colpire le palle fu sfruttata a pieno da uno dei primi allenatori che, dopo diversi allenamenti finiti con i testicoli immersi nel ghiaccio, riuscì a far capire che la palla da calciare era quella grande che stava in campo anziché una di quelle che stava tra le sue gambe.

Tale attività attraverso un periodo d'oro intorno agli anni venti del '900, in alcuni casi le partite raggiungevano infatti le 50000 presenze fra gli spettatori. Ciononostante nel 1921, il calcio femminile venne messo al bando in Inghilterra; pare infatti che alcune giocatrici abbiano preso a calci sui denti un gruppo di ultras che aveva iniziato a fischiare dietro ogni ragazza che passava sotto la curva.

Il bando venne rimosso negli anni settanta e poco dopo la UEFA riconobbe il calcio femminile come sport a tutti gli effetti.

Caratteristiche del gioco

Il calcio femminile segue in tutto e per tutto le regole del calcio maschile, tranne per il fatto che bisogna essere donne per partecipare. Altra particolarità, puramente tattica, è l'inesistenza della cosiddetta "marcatura a uomo", inoltre tra le regole, viene citato come comportamento antisportivo il palpare il petto di una giocatrice avversaria.

In campo è presente il solo sesso femminile (escludendo ovviamente allenatori ed arbitri), infatti è possibile sentire le soavi vocioni delle giocatrici esprimersi nei più coloriti linguaggi, alcuni testimoni raccontano: