Steven Bradbury: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Steven Bradbury vince.jpg|thumb|300px|Bradbury taglia meritatamente il traguardo mentre gli avversari si inchinano davanti alla sua superiorità.]]
[[Immagine:Steven Bradbury vince.jpg|thumb|300px|Bradbury taglia meritatamente il traguardo mentre gli avversari si inchinano davanti alla sua superiorità.]]
'''Steven Bradbury''' è un ex pattinatore australiano, passato alla storia per le sue straordinarie doti tecniche e atletiche.<br />Bradbury infatti sapeva pattinare con il sedere, e per questo, a detta di molti appassionati, le sue vittorie sono da attribuire al [[culo]]. Era uno specialista dello '''short track''' e dei capelli ossigenati.
'''Steven Bradbury''' è un ex pattinatore australiano, passato alla storia per le sue straordinarie doti tecniche e atletiche.<br />Bradbury infatti sapeva pattinare con il sedere, e per questo, a detta di molti appassionati, le sue vittorie sono da attribuire al [[culo]]. Era uno specialista dello '''short track''' e sfoggiava degli orrendi capelli ossigenati.


Steven Bradbury inizia a pattinare alla tenera età di trentotto anni nei numerosi laghetti e palaghiaccio che, come tutti noi sappiamo, affollano l'[[Australia]].<br />Nonostante i genitori tentino di avviarlo verso la più consona attività di scuoiatore di [[Canguro|canguri]], Steven presenta una predisposizione naturale per lo short track e non tarda ad affermarsi come uno dei giovani più promettenti di questo sport (che per chi non lo sapesse, consiste nel continuare a girare in tondo su una pista di ghiaccio portando in testa un casco da cantiere edile e rischiando in continuazione di buscarsi broncopolmoniti e arrossamenti dello scroto).<br />La [[Sfiga|sfortuna]] sembra però accanirsi su Bradbury perché, dopo essere nato con dei capelli da cactus spinoso e una faccia da koala colitico, il baldo pattinatore incorre anche in un incidente che ne pregiudica la carriera.<br />I suoi avversari, invidiosi del suo innegabile talento, fanno infatti a gara nel tentativo di sabotarlo, riuscendoci finalmente nel [[1994]], quando il povero Bradbury viene pugnalato alle spalle con ventitrè colpi di lama di pattino mentre <s>si trova in Senato</s> disputa una gara di Coppa del Mondo.
Steven Bradbury inizia a pattinare alla tenera età di trentotto anni nei numerosi laghetti e palaghiaccio che, come tutti noi sappiamo, affollano l'[[Australia]].<br />Nonostante i genitori tentino di avviarlo verso la più consona attività di scuoiatore di canguri, Steven presenta una predisposizione naturale per lo short track e non tarda ad affermarsi come uno dei giovani più promettenti di questo sport (che per chi non lo sapesse, consiste nel continuare a girare in tondo su una pista di ghiaccio portando in testa un casco da cantiere edile e rischiando in continuazione di buscarsi broncopolmoniti e arrossamenti dello scroto).<br />La [[Sfiga|sfortuna]] sembra però accanirsi su Bradbury perché, dopo essere nato con dei capelli da cactus spinoso e una faccia da koala colitico, il baldo pattinatore incorre anche in un incidente che ne pregiudica la carriera.<br />I suoi avversari, invidiosi del suo innegabile talento, fanno infatti a gara nel tentativo di sabotarlo, riuscendoci finalmente nel [[1994]], quando il povero Bradbury viene pugnalato alle spalle con ventitrè colpi di lama di pattino mentre <s>si trova in Senato</s> disputa una gara di Coppa del Mondo.<br />Steven Bradbury perde 48 litri di sangue, l'occhio sinistro, l'uso delle gambe e del [[pene|batacchio]], la carta di credito e, a detta dei medici, non riuscirà più a suonare il [[pianoforte]] come prima. Il pattinatore tuttavia stupisce tutti, non tanto per il livello delle sue prestazioni che resta di merda, ma per la folle idea di partecipare alle '''Olimpiadi invernali''' [[2002]] di '''Salt Lake City'''.


[[Categoria:Sportivi]]
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Bradbury taglia meritatamente il traguardo mentre gli avversari si inchinano davanti alla sua superiorità.

Steven Bradbury è un ex pattinatore australiano, passato alla storia per le sue straordinarie doti tecniche e atletiche.
Bradbury infatti sapeva pattinare con il sedere, e per questo, a detta di molti appassionati, le sue vittorie sono da attribuire al culo. Era uno specialista dello short track e sfoggiava degli orrendi capelli ossigenati.

Steven Bradbury inizia a pattinare alla tenera età di trentotto anni nei numerosi laghetti e palaghiaccio che, come tutti noi sappiamo, affollano l'Australia.
Nonostante i genitori tentino di avviarlo verso la più consona attività di scuoiatore di canguri, Steven presenta una predisposizione naturale per lo short track e non tarda ad affermarsi come uno dei giovani più promettenti di questo sport (che per chi non lo sapesse, consiste nel continuare a girare in tondo su una pista di ghiaccio portando in testa un casco da cantiere edile e rischiando in continuazione di buscarsi broncopolmoniti e arrossamenti dello scroto).
La sfortuna sembra però accanirsi su Bradbury perché, dopo essere nato con dei capelli da cactus spinoso e una faccia da koala colitico, il baldo pattinatore incorre anche in un incidente che ne pregiudica la carriera.
I suoi avversari, invidiosi del suo innegabile talento, fanno infatti a gara nel tentativo di sabotarlo, riuscendoci finalmente nel 1994, quando il povero Bradbury viene pugnalato alle spalle con ventitrè colpi di lama di pattino mentre si trova in Senato disputa una gara di Coppa del Mondo.
Steven Bradbury perde 48 litri di sangue, l'occhio sinistro, l'uso delle gambe e del batacchio, la carta di credito e, a detta dei medici, non riuscirà più a suonare il pianoforte come prima. Il pattinatore tuttavia stupisce tutti, non tanto per il livello delle sue prestazioni che resta di merda, ma per la folle idea di partecipare alle Olimpiadi invernali 2002 di Salt Lake City.