Giosuè: differenze tra le versioni

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{{Accusa|accusa=APU|firma={{Utente:Undead Lord/firma}} 23:37, feb 2, 2012 (CET)}} {{Processo|14 febbraio 2012|note=}}
{{Cit|Carducci?|[[Tutti]] su [[Giosuè]]}}
{{Cit|Con permesso...|[[Giosuè]] entra in [[Palestina]], armi in pugno}}
'''Giosuè''' ([[Alessandria]] 1606 a.c. - [[Canaan]] 1504 a.c.) è un personaggio [[Bibbia|biblico]] che successe a [[Mosè]] alla guida del popolo [[ebreo]]. Di mestiere era muratore, ma aveva l'hobby della tromba, e suonava nel Dopolavoro [[FNME|Ferroviario]] di Luxor. È più celebre come alter ego di [[Gesù]] nelle [[bestemmia|bestemmie]].
{{Cit|Ci rubano il lavoro!|[[Palestinesi]] su [[ebrei|popolo ebraico]]}}
'''Giosuè''' ([[Alessandria]] 16061556 a.c. - [[Canaan]] 15041454 a.c.) è un personaggio [[Bibbia|biblico]] che successe a [[Mosè]] alla guida del popolo [[ebreo]]. Di mestiere era muratore, ma aveva l'hobby della tromba, e suonava nel Dopolavoro [[FNME|Ferroviario]] di Luxor. È più celebre come alter ego di [[Gesù]] nelle [[bestemmia|bestemmie]].
 
== Infanzia, e successione a Mosè ==
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* Mosè;
* Mosè ubriaco;
Partendo da una carica di [[Vittorio Sgarbi|capra]], ereditata dal padre Nun, della tribù dei [[Framerate]], con un furbo quanto squallido intrigo riuscì a scavalcare i buoi dando loro la colpa dell'aumento del costo della benzina, i carretti svitando loro i quadrati, gli schiavi sputando lorosputandoli, e giungendo così all'ambita carica di Vice-Mosè, che consisteva nell'accompagnare il capo annunedo ad ogni sua frase, ridere ad ogni sua battuta e sgomitare con gli altri Vice-Mosè: [[Emilio Fede| Fede]], Efraim, [[Bondi]].<br/>
Di lì in poi fu tutto in discesa, a parte la strada che lo portava verso la Terra Promessa, compresa quella per la cima del Monte Sinai. Lì accompagnò Mosè, rallegrandosi però sul fatto che gli altri non si sarebbero divertiti senza di lui.<br/>
In seguito si avvicinò sempre più a Mosè, soprattutto per fargli firmare il testamento, in cambio di qualche strigliata ai cavalli e alla moglie (di Giosuè da parte di Mosè). Il piano fatto di sotterfugi e umiliazioni al bar dell'accampamento - i buoi erano soliti chiamarlo affettuosamente cornuto e fargli il gesto dell'ombrello - ebbe però successo. Mosè infatti lo nominò capo spartivento del popolo, incoronandolo davanti a tutti e spirando poco dopo.
I primi atti compiuti da capo popolo, furono:
* uccidere i buoi;
* impalare Aspen[[il Wizzent]], il suo compagno di banco che da piccolo lo prendeva in giro;
* salutare con disprezzo l'invenzione della ruota, definita <<Un'invenzione che lascia il tempo che trova. D'altronde i nostri carretti coi quadrati rotolano benissimo>>;
* stampare quintali di nuova cartamoneta: <<Più soldi più richezza>>;
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Secondo quanto aveva detto Mosè, il popolo, si aspettava di trovare nella Terra Promessa (TP) fiumi di latte e miele. Invece trovò sassi, ortiche e borgiacche , e poi la Palestrina era una palestra troppo piccola per entrarci tutti. Ed il popolo chiese a Giosuè di mantenere la promessa fatta da [[Dio]] a Mosè e dargli fiumi di latte e miele. Giosuè che non aveva sentito la promessa, nè riteneva fossero possibili fiumi di latte, nè credeva in Dio, sentenziò:
{{quote|Manca ancora poco, svoltiamo quell'angolo e ci siamo. Sento già il ronzio delle api. | Giosuè}}<br/>
[[File:Deserto_bianco.jpg|thumb|right|300px400px|La nuova casa di Josuè presso la Terra promessa]]
Il ronzio era quello delle armi ad affilare del popolo abitante di Gerico, comandati da [[Sandrino il Mazzulatore]], grande condottiero del deserto e vincitore dell'ultimo torneo cisgiordano di "gara a chi sputa più lontano controvento seduto su un cavallo in corsa". Questo non tollerava i latticini, ma soprattutto gli extracomunitari e al grido di <<Ci rubano il lavoro>> si lanciò contro il popolo invasore e igienicamente carente.
 
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Gosuè rispose:
{{quote|Mungimi un coglione | Giosuè}}<br/>
Gerico era una potente [[città]] che si trovava nella Terra Promessa. Aveva mura formidabili, un esercito poderoso, armi, catapulte, fionde, pistole ad acqua, mitragliatrici, bazooka, mortaretti, castagnole e ogni sorta di mezzo di difesa.<br/>
L'esercito di Giosuè era un'accozzaglia sconnessa di disperati dal tono vagamente zingaresco, ed il cui fetore provocava una fastidiosa lacrimazione. L'esercito era fornito di bastoni, lacci, catafionde, arpe, bastoni, danari, [[paracelli]] e sassi. Quest'ultimi erano in verità pochissimi.<br/>
La battaglia fu lunga e sanguinosa. I due capi si affrontarono a viso aperto, Sandrino nella sua lucente canottiera, pezzata qua e là di paurose macchie rosso rubino, ricordo delle precedenti mangiate alla "Fagiolata di Gerico", Giosuè intento a sudare all'interno della sua tenda protetto dalla moltitudine dei suoi uomini, i quali, ben più numerosi degli avversari, li sopraffarono con la pura forza numerica e con l'insensato menefreghismo di Giosuè per la vita umana in generale, e dei suoi uomini in particolare.<br/>
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*un ponte sul Mar Rosso;
*un'asilo;
Quest'ultimo venne poi convertito in un'orfanotrofio per raccogliere i tanti orfani degli operai defunti nelle [[Grandi opere]]. L'aumento del [[PIL]] previsto da Giosuè non avvenne; decise pertanto di dare una scossa all'economia con le seguenti iniziative:
Di tutte le nuove costruzioni la più grande fu senz'altro il Nuovo Palazzo della Regione di Gerico, sede del governo e dimora di Giosuè. Venne costruito con mattoni di paglia pressata uniti con lo sputo, e con l'utilizzo della tecnica dell'arco concavo. Venne poi accatastato come autorimessa, e distinto al Catasto Fabbricati di Gerico (TP) come segue:<br/>
Foglio 1 - Particella 1 - Cl c/3 - mq 1800 - Rendita Catastale 7,6 euri<br/>
[[File:Macerie2.jpg|thumb|right|300px|La casa di Josuè presso Gerico]]
L'aumento del [[PIL]] previsto da Giosuè non avvenne; decise pertanto di dare una scossa all'economia con le seguenti iniziative:
*insegnare il dialetto nelle scuole;
*spendere metà del prodotto interno lordo in corsi di formazione per i suoi ministri tenuti da sua moglie;
*costituire corsi di formazione per insegnare a costituire corsi di formazione;
*dare la colpa a Mosè;
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{{quote|Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, ego me baptizzo contro il malocchio. E con il peperoncino e un po' d' insaléta ti protegge la Madonna dell 'Incoronéta; con l'olio, il sale, e l'aceto ti protegge la Madonna dello Sterpeto; corrrrrno di bue, latte screméto, proteggi questa chésa dall' innominéto.| Giosuè}}<br/>
 
== Installazione delle Tribù ==
Giosuè morirà poco dopo.
Dopo la conquista della quasi totalità del paese di Canaan, Giosuè amministra l'insediamento delle tribù e la divisione del territorio. Inizia dalle tribù di [[Giuda]] e di Manasse, cui sottrae loro la terra invitandoli ad un pic-nic fuori porta ed insediandosi di soppiatto nelle loro città. La tribù di Caleb ottiene un calcio in culo. L'Arca dell'Alleanza è trasportata da Guilgal, dove si trovava dopo il passaggio del Giordano, al silos di Silo.
Giosuè ormai [[Emilio Fede|vecchio]] si insedia a Timnath-quelcheserah, stabilendo la sua dimora sotto la panchina di Piazza della Carovana, e concedendosi nelle sue lunghe giornate oziose, brevi giochi d'odalische, regalo del re del Marocco
 
 
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