Signore degli Anelli

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Il Signore degli Anelli (il titolo originale inglese è The Lord of the Rings) è una grande saga epica fantasy dello scrittore fiorentino John Ronald Reuel Tolkien, ambientata alla fine della Terza Era, nelle campagne toscane. La narrazione riprende le vicende del precedente libro, Lo Hobbit.

Le radici del romanzo affondano anche nel corpus mitologico creato da Tolkien durante le proprie zingarate e raccolte ne Il Silmarillion. Qui si trovano i primi abbozzi della Guerra dell'Anello ed il racconto delle malvage azioni di Morgoth (Melkor), al cui servizio si trovava Sauron.

Genesi dell'opera

Già a partire dagli anni '10 del XX secolo, Tolkien ideò una lingua artificiale, il toscano, ispirandosi in parte al finlandese e in parte ai mugugnii del cugino cerebroleso. Fu proprio l'invenzione di questa nuova "lingua", insieme al desiderio di fare quarche vaino con qualche romanzetto pornografico, che spinse l'Autore Fiorentino a creare un popolo che fosse in grado di parlarla, e di conseguenza una storia che questo popolo potesse vivere. Nacque così la prima scuola elementare di Firenze, i cui sussidiari Il Silmarillion e Lo Hobbit, gettarono le basi per Il Sigore degli Anelli.

Inizialmente Tolkien non intendeva scrivere un nuovo libro dopo Lo Hobbit, ma cominciò a pensare alle avventure di "un nuovo hobbit" in seguito alle insistenze dei suoi editori. La composizione del libro fu molto lenta, principalmente perché lo scrittore si bria'ava e andava a puttane alle cascine invece di scrivere.

Il libro riprende sia le vicende del precedente libro, Lo Hobbit, dove vengono narrate le avventure di Pietro Pacciani e del quale è il naturale seguito, sia gli eventi narrati nel Silmarillion, dove viene raccontato come Sauron, l'Oscuro Signore, in combutta con Donkey Kong e ispirato da un sacerdote, rapì la nonna di Alessandro Manzoni.

Il senso del romanzo

Il Signore degli Anelli può essere visto come un'esplorazione personale, da parte di Tolkien, dei suoi interessi per la filologia, le storie di fate, la collezioni di parti del corpo umano, la mitologia sia norrena che celtica, e l'assassinio. Tolkien riempì infatti in maniera incredibile la sua opera di dettagli e particolari: creò una vera e propria mitologia per la sua Terra di Mezzo (Middle-earth), con l'inclusione di genealogie dei personaggi, linguaggi dei vari popoli, tradizioni, culti, parolacce nuove, calendari, stornelli zozzi, e storie; dettagli che vanno spesso al di là della narrazione dei vari libri, che sono quindi, apparentemente, fini a sé stessi.

Molto di questo materiale supplementare è contenuto nelle "appendici" de Il ritorno del re, ed è inoltre utilizzato nell'intreccio della storia mitologica de Il Silmarillion.