Schizzo:Maranzamachía

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La maranzamachìa è la pratica preferita di metallari, punk, comunisti e in generale di tutti gli alternativi monzesi (quelli milanesi sono da escludere in quanto poser, eccezione fatta per le provincie come Cologno Monzese o Sesto San Giovanni). Come la più famosa gigantomachìa con giganti e déi, la maranzamachìa rappresenta uno scontro feroce, e altrettanto epico, tra alternativi e maranza.

La maranzamachìa ha un forte impatto culturale e sociale nella branca dei rapporti fra gli alternativi: lungo i periodi più densi di questi scontri, persino i punk e i metallari, occupati in una secolare guerra civile e rivalità sportiva, trovano il modo di unirsi per combattere il nemico dai capelli broccolosi.

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Un metallaro indossante una particolare tenuta Adidas, trofeo di battaglia strappato dal cadavere di un maranza durante una maranzamachìa

Scontro medio

La maranzamachìa trova spesso luogo nei parchi delle province brianzole, talvolta trattasi paradossalmente di parchi consacrati all'amicizia. Solitamente i confronti sono iniziati dai maranza, che rivendicano il proprio territorio ragguagliando gli alternativi sulla frequenza con la quale si droghino in suddetto parco e ingiuriandoli con frasi del tipo "oh fra' stai calmo" o "ma sei uscito dal circo?!" ironizzando sul loro vestire, per l'appunto, alternativo. È a questo punto che la situazione si appesantisce pure sul lato avversario, che risponde agli spintoni con yo mama jokes e sputi. Spesso sono questi ultimi ad accendere la miccia della battaglia, che si consuma aggressivamente con colpi di casse JBL e incornate di creste.

Il gruppo di maranza raramente si mobilita interamente allo scontro, più frequentemente metà plotone resta al di fuori delle ostilità e si limita a osservare ridendo, anche nel caso in cui i loro compari stiano miseramente perdendo. Gli alternativi, a differenza, hanno uno spirito di unità più forte e le uniche eccezioni sono rappresentate da un paio di metallari che si astengono dallo scontro per suonare assoli come sottofondo alla battaglia. A partecipare alla maranzamachìa sono solitamente gli uomini, ma le due fazioni sono quasi sempre accompagnate da supporter femminili, le amïoe per i maranza e le gotiche culone per gli alternativi. Queste ultime hanno talvolta il coraggio di entrare nella mischia per soccorrere i loro compagni in difficoltà e ristabilire la pace con il potere della figa e del loro gargantuesco deretano.

Etologia degli scontri

Maranza vs Hippoppettaro

Un hippoppettaro gira tranquillamente per le strade di Cinisello Balsamo in cerca di un muro dove scrivere il suo tag di merda o graffittare qualche composizione di lettere messe a caso con un font inutilmente complesso, finché le sue orecchie non vengono solleticate dai rumori incomprensibili di un autotune. L'hippoppetaro si toglie le cuffie e i suoi timpani vengono immediatamente investiti dalle fastidiosissime melodie di una canzone di Sfera Ebbasta proveniente dalla cassa di un maranza in fondo alla via. Il graffitaro gli si avvicina, gli fa cortesemente notare che ha rotto il cazzo e gli dice di ascoltare il "vero rap"; il tamarro, confabulando insulti con un timbro di voce più basso di un afroamericano con un deficit di estrogeni, inizia a spintonarlo e gli rammenta che è vestito di merda. La rabbia del writer di fronte ad attacchi verbali di natura così superficiale cresce esponenzialmente e a questo punto possono avere luogo due eventi:

  • l'hippoppettaro sceglie di mantenere la calma e tenere fede ai valori di non-violenza e pacifismo portati avanti dai suoi MC preferiti e decide di intimidire il maranza iniziando a ballare e a fare freestyle;
  • in alternativa la furia dell'hippoppetaro, di fronte alla consapevolezza che oramai dal 2016 la Trap è il genere di maggior successo in Italia, esplode e inizia ad usare le sue bombolette spray come molotov.

Maranza vs Rastaman

Un maranzino solitario in astinenza da sostanze gira per i sobborghi brianzoli a notte fonda dopo una serata in discoteca all'insegna del palo. A un certo punto vede in un vicolo un uomo nascosto in una nube di fumo dal fresco aroma di erba, lo apostrofa con un cortese "oh bro" e un eloquente "fra ce l'hai na canna?", al che l'uomo misterioso esce dalla fumazza mostrandosi per quello che è: un puzzolente rasta caratterizzato da dreadlocks chilometrici che strisciano al suolo portandosi dietro qualsivoglia tipo di sporcizia degli ultimi quattro isolati, come mozziconi di sigaretta e cadaveri di pantegane, e un numero di neuroni funzionanti inferiore a quello di un koala con la meningite; ah, e ovviamente di ciò che gli ha chiesto il tamarro non ha capito un cazzo. Di fronte all'incomprensione del bruciato, il maranza inizia ad infastidirsi; il rastaman, d'altra parte, scambia il tamarro per un broccolo parlante e, credendo che voglia rubare la sua erba per salvare i propri amici vegetali, impugna i suoi dread come fruste, diventati taglientissimi a causa dei cocci di vetro incastratisi al loro interno, e intima al maranza di allontanarsi. Nel peggiore dei casi lo scontro inizia, ma entra immediatamente in una situazione di stallo quando i dread del rasta si impigliano nell'ingellata capigliatura del maranza e si ritrovano costretti a chiamare i pompieri e un parrucchiere per liberarsi. Un esito meno violento si verifica invece quando il maranzino grida al rasta "dai fra fai il serio!" e questi, spaventato dal finto timbro basso della voce del tamarro, decide di darsi alla fuga tuffandosi nel Lambro (eventualmente si stabilirà sul fondo del fiume dando adito a leggende metropolitane da parte di un paio di undicenni di Brugherio che scambiarono i suoi dreadlocks per i tentacoli di un kraken).

Celebri maranzamachìe

Tra le maranzamachìe più importanti figurano:

  • La battaglia di Sandamiano, combattuta tra i metallari e i punk di Via Piave Brugherio e i maranza minorenni del Parco dell'amicizia: in una calda serata di settembre, un gruppo di dodici tra punk, metallari, hippoppettari, goth ed emo si introdusse inconsciamente in territorio ostile per ballare e defecare sull'establishment nemico; presto, un manipolo di tamarri e di amïœ giunse nel parco e rabbrividì alla visione di uomini dai capelli lunghi, tinti e truccati. In seguito al rifiuto dell'ultimatum da parte dei maranza, lo scontro infuriò e si concluse con la resa strategica (e tragica) delle truppe alternative, che persero l'appena stabilito controllo del Parco dell'amicizia e delle aree circostanti;
  • Il duello del sellino della Bicocca, che fu un confronto rapido e feroce tra un hippoppettaro seguace della setta del Ratto Zannuto e un maranza milanese dall'impronta omosessuale repressa. Scoppiò in seguito al furto del sellino di una bicicletta nel parco del Bicocca Village da parte del seguace del Ratto e vinto dallo stesso, utilizzando il medesimo sellino come arma; in seguito alla sconfitta del tamarro, il fanatico religioso defecò sul suo borsello;
  • La battaglia di Cervignano del Friuli, che non fu combattuta da nessuno poiché suddetta città, chiaramente, non esiste.