Róisín Murphy

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(Rimpallato da Roisin Murphy)
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« È Lady Gaga che ha copiato me! »
(Róisín Murphy su Lady Gaga)
« Voglio chiarire: non ho mai detto che Lady Gaga è una ricopiona, anzi, la stimo moltissimo »
(Róisín Murphy dopo essere stata pagata profumatamente da Lady Gaga)


Róisín Murphy (pronuncia ROIZIN, ma anche ROSSINA O ROSETTA), sottostimata cantante nata in uno sperduto paesino di campagna irlandese, presumibilmente nel 1973, è una delle esponenti più bisfrattate della musica pop-elettronica di oggi.

Con quegli occhiali non si è accorta di essersi messa un sacchetto al posto della maglietta.

L'infanzia

Già da piccola doveva vestirsi con quello che trovava nel secchio della spazzatura a causa delle estreme condizioni di povertà in cui viveva la sua famiglia, tanto che i suoi genitori, con la speranza di darle un futuro migliore, la portarono nel Regno Unito e, con la scusa di aver divorziato, tornarono in patria lasciandola sola a Manchester. Róisín, sedicenne, tirò avanti vivendo abusivamente negli appartamenti dei suoi amici e poi accaparrandosi una casa popolare fornitale dalla previdenza sociale.

La nascita dei Moloko

La vita di Róisín prese una nuova piega nel 1995 quando incontrò a una festa Mark Brydon. Lei decise di sedurlo puntando sul suo aspetto, pronunciando la celeberrima frase "Ti piace il mio maglione attillato? Guarda come si adatta al mio corpo" (in realtà il cosiddetto maglione era un sacco di iuta trovato nella spazzatura durante la festa). Il ragazzo, affascinato dalla sensualità campagnola di Róisín e rimbambito a causa dell'ecstasy che aveva preso al party, raccontò invece la classica balla del primo incontro dicendo di essere un produttore musicale, quando in realtà è disoccupato. I due, senza troppi indugi, iniziarono a "produrre", e dopo aver trombato lavorato a stretto contatto, finirono il loro primo album , Do you like my tight sweater?, chiamato così perché i testi parlano della collezione di secchi della spazzatura maglioni di Róisín. Siccome i pessimi e monotoni testi dell'album vennero scritti sotto l'effetto di droghe pesanti sciolte nel latte, il duo decise di chiamarsi Moloko come la bevanda del film "Arancia Meccanica", film visto da Róisín per caso credendo che fosse il seguito di "Banana Meccanica" con Rocco Siffredi.

La fase Moloko

Si può notare il grandissimo entusiasmo di Mark alla notizia di realizzare sei album con quella sfigata di Róisín

Mark, ripresosi dall'effetto della droga, si rese conto dell'orrendo album che aveva prodotto e cercò di allontanarsi dalla sua nuova compagna; ma si sa, le irlandesi sono donne di sani principi cattolici. È per questo che Róisín non accettò che quell'incontro fosse solo una sveltina e legò Mark in una presa fatale, tenendoselo appresso per una decina di anni. Per assicurare le cose dal lato economico, stipulò assieme al compagno un contratto di SEI album con la casa discografica Echo, chiamata così perché amplificava la fama dei peggiori gruppi di musica elettronica sulla scena europea. Ed il sodalizio sentimental-artistico era in cassaforte. Il secondo album, I am not a doctor (chiamato così per ribadire che nessuno dei due era in grado di curare le crisi epilettiche delle persone che ascoltavano la loro musica), passò piuttosto in sordina, ma proprio da un brano contenuto in esso uscì la prima vera hit del duo: Sing it back. Neanche a dirlo, la versione conosciuta da tutti e passata alla storia è in realtà un remix della versione originale, ma i Moloko decisero comunque di prendersi il merito e, pezzenti come pochi, non pagarono il curatore del remix nonché fautore della loro fama, il potente boss mafioso russo Boris Dlugosch. Dopo che i Moloko si procurarono altra fama con il terzo album Things to make and do (i cui testi parlano di tutto ciò che si può fare sotto l'effetto di droghe pesanti), Dlugosch decise di bussare alla porta recuperando Róisín. Insieme produssero la hit Never Enough (chiamata così perché non ne avevano mai abbastanza delle sveltine che si facevano). Questo offrì il pretesto a Mark di liberarsi di Róisín, anche se per contratto i due furono costretti a fare un altro album da separati in casa. Paradossalmente Statues (2003) è il migliore lavoro dei Moloko, come a confermare che i due, finché stavano insieme, trombavano molto e lavoravano poco.

Róisín solista

La povera Roisin vestita da lampada per poter andare alle sfilate di moda

Per il debutto da solista Róisín si rivolge ad artisti del calibro di Matthew Herbert, Simon Henwood, Milva. Da quest'ultima prende consigli sul colore della chioma, agli altri succhia la vena creativa. Herbert, essendo a corto di soldi, elabora l'intero album Ruby Blue attorno ai versi, suoni e scoregge della cantante. Henwood inizia col fare il romantico -dipinge un paio di quadri con Róisín come soggetto- e finisce col produrre l'intero artwork, nonché i video promozionali, ovviamente gratis. Ancora una volta Róisín ha pagato in natura (del resto non vedeva una lira dai tempi del contratto del 1995) e ovviamente, per non venire meno ai suoi ideali, ci si è dovuta fidanzare. Neppure questa volta la Nostra riscuote il successo sperato, e tutto ciò che ricava da Ruby Blue è un calcio nel sedere da parte di Herbert, costretto per colpa di quella sfigata a vivere sotto i ponti. Scaricati quegli incompetenti della Echo (che non hanno sostenuto la Murphy perché sono stati corrotti da un'emergente Lady Gaga che aveva già intenzione di copiare il suo stile), Róisín si ritrova disoccupata, ma provvidenzialmente firma un contratto con i produttori della casa discografica EMI che la prendono scambiandola per Lady Gaga . Dopo essersi accorti di aver ingaggiato una fallita sconosciuta, si rifiutano di darle altri soldi per il nuovo album. Piena di disperazione, Róisín mette tutta se stessa nella creazione del secondo album (tant'è che è costretta a vendere un rene al suo ex Boris Duglosh per finirlo, dato che non ha un soldo in tasca). Nel 2007 esce Overpowered e Róisín viene paragonata alla nuova regina del pop, che fa musica originale e non imita mai nessuno: ovviamente stiamo parlando di Lady Caga, dalla quale Roisin ha rubato il look (o forse era il contrario? Dato che Lady Gaga possiede il 50 per cento delle azioni di Nonciclopedia è meglio non scrivere oltre). Dopo che Lady Gaga ha acquistato la EMI, Róisín è stata buttata a calci nel sedere in mezzo alla strada e adesso sta cercando una nuova casa discografica con cui pubblicare il nuovo album (del quale ha già composto le canzoni ma che rischia di essere distrutto da Lady Gaga).

Voci correlate