Titolo visualizzato | Rockets |
Criterio di ordinamento predefinito | Rockets |
Lunghezza della pagina (in byte) | 13 363 |
ID namespace | 0 |
ID della pagina | 152821 |
Lingua del contenuto della pagina | it - italiano |
Modello del contenuto della pagina | wikitesto |
Indicizzazione per i robot | Consentito |
Numero di redirect a questa pagina | 0 |
Conteggiata come una pagina di contenuto | Sì |
Sottopagine di questa pagina | 0 (0 redirect; 0 non redirect) |
ID elemento Wikibase | Nessuno |
Immagine della pagina | |
Modifica | Autorizza tutti gli utenti (infinito) |
Sloggiamento | Autorizza tutti gli utenti (infinito) |
Calciorota | Autorizza tutti gli utenti (infinito) |
Creatore della pagina | GorillaK2 (rosica | curriculum) |
Data di creazione della pagina | 22:13, 29 set 2014 |
Ultimo contributore | Fantinaikos (rosica | curriculum) |
Data di ultima modifica | 02:28, 13 giu 2023 |
Numero totale di modifiche | 14 |
Numero di modifiche recenti (negli ultimi 180 giorni) | 0 |
Numero di autori diversi recenti | 0 |
Descrizione | Contenuto |
Article description: (description ) This attribute controls the content of the description and og:description elements. | I Rockets sono stati il gruppo di musicis menestrelli francesi che ha ottenuto il maggior successo in Italia, scavalcando prepotentemente nelle preferenze nostrane mostri sacri come Édith Piaf e Maurice Chevalier (e superare il record di dieci copie vendute non era davvero uno scherzo). Agirono indisturbati tra la fine degli anni settanta e gli ottanta, conquistando addirittura il Telegatto come miglior gruppo straniero, grazie al brano Galactica e a mezza quintalata di croccantini barracuda&polenta della MicioMiao. Per questo furono insigniti della Medaglia d'onore della gioventù e dello sport, onorificenza riservata in Francia a chi riesce a vincere qualsiasi cosa all'estero, fosse pure lo straccetto dei calcinculo. La peculiare pigmentazione dei componenti venne fuori durante le registrazioni del loro primo LP, quando per sei mesi si nutrirono di scatolette di sgombro sott'olio provenienti da Mururoa, contenenti una preoccupante percentuale di mercurio. Fu la svolta, il produttore discografico Claude Lemoine (il cui nome tradisce la vera identità di Claudio Cecchetto) ebbe l'intuizione geniale di farli vestire da Jeeg robot d'acciaio, di farli muovere sul palco come Robocop e di fargli usare spade laser e bombe Molotov. Il loro stile, definito inizialmente Space Rock e in seguito "una vera merda", si collocò subito nel filone Synth pop. Poi le sinuose vene Acid techno si fusero con la corrente neomelodica, fino a raggiungere quel sound che rese i Rockets una delle band più ascoltate nei nosocomi. |