Ritchie Blackmore

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia 2.0.
Versione del 7 lug 2009 alle 11:35 di Jean-Luc Ricard (rosica | curriculum) (Annullata la modifica 962572 di 87.14.237.241 (discussione))
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« Ma chi è sto pippone? »
(Ritchie Blackmore su qualsiasi altro chitarrista)
« Modestia? No, guardi... non la conosco. »
(Ritchie Blackmore su modestia)
« Modestia? No grazie, ho già mangiato. »
(Ritchie ci riprova, senza troppo successo, sulla modestia)
« Scusate il ritardo: ero rimasto bloccato in camerino. »
(Ritchie Blackmore a metà di un concerto a Birmingham nel 1993)
La foto non è stata ritoccata: da qualche anno, Blackmore, si concia veramente in questo modo.

Ritchie Blackmore è, per sua stessa definizione, il chitarrista più bravo, più innovativo, più influente, più importante, più veloce, più virile e più croccante che la storia del rock ricordi. E anche il più umile, ça va sans dire.

Gli esordi

Poiché la seconda guerra mondiale era ormai giunta alla fine, Dio pensò che, in un modo o nell’altro, bisognava pur rompere i coglioni alla razza umana; nacque così Ritchie Blackmore. Credendo che fosse un suo diritto e dovere salire sul trono del miglior chitarrista di tutti i tempi, Ritchie iniziò a suonare 23 ore al giorno, lasciando un’ora adibita alla pratica della magia nera. Poiché era stanco di vedere la sua nemesi, ovvero Jimmy Page, che già nel '69 riempiva stadi e occupava la copertina di importanti riviste musicali, il giovane chitarrista si diede da fare e fondò i Deep Purple. Dopo aver silurato il cantante e il bassista prima che potessero aprir bocca, Ritchie conobbe Roger Glover e Ian Gillan. Per usare un eufemismo si può affermare che i rapporti tra Blackmore e il cantante Ian Gillan non erano buoni e, dopo 5 anni di difficile convivenza, il celebre Mark II si sciolse. Glover e Gillan furono sostituiti tempestivamente da Glenn Ugo e David Coverdale. Di male in peggio: Blackmore e Coverdale si volevano bene come se ne vorrebbero Pino Scotto e Wladimiro Tallini. Ritchie decise quindi di andarsene per cercare fortuna altrove.

Dai Rainbow al giorno d'oggi

Durante un torneo di Magic, il chitarrista conobbe un simpatico folletto di nome Ronnie James Dio. I due, dopo aver raccattato qua e la qualche altro pezzente, formarono un gruppo: i Rainbow. Nella nuova band Ritchie esercitò un potere infinitamente superiore rispetto ai tempi dei Deep Purple, e nelle prime tre settimane di vita del gruppo sostituì 34 batteristi, 28 tastieristi, 41 bassisti e 132 cantanti (avrete capito ormai che codesta categoria non andava proprio a genio al nostro amico). Dopo che tutti i musicisti del pianeta ebbero militato (anche se per solo un petosecondo) nei Rainbow, Ritchie giunse alla soluzione definitiva: prese lezioni di canto, tastiera, batteria e basso, mandando a fare in culo il resto del mondo. Balckmore aveva così raggiunto un suo equilibrio interiore quando, nel 1997, a seguito di un incidente stradale riportò un grave trauma cranico. Da allora crede di vivere nel medioevo e si veste in modo alquanto particolare.

Curiosità

  • Yingwie Malmsteen si è dichiarato più volte un fedele discepolo di Ritchie. Come il maestro, crede di essere il più grande chitarrista di sempre.
  • Leggenda narra che un giorno, in una crisi di identità, Ritchie sorrise. I pochi testimoni di questo straordinario evento però, morirono due giorni dopo. In seguito furono trovate delle bamboline voodoo somiglianti alle vittime in camera di Blackmore.
  • Nonostante abbia seri problemi mentali è sposato con una gran gnocca.

Voci correlate