Rapunzel - L'intreccio della torre

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« Non vedrò questo film. »
(Berlusconi dopo aver scoperto che Rapunzel compie diciotto anni)

Rapunzel - L'intreccio della torre è il cinquantesimo Classico Disney, nonché il primo realizzato in CGI nonché il primo decente da molti anni senza l'intervento della Pixar.

Dopo aver prodotto La principessa e il ranocchio, dove la protagonista Tiana è una negra (afro, pardon), alla Disney non sono più stati bene e si sono sentiti in dovere di produrre un film con una principessa arianissima.

Personaggi principali

Rapunzel: la principessa da salvare o, se impugna la Superpadella™, da cui essere salvati. Passa le giornate praticando tutti gli hobby possibili e a giocare a nascondino con una rana[1], come tutte le adolescenti comuni insomma. Non ha niente di realmente particolare, se non una chioma bionda lunga attorno ai venti metri. Magica. Non perché possa guarire le ferite o ridonare giovinezza, ma semplicemente perché riesce a non sporcarsi orribilmente non solo dopo un petosecondo, ma nemmeno dopo averla trascinata su pavimenti di torri e taverne, boschi intricati e dighe fangose.

Qualcuno potrebbe indicarla come la protagonista, ma la realtà è che la personificazione dell'oggetto del desiderio. Si tratta infatti della vergine immacolata per antonomasia. Per lei non è solo il primo rapporto sessuale[2], la prima corsa nei campi, la prima cantata con un manipolo di manigoldi. È la prima volta di tutto e, come se non bastasse, durante le proiezione diventa pure maggiorenne. Formula, tra l'altro, ben conosciuta dai giapponesi che ne fanno la base di ogni produzione kawaii, le CLAMP con Chobits su tutti.

Nota preoccupante: ha una lunga chioma bionda, è sessualmente appetibile, è amica dei rettili e dimostra uno spiccato feeling con i cavalli.


Note

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  1. ^ Camaleonte. Dettagli.
  2. ^ No, non c'è sesso, stai buono.