Parcheggiatore abusivo: differenze tra le versioni

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==Curiosità==
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*Nella zona di [[Napoli]] esiste una sottospecie di parcheggiatori dalla grande abilità canora. Vengono detti ''posteggiatori'' e il più celebre tra di loro è [[Mariano Apicella]].
*Nella zona di [[Napoli]] esiste una sottospecie di parcheggiatori dalla grande abilità canora. Vengono detti ''posteggiatori'' e il più celebre tra di loro è [[Mariano Apicella]].
*Si calcola che nelle grandi città, con un euro (o due) a vettura, il parcheggiatore abusivo si potrebbe acquistare tranquillamente uno [[yacht]], ma non lo fa perché non sa come si scrive "yacht", e nemmeno come si pronuncia.
*Si calcola che nelle grandi città, con un euro (o due) a vettura, il parcheggiatore abusivo si potrebbe acquistare tranquillamente uno [[yacht]], ma non lo fa perché non sa come si scrive "yacht", e nemmeno come si pronuncia.

Versione delle 14:57, 4 nov 2009

Un parcheggiatore abusivo che si rispetti riesce a tirare fuori un posto auto anche in casi disperati, sfruttando la fantasia e il suo innato disprezzo per le leggi vigenti. Et voilà!
« Capoo, cortesemende, un eu.(ro, ndr) »
(Parcheggiatore abusivo catanese)
« Cumpaaa, mi lasci qualcosa a tuo piacere... »
(Parcheggiatore abusivo pescarese)

Il parcheggiatore abusivo è un animale diffuso in tutta l'Italia centro-insulare e meridional-settentrionale, ma particolarmente in Terronia e a Roma. Ha un verso inconfondibile, che consiste nell'esclamare "capo, capo" con voce rauca all'indirizzo degli esseri umani. Parassita di grossa taglia, lo si vede pascolare in larghi spiazzi aperti, ma sono stati osservati degli esemplari anche in grosse caverne situate nel sottosuolo, denominate parcheggi interrati. Il suo organismo ospite è l'automobilista, al quale il parcheggiatore abusivo difende la macchina dai pericoli in cambio di un'offerta simbolica (da un minimo sindacale di un euro fino all'intero contenuto del portafoglio, e talvolta anche la macchina). Il parcheggiatore abusivo, nella sua testa aliena dalle leggi vigenti e dal codice della strada, si propone di sorvegliare la vostra auto e trovargli un parcheggio offrendo un servzio celere, professionale e soprattutto obbligatorio. Poco importa se il posto auto lo avete trovato voi e avete fatto mezz'ora di manovra per entrarci dentro: il parcheggiatore abusivo da buon angelo custode vi ha seguito con lo sguardo, proteggendovi da pericoli reali come maremoti e macumbe oppure ha sottolineato le fasi salienti della vostra retromarcia con versi di approvazione come "vai, vai, vai" "buò, buò, buò". Vogliamo non pagare un tale indispensabile servigio?

Da sempre gli automobilisti sembrano mal sopportare la simbiosi con il parcheggiatore, e mugugnano in privato contro di loro, per poi tirare fuori la grana come timide mammolette non appena il suddetto sposta la pupilla in loro direzione.

Un esemplare di parcheggiatore abusivo, sottospecie catanese, dal tipico copricapo.

Nonostante la loro indole ribelle e fancazzista, alcuni parcheggiatori abusivi sono stati addomesticati, dando così origine alla specie affine degli ausiliari del traffico, dal comportamento meno aggressivo. Tuttavia si tratta di una minoranza, la maggior parte dei parcheggiatori vive ancora allo stato brado e, data l'enorme diffusione degli automobilisti, godono di ottima salute e non sono a rischio di estinzione. Almeno finché le ruote della mia macchina sono intatte.

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Nella zona di Napoli esiste una sottospecie di parcheggiatori dalla grande abilità canora. Vengono detti posteggiatori e il più celebre tra di loro è Mariano Apicella.
  • Si calcola che nelle grandi città, con un euro (o due) a vettura, il parcheggiatore abusivo si potrebbe acquistare tranquillamente uno yacht, ma non lo fa perché non sa come si scrive "yacht", e nemmeno come si pronuncia.
  • Hanno fondato una S.p.A. (società parcheggiatori abusivi)
  • I parcheggiatori sono spesso confusi con i paccheggiatori (senza la r - da pacca cioè natica); questi ultimi, solitamente o sono donne, o trans, o sono radicali e non parcheggiano ma, appunto, paccheggiano, cioè sculettano.