Oroscopo: differenze tra le versioni

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=Cerbero (mitologia)=
=Lamia (mitologia)=
{{Creature leggendarie}}
{{Creature leggendarie}}


{{Cit|Era una forma gordiana di abbagliante tinta, a macchie vermiglie, d’oro, verdi ed azzurre; rigata come una zebra, maculata a mo’ di leopardo, occhiuta come un pavone, e tutta di cremisi listata;…|John Keat con 40° di febbre, su Lamia.}}
[[File:Hercules - Ade e Cerbero.png|thumb|right|250px|Ade arreda il suo cortile con un gusto davvero "minimal chic".]]
{{Cit|Porta fuori quel fottuto bastardo da casa nostra!|La compiacente reazione di Proserpina, quando il marito le portò a casa Cerbero.}}
{{Cit|Molti mari e fiumi attraverserò: dentro la tua terra mi ritroverai! Turbini e tempeste io cavalcherò: volerò tra i fulmini, per averti...meravigliosa creatura.|Gianna Nannini su conquista di Cerbero}}


{{Cit|Io non so parlar d'amore; l'emozione non ha voce. E mi manca un po' il respiro: se ci sei c'è troppa luce. La mia anima si spande come musica d'estate, poi la voglia sai mi prende e mi accende con i baci tuoi…|Adriano Celentano ha, evidentemente, incontrato una Lamia.}}
'''Cerbero''', nota figura della mitologia greca, era il bastardo da guardia del Dio degli Inferi (un tale di nome [[Ade]]). Era il simbolo della distruzione di tutti i tempi…e degli spazi. Infatti, come mostrano varie fotografie del cortile infernale, Ade si guardava bene dal posizionarvi vasi o mobili da giardino.


{{Cit| È solo di un ombra e un pensiero che ti sei innamorata…| Aragorn tenta di dissuadere una Lamia dall’intento di dissanguarlo.}}
==Caratteristiche==
[[File:Cerbero(mitologia).jpg|thumb|left|280px|Cerbero è pronto per essere coccolato da [[Gente come te|te]]!]]
Questa creatura è la prova che certi esperimenti sugli animali non dovrebbero nemmeno essere pensati: possedeva tre teste, con pensieri e filosofie diversissime tra loro (spesso i confronti degeneravono in un auto-pestaggio all’ultimo sangue), ma buone doti canore per un’esibizione a [[Cazzo di cane|cappella]]; tutto il suo corpo era ricoperto, anziché di peli, di velenosissimi serpenti, che facevano da coro di base, durante le esibizioni.


Il suo compito era impedire ai Testimoni di Jeova di entrare e ai personaggi politici defunti di uscire.


Le '''Lamie''' dell'antichità greca erano figure femminili che la natura aveva dotato di un’eccellente forma fisica (metà umane e metà animalesche) per poter praticare il loro sport olimpico preferito: rapire i bambini, di cui è nota la sovrannaturale velocità nel movimento.
Il nome di Cerbero è utilizzato nella lingua italiana come figura retorica , per antonomasia, abbinata alla portinaia. Esempio:
{{Cit2|Non vede che ho appena lavato, buzzurro ignorante! Si tolga immediatamente quei mocassini del cavolo, che io non lavoro mica gratis, sa!|Una terrificante portinaia latra contro un povero inquilino del 53° piano.}}


Queste creature, essendo avvezze a sport estremi, dovevano seguire una ligia dieta iperproteica. Infatti, si nutrivano di sangue e carne di giovani uomini.
==Vita di Cerbero==


==Mitologia classica==
Questa mitologica creatura era la secondogenita di una numerosa, quanto strana famigliola. La [[Sfinge]], Ortro, la [[Chimera (mitologia)|Chimera]] e l'[[Idra di Lerna]] erano i suoi fratelli e morirono tutti per la loro eccessiva stupidità anatomica.


Secondo il mito originale, Lamia era la bellissima regina della Libia, figlia di Belo (…forse, una creatura caprina…gli studiosi sono, tutt’ora in acque profonde).
Cerbero, figlio di Tifone ed Echidna, fu il risultato di uno spiacevole, quanto imbarazzante, incidente notturno.


Belo, habituée dei raduni dell’Olimpo, ebbe in dono dal grande [[Zeus]] operazioni chirurgiche gratis dall’oculista di fiducia di quest’ultimo. In pratica, tutto ciò che una donna possa desiderare nella vita.
Una notte, Tifone tornò a casa ubriaco fradicio dal compleanno di suo padre Tartaro (Dio della sporcizia dentale, venerato da tutti i dentisti). La casa era buia e nel silenzio più totale: a casa di Tifone si spegnevano le luci molto presto, perché ascoltare le freddure della piccola, ma già insopportabilmente logorroica, piccola Sfinge, causava gravi emicranie alla povera Echidna.
[[File:Ercole incatena Cerbero (Paolo Pagani).jpg|thumb|right|200px|Eracle ha davvero provato tutti i metodi per insegnare le buone maniere a Cerbero.]]
Il marito, dopo aver inciampato su due statue di [[Zeus]], un’Ara dedicata a Gea e un’anfora magica, si trascino in camera da letto. E lì, la situazione degenerò brutalmente: durante tutta la durata del rapporto con la moglie, continuò ad inveire contro una strana figura che, a suo dire, lo spiava e lo indicava da dietro la tenda. Il giorno seguente, Tifone scopri che dietro di essa c’era il suo appendiabiti.


Durante uno di questi raduni, Lamia catturò il cuore di Zeus provocando la rabbia della moglie.
Dopo 48 ore precise dal concepimento, Cerbero venne al mondo. Il parto fu lungo, travagliato e cesareo. Dopo circa 15 ore di tentativi inutili, i medici compresero che il neonato non avrebbe mai avuto tutte e tre le teste rivolte verso il basso e, quindi, {{Citnec| decisero di darci un taglio|citazione necessaria}}.


Era, conservatrice fino al midollo e del tutto contraria a qualsivoglia forma di divorzio, si vendicò sterminando tutti i figli della povera Lamia. Tutti tranne Scilla, che riuscì a fuggire in tempo. Tale fuga durò meno di trenta secondi, perché giunta al mare (era sportiva come la madre) finì tra le braccia di Glauco, figlio di Poseidone. Egli se ne innamorò perdutamente e, non volendo saperne di essere respinto, chiese alla maga Circe [[Droga da stupro|un potente filtro d’amore]].
Appena nata, la [[Pucciosità|pucciosa]] creatura sbranò due infermieri e, non riuscendo a raggiungere nessun’altra preda, iniziò a {{s|latrare}} vagire in Dolby Surround. Parecchie denunce dei vicini, legati ad un palloncino blu con un nastro, vennero trovate davanti alla porta di casa nei giorni a seguire.


:Siccome le [[Sega mentale|seghe mentali]] alla Beautiful piacevano assai ai greci, dopo uno scampato omicidio e un tentativo di violenza, non può non mancare la ciliegina sulla torta.
Fu chiaro fin da subito che la vita di città non faceva per lui, ma l’allontanamento di un figlio è sempre un avvenimento d’immensa tristezza. Pertanto, i genitori tentarono di farlo educare dai migliori precettori dell’epoca: [[Orfeo]] ed [[Ercole|Eracle]].
Il primo di questi parve proprio andare a genio al cucciolo, tant’è che si fece insegnare le arti del canto a cappella e del gospel. Tuttavia, Orfeo non terminò mai le sue lezioni, poiché lo scandalo della sua omosessualità e dei suoi molteplici incontri clandestini scatenò l’ira funesta di tutte le mogli della città, costringendolo alla fuga.


Infatti, Glauco era davvero un bel giovanottone e la stessa Circe si sentì in dovere di fargli esplicite proposte indecenti, che vennero inevitabilmente respinte. Il semidio era davvero un bravo ragazzo. La maga, incazzata nera, si recò alla spiaggia, dove Scilla e Glauco si erano incontrati, e gettò nel mare una malefica pozione. L’ingenua Scilla decise di farsi un bagno e quella fu l’ultima volta che vide le sue gambe: esse si tramutarono in cani. Tre cani. Sì, perché la ragazza aveva tre gambe…
Con il secondo precettore fu odio a prima vista: nel blando tentativo di Eracle d’insegnargli il Galateo, o quantomeno le norme educative di base ad una tavolata di barbari, Cerbero s’offese al punto da cominciare una violenta e poco costruttiva tenzone. A quel punto, il saggio Eracle consigliò ai genitori di spedire il figlio da uno specialista (sempre un tale di nome Ade) da cui avrebbe potuto imparare la raffinata arte dell’ergastolano. Tra Ade e Cerbero si creò un profondo affetto platonico, così grande da impedirne la separazione al termine del corso.


Lamia, lacerata dal dolore della perdita dei suoi figli e del destino avverso capitato alla figlia Scilla, iniziò a sfogarsi divorando i bambini delle altre madri. Ella divenne un caso psichiatrico che nemmeno l’illustre [[Freud]] riuscì a curare e si vide costretto a lasciarla degenerare. La donna peggiorò al punto d’apprendere la straordinaria arte della “trasfigurazione fisica”: push up e fondotinta a go-go.; ciò la rese capace di passare da [[Roito| bellezza inclassificabile]] a [[Passere| bellezza assurda]] per sedurre gli uomini e berne, poi, il sangue.
Ade fu così generoso con il figlioccio, che gli donò una catena d’acciaio e meravigliose notti all’addiaccio.


In effetti, la Lamia è il primo caso di [[Vampiro]] conosciuto.
==Letteratura==
La figura del nostro beniamino compare spesso nelle pagine dei libri. Infatti, la sua natura {{Citnec| simpatica, pucciosa e socievole |e=certo!}} ne fa uno degli argomenti di maggior interesse commerciale.


Il poeta Orazio ne parla come uno dei primi gravi casi affrontati di [[Donna]].
===Amore e Psiche===
[[File:(Divina Commedia) Dante nel Girone dei Golosi.jpg|thumb|right|300px|Virgilio lancia croccantini a Cerbero.]]
Nella fiaba di ''Amore e Psiche'', l’eroica Psiche fa da dog-sitter sottopagata a Cerbero. In questa simpatica avventura, perderanno la vita tre Chiwawa e una guardia forestale.


==Interpretazioni moderne==
===Eneide===


Il poeta romantico inglese John Keats, una notte di delirio febbrile a cui andava spesso soggetto, ebbe un incontro ravvicinato con una Lamia e la definì orribilmente meravigliosa. È evidente che la febbre era talmente alta da non renderlo padrone né dei suoi pensieri, né delle sue parole.
Qui, troviamo [[Enea]] che ricorre ad un subdolo stratagemma per infiltrarsi nel mondo degli Inferi. Sarà la veggente Sibilla ad aiutarlo, drogando il povero Cerbero con un bombolone ripieno di [[Hashish|hashish]].


La Lamia è anche una delle divinità venerate dagli [[Iron Maiden]].
Le tre teste non s’incontreranno mai: una canterà l’inno nazionale prussiano a suon di pernacchie, un’altra dichiarerà il proprio amore incestuoso alle proprie gemelle e l’ultima si diletterà in un’estrema sfida allo sguardo fisso con una lumaca .


Nel film horror “''Drag Me to Hell''” di Sam Raimi, la Lamia è uno spirito malvagio e ha l’aspetto di un orrendo caprone maschio. Il compito di quest’abominio è quello di portare all'inferno l'anima della persona che è stata colpita dal malocchio e non ha risolto il problema dopo 3 giorni. La protagonista (simpatica come un cactus in mezzo alle chiappe) tenterà ogni cosa umanamente possibile e non, pur di levarsi dai coglioni questa maledizione, rasentando quasi la pazzia. Memorabile la scena in cui va a pranzo per la prima volta dai genitori del fidanzato: si mette a strillare e straparlare contro un povero tacchino farcito.
===Divina Commedia===


Volete sapere come va a finire? No…? Tanto l’avrei scritto ugualmente. La povera Christine viene brutalmente trascinata all’inferno dalla Lamia. E questo succede sotto gli occhi di tutti, compreso il fidanzato; pare che l’ultima scena sia stata tagliata, perché di cattivo gusto: il pubblico applaudiva sonoramente allo spirito maligno.
In ques’opera, [[Dante]] racconta di come lui e [[Virgilio]] siano stati inseguiti da Cerbero lungo tutto il Girone dei Golosi. Alla fine ci rimettono due chiappe e un paio di mutande per ciascuno.


In ''[[Supernatural]]'', la Lamia si uccide con un coltello d'argento benedetto da un prete. O la si arrostisce dopo un apposito condimento a base di sale e rosmarino.
===Harry Potter e la Pietra Filosofale===
[[File:domare Cerbero.jpg|thumb|left|200px|Cesar Millan in un disperato tentativo di domare Cerbero.]]
[[Harry Potter]] e i suoi simpatici compari decidono di andare a rompergli i coglioni, per cercare un fottuto sasso di m…


Nella saga di romanzi “''La setta dei vampiri''”, scritta da Lisa Jane Smith, le Lamie generano figli vampiri. E sono immuni a tutte le sostanze, tranne che al legno. Quindi, se per caso vi trovaste in uno di questi libri per errore, potete sempre salvarvi la pelle, picchiando la creatura con una trave.
==Curiosità==

In un episodio di ''[[Dylan Dog]]'', Le Lamie sono simpatici demoni per metà donna e per metà serpente, che vagano per la terra cercando donne suicidatesi con il cuore spezzato. Attirano baldi giovani con la loro bellezza (a seconda dei gusti, a qualcuno piace la metà umana e a qualcun altro la metà serpente) e li accompagnano allegramente a bruciare all’inferno.
Nel videogioco [[Final Fantasy (serie)|Final Fantasy IX]], la Lamia è un’innocua passeggiatrice perseguitata, incomprensibilmente, dai i malvagi protagonisti.

==Interpretazione storico-religiosa==

-«Vive al di fuori della grazia di Dio, vaga nelle tenebre più profonde, è un vampiro, "Nosferatu". Queste creature non muoiono come l'ape dopo la prima puntura ma si rafforzano e diventano immortali una volta infettate da un altro Nosferatu. Quindi, amici miei, noi non stiamo combattendo una sola best…»-

Voglia il gentile lettore accettare le mie più sentite scuse. A causa del contenuto eccessivamente fuorviante, ho ritenuto opportuno smorzare la questione sul nascere. Ci tengo ad assicurare che, per quanto privo di denti sensi, il Dottor [[Van Helsing]] è del tutto incolume.
Garantisco che cercherò al più presto un critico storico-religioso più competente. Tuttavia, se non dovessi trovarne alcuno, [[L%27attacco_dei_Giganti|girate pagina]] e tanti cari saluti.


# Interpreta se stesso in uno squallido film Boollywudiano, noto come “Hercules”.
# In “[[Resident Evil]]”, la spregevole Alice, ammazza i figli morti di Cerbero (...ma...è davvero possibile?).
# Nella ventesima puntata della seconda stagione di [[My_Little_Pony:_Friendship_Is_Magic|My Little Pony: l'Amicizia è Magica]], Cerbero fa un allegro passaggio a Ponyville per portare un magico saluto a tutti i cavallini.
# Cerbero oggi vive in una casa di cura, nel reparto “Personalità multiple che non riescono a mettersi d’accordo”. Pare che non si sia mai ripreso da quel bombolone di Sibilla.
# Ad uscire vincitrice di quella famosa sfida dello sguardo fisso, fu la lumaca.
# [[Cesar Millan]] è impazzito tentando di curare Cerbero.


{{Cat|Mostri}}{{Cat|Creature leggendarie}}.
{{Cat|Mostri}}{{Cat|Creature leggendarie}}.

Versione delle 22:16, 24 lug 2014

Lamia (mitologia)

Template:Creature leggendarie

« Era una forma gordiana di abbagliante tinta, a macchie vermiglie, d’oro, verdi ed azzurre; rigata come una zebra, maculata a mo’ di leopardo, occhiuta come un pavone, e tutta di cremisi listata;… »
(John Keat con 40° di febbre, su Lamia.)
« Io non so parlar d'amore; l'emozione non ha voce. E mi manca un po' il respiro: se ci sei c'è troppa luce. La mia anima si spande come musica d'estate, poi la voglia sai mi prende e mi accende con i baci tuoi… »
(Adriano Celentano ha, evidentemente, incontrato una Lamia.)
«  È solo di un ombra e un pensiero che ti sei innamorata… »
( Aragorn tenta di dissuadere una Lamia dall’intento di dissanguarlo.)


Le Lamie dell'antichità greca erano figure femminili che la natura aveva dotato di un’eccellente forma fisica (metà umane e metà animalesche) per poter praticare il loro sport olimpico preferito: rapire i bambini, di cui è nota la sovrannaturale velocità nel movimento.

Queste creature, essendo avvezze a sport estremi, dovevano seguire una ligia dieta iperproteica. Infatti, si nutrivano di sangue e carne di giovani uomini.

Mitologia classica

Secondo il mito originale, Lamia era la bellissima regina della Libia, figlia di Belo (…forse, una creatura caprina…gli studiosi sono, tutt’ora in acque profonde).

Belo, habituée dei raduni dell’Olimpo, ebbe in dono dal grande Zeus operazioni chirurgiche gratis dall’oculista di fiducia di quest’ultimo. In pratica, tutto ciò che una donna possa desiderare nella vita.

Durante uno di questi raduni, Lamia catturò il cuore di Zeus provocando la rabbia della moglie.

Era, conservatrice fino al midollo e del tutto contraria a qualsivoglia forma di divorzio, si vendicò sterminando tutti i figli della povera Lamia. Tutti tranne Scilla, che riuscì a fuggire in tempo. Tale fuga durò meno di trenta secondi, perché giunta al mare (era sportiva come la madre) finì tra le braccia di Glauco, figlio di Poseidone. Egli se ne innamorò perdutamente e, non volendo saperne di essere respinto, chiese alla maga Circe un potente filtro d’amore.

Siccome le seghe mentali alla Beautiful piacevano assai ai greci, dopo uno scampato omicidio e un tentativo di violenza, non può non mancare la ciliegina sulla torta.

Infatti, Glauco era davvero un bel giovanottone e la stessa Circe si sentì in dovere di fargli esplicite proposte indecenti, che vennero inevitabilmente respinte. Il semidio era davvero un bravo ragazzo. La maga, incazzata nera, si recò alla spiaggia, dove Scilla e Glauco si erano incontrati, e gettò nel mare una malefica pozione. L’ingenua Scilla decise di farsi un bagno e quella fu l’ultima volta che vide le sue gambe: esse si tramutarono in cani. Tre cani. Sì, perché la ragazza aveva tre gambe…

Lamia, lacerata dal dolore della perdita dei suoi figli e del destino avverso capitato alla figlia Scilla, iniziò a sfogarsi divorando i bambini delle altre madri. Ella divenne un caso psichiatrico che nemmeno l’illustre Freud riuscì a curare e si vide costretto a lasciarla degenerare. La donna peggiorò al punto d’apprendere la straordinaria arte della “trasfigurazione fisica”: push up e fondotinta a go-go.; ciò la rese capace di passare da bellezza inclassificabile a bellezza assurda per sedurre gli uomini e berne, poi, il sangue.

In effetti, la Lamia è il primo caso di Vampiro conosciuto.

Il poeta Orazio ne parla come uno dei primi gravi casi affrontati di Donna.

Interpretazioni moderne

Il poeta romantico inglese John Keats, una notte di delirio febbrile a cui andava spesso soggetto, ebbe un incontro ravvicinato con una Lamia e la definì orribilmente meravigliosa. È evidente che la febbre era talmente alta da non renderlo padrone né dei suoi pensieri, né delle sue parole.

La Lamia è anche una delle divinità venerate dagli Iron Maiden.

Nel film horror “Drag Me to Hell” di Sam Raimi, la Lamia è uno spirito malvagio e ha l’aspetto di un orrendo caprone maschio. Il compito di quest’abominio è quello di portare all'inferno l'anima della persona che è stata colpita dal malocchio e non ha risolto il problema dopo 3 giorni. La protagonista (simpatica come un cactus in mezzo alle chiappe) tenterà ogni cosa umanamente possibile e non, pur di levarsi dai coglioni questa maledizione, rasentando quasi la pazzia. Memorabile la scena in cui va a pranzo per la prima volta dai genitori del fidanzato: si mette a strillare e straparlare contro un povero tacchino farcito.

Volete sapere come va a finire? No…? Tanto l’avrei scritto ugualmente. La povera Christine viene brutalmente trascinata all’inferno dalla Lamia. E questo succede sotto gli occhi di tutti, compreso il fidanzato; pare che l’ultima scena sia stata tagliata, perché di cattivo gusto: il pubblico applaudiva sonoramente allo spirito maligno.

In Supernatural, la Lamia si uccide con un coltello d'argento benedetto da un prete. O la si arrostisce dopo un apposito condimento a base di sale e rosmarino.

Nella saga di romanzi “La setta dei vampiri”, scritta da Lisa Jane Smith, le Lamie generano figli vampiri. E sono immuni a tutte le sostanze, tranne che al legno. Quindi, se per caso vi trovaste in uno di questi libri per errore, potete sempre salvarvi la pelle, picchiando la creatura con una trave.

In un episodio di Dylan Dog, Le Lamie sono simpatici demoni per metà donna e per metà serpente, che vagano per la terra cercando donne suicidatesi con il cuore spezzato. Attirano baldi giovani con la loro bellezza (a seconda dei gusti, a qualcuno piace la metà umana e a qualcun altro la metà serpente) e li accompagnano allegramente a bruciare all’inferno. Nel videogioco Final Fantasy IX, la Lamia è un’innocua passeggiatrice perseguitata, incomprensibilmente, dai i malvagi protagonisti.

Interpretazione storico-religiosa

-«Vive al di fuori della grazia di Dio, vaga nelle tenebre più profonde, è un vampiro, "Nosferatu". Queste creature non muoiono come l'ape dopo la prima puntura ma si rafforzano e diventano immortali una volta infettate da un altro Nosferatu. Quindi, amici miei, noi non stiamo combattendo una sola best…»-

Voglia il gentile lettore accettare le mie più sentite scuse. A causa del contenuto eccessivamente fuorviante, ho ritenuto opportuno smorzare la questione sul nascere. Ci tengo ad assicurare che, per quanto privo di denti sensi, il Dottor Van Helsing è del tutto incolume. Garantisco che cercherò al più presto un critico storico-religioso più competente. Tuttavia, se non dovessi trovarne alcuno, girate pagina e tanti cari saluti..