(Creata pagina con '{{NonFiabe}} {{Foglio |stile bordo=1px solid #AAAAAA |sfondo=#FFE4B5 |carattere=Chalkduster |testo=left|120px'era una volta, in una gr...')
HA-HA! Questa voce è orfana, e vorrebbe tanto che altre voci le mostrassero affetto linkando ad essa.
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A mille ce n'è... nel mio cuore di fiabe da narrar...
Un bel giorno, entrando in un elegante risto-music-pub chiamato "Joe's Cool Garage", il suo sguardo incrociò quello di un uomo ben vestito e molto affascinante, che stava mangiando uno sfarzoso antipasto caldo-freddo di mare. Il generoso signore, mosso a compassione, le comprò dieci rose, sei accendini e le offrì la cena. Mentre mangiavano la ragazza gli raccontò dei suoi sogni, voleva diventare un'attrice e fare tanti soldi, per poi mandarli alla sua povera madre che sgobbava nei campi di cannabis. L'uomo le disse che conosceva molte persone nell'ambiente dello spettacolo, e che avrebbe fatto qualche telefonata. Uscirono insieme dal locale, faceva molto freddo e lui le offrì il suo cappotto per scaldarsi, poi le disse:
« Vieni a casa mia, io sono vedovo ma ho ancora tutte le cose di mia moglie, troveremo qualcosa della tua misura. »
Giunti a casa le diede un caldo maglione di colore rosa, molto elegante. Lo vide fare le telefonate promesse, parlava sottovoce e sorrideva. Dopo venti minuti arrivarono tre amici del suo benefattore, lei pensò che erano venuti per giocare a carte e invece, in men che non si dica, si ritrovò sbattuta sul letto e violentata a turno da tutti e quattro. Dal giorno dopo fu costretta a prostituirsi in una strada di periferia, ma non sentiva freddo perché indossava il maglione rosa che le aveva dato quel porco, il suo Pig-maglione.
Morale:"l'abito non fa il maiale." Morale omaggio:"chi bella vuole apparire, sul marciapiede va a finire."