Nonnotizie:Vaticano contro la pena di morte per i gay
1 dicembre 2008
Mondo - Dai tempi di Gödel non si vedeva un utilizzo più sottile della logica, quel meraviglioso dono che il buon Dio ci donò durante la sua amorevole creazione.
Dure le reazioni del vaticano in seguito alla folle proposta dell'Unione Europea di proporre una moratoria contro la penalizzazione dell'omosessualità, il tutto solo perché, pensate, in qualche stato gli omosessuali sono frustati o condannati a morte. Ovviamente alla saggia Chiesa Cattolica non è sfuggita la demoniaca perversione insita in questa proposta giusta solo in apparenza: vietare agli stati di fare un vestito di legno agli omosessuali è il primo passo di un piano segreto volto a legalizzare i matrimoni gay e a farci credere -pensate che roba- che i gay vadano rispettati come persone.
L'arcigay, covo di massoni e comunisti, ha fatto notare una presunta contraddizione che sarebbe, per loro, insita nel dichiararsi contemporaneamente per il rispetto della vita umana e contro l'abolizione delle pene contro l'omosessualità.
Il cardinale Bagnasco, per fortuna, ha mostrato ancora una volta che la sposa di Cristo ha sempre il coraggio delle proprie Verità, e con una sapienza e un acume davvero divini ha mostrato che essere contro la proposta di vietare a tutti gli stati di punire con la morte o la reclusione gli omosessuali è ben diverso dall'essere a favore della pena di morte per gli omosessuali, forte anche della correttezza dei telegiornali Italiani, che han dato la notizia nel giusto modo, senza farsi distrarre dalle sataniche lusinghe dell'ateismo o semplicemente del buon senso.
Ma sentiamo direttamente che cosa ha detto il papa ha proposito:
Non date retta, dunque, agli sporchi infedeli che osano supporre che la posizione della chiesa sia ipocrita. Tutt'altro, sono loro ipocriti e senzadio, indubbiamente plagiati dalla sinistra come gli studenti. Amen, fratelli! Ma anche no.